La guerra delle parole di Pierluigi Battista
La guerra delle parole Pierluigi Battista- L'antiamericanismo cerca di riscrivere la storia della guerra mondiale La guerra delle parole r" se l'ombra del riaffiorante r- antiamericanismo finisse per L. proiettarsi retroattivamente su uno dei miti fondanti della cultura democratica del Ventesimo secolo, e cioè il contributo di sangue profuso dagli Stati Uniti nella liberazione dell'Europa dal totalitarismo nazista? Su Liberazione si leggono ormai lettere di questo tenore: «caro Curzi, ero bambino quando gli aerei americani mitragliarono in un paesino del nord Italia delle persone in fila davanti a una macelleria. Sempre gli americani mitragliarono ed uccisero decine di bambini». I bombardieri americani in guerra contro il nazismo rivisti come sadici carnefici dediti allo sterminio delle popolazioni civili e alla deliberata strage di bambini? Sulla stessa pagina Nichi Vendola protesta: «questa libertà non fu un pacco-regalo sganciato dagli aerei americani come una speciale stecca di cioccolata». E l'epopea del boogie-woogie come colonna sonora degli americani liberatori in Italia, con chewing-gum. scatolette e sigarette, è già completamente dimenticata per non ostruire l'odio per l'America di oggi? Sul Manifesto si dà grande e favorevole spazio alla recensione di un libro che contesta l'idea secondo la quale «la Seconda guerra mondiale fu davvero guerra per la democrazia» e non piuttosto «scontro tra potenze imperialiste». Né con Hitler, né con Roosevelt? Né con le SS, né con Churchill, mentre in Germania escono libri che considerano la distruzione di Dresda come un crimine contro l'umanità, al pari di Auschwitz? A Salerno, racconta Paolo Mieli sul Corriere della sera, si è giunti al grottesco della sospensione voluta dalla giunta di sinistra delle celebrazioni per i 60 anni dello sbarco alleato nel capoluogo campano. Antonio Sassolino, furente, si è dissociato dall'improvvida scelta. Lo storico Paolo Macry lamenta che nella fiammata antiamericana «la storia viene cancellata, riscritta ad uso e consumo di qualche tattica di partito». Come dargli torto?
Persone citate: Antonio Sassolino, Churchill, Curzi, Hitler, Nichi Vendola, Paolo Macry, Paolo Mieli, Roosevelt
Luoghi citati: America, Dresda, Europa, Germania, Italia, Salerno, Stati Uniti
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