Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Con U progetto "L'isola che non c'è" un aiuto concreto per i figli autistici» - «Nessuno ha segnalato le panchine rotte di via Scarselliai» - «Tocca al canile sterilizzare le cagnette?» - «Un rincaro record» Una lettrice ci scrive: «Sono la mamma di un ragazzo autistico di quasi 13 anni. Insieme ad un gruppo di genitori, circa due anni fa, abbiamo deciso di dar vita ad una nuova associazione per costmire insieme una parte del futuro dei nostri figli. E' nata così A.M.I.C.A, associazione di volontariato senza fini di lucro, operante in ambito sanitario, E' in fase di realizzazione, il progetto denominato "L'isola che non c'è'" finanziato in parte, dalla Regione che prevede, come prima fase, un corso di formazione in cui si vuole favorire l'apprendimento di ima tecnica di intervento sull'autismo e patologie correlate, rivolto a volontari, educatori, riabilitatori, medici, psicologi, insegnanti, genitori. «Per consentire la realizzazione delle attività educative, facenti parte della seconda fase del progetto regionale, il Comune di Torino ha messo a disposizione, una struttura provvista di giardino, nella quale si stanno avviando attività finahzzate all'acquisizione di autonomie personah e sociali, gestione del tempo libero al fine di incentivare l'integrazione sociale, momenti di tregua per le famiglie. «Naturalmente la nota dolen- te è l'aspetto economico: c'è necessità di continuare a reperire fondi al fine di poter far fronte agli obiettivi che ci siamo prefissi». Cristina Cortassa Il presidente dell'Afe ci scrive: «In merito alla lettera con titolo "Paura in Borgo Cina" preciso che in via Scarsellini 12 nel corso del 2002 sono stati condotti 19 interventi di manutenzione ordinaria e nove nel 2003, tutti su segnalazioni pervenute al numero verde Atc. Nessuna di queste richieste si riferisce alle parti comuni (cortile e panchine). Inoltre due volte al mese è presente in quartiere un tecnico Atc per le segnalazioni. «Gli edifici di via Scarsellini 12, di proprietà del Comune di Torino e in gestione ad Atc, sono inseriti nel progetto Urban II, un intervento di riqualificazione urbana per rilanciare lo sviluppo, attenuare il degrado e creare migliori condizioni di vivibilità nel quartiere. I lavori sono divisi in due lotti: il primo interessa sei edifici in via Scarsellini 12/scale A, B, C, D, E, F e gli stessi interventi in via Poma 11. «Lunedì 24 marzo 2003 c'è stata la consegna dei lavori all'impresa appaltatrice e a giorni ci sarà l'avvio del cantiere, con interventi su facciate e parti comuni (balconi, cornicioni e davanzali). Il secondo lotto interessa i due edifici a manica lunga in via Scarsellini 12 e via Poma 11 ed è in fase di appalto. «Gh impianti elettrici saranno messi a norma neUe parti comuni, con adeguamento parziale e predisposizione per connessione all'impianto di terra negli appartamenti; considerati i tempi tecnici necessari per l'approvazione dei progetti, i lavori dovrebbero iniziarsi a luglio 2003». Giorgio Ardito Una lettrice ci scrive: «Sono la padrona di una cagnetta che ho preso il 16 agosto 2000 al canile municipale di Torino. Avevo chiesto che fosse o un maschio oppure una femmina sterilizzata perché, da studentessa, non potevo permettermi di pagare questa operazione. E mi hanno garantito che era sterilizzata. «I fatti purtroppo hanno dimostrato il contrario. Alle mie proteste il canile ha risposto che il cane, in quanto sotto sequestro per i maltrattamenti del padrone precedente, non poteva essere sterilizzato senza autorizzazione. Ho fatto doman¬ da di autorizzazione, perché ovviamente mi rifiuto di valutare la possibilità di separarmi dalla cagnetta, ma non ho ottenuto risposta. «Ora, a distanza di tre anni, ho conosciuto un ragazzo che ha adottato una cagnetta sotto sequestro nel canile di una località della cintura. Mi ha mostrato che essa è sterilizzata e afferma che per legge tutte le cagnette che giungono al canile devono essere sottoposte a questa operazione, qualunque sia la loro condizione giuridica. Quale la regola?». Giuba DeUepiane Un lettore ci scrive: «Vorrei segnalare l'aumento, nella misura del 1000Zo, della tassa annuale di iscrizione al registro dei praticanti avvocati di Torino. Mentre, fino allo scorso anno, un praticante semplice (quindi, di norma, un soggetto privo di sostanziosi redditi propri) doveva sborsare cinquantamila delle vecchie lire (ossia euro 25,82), per il 2003 la tassa è di euro 50 tondi tondi, praticamente il doppio (con buona pace delle statistiche sul costo della vita!)». Matteo Barbero specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Cristina Cortassa, Giorgio Ardito, Matteo Barbero, Urban Ii

Luoghi citati: Atc, Borgo Cina, Comune Di Torino, Torino