IL DERBY DOPPIO ESAME di Gian Paolo Ormezzano

IL DERBY DOPPIO ESAME IL DERBY DOPPIO ESAME Gian Paolo Ormezzano GROSSO modo abbiamo ponzato, visto, vissuto circa 150 derby, fra campionato, Coppa Italia, amichevoli eccetera: non ricordiamo una vigilia come questa. Il Torino forse aspetta il derby in maniera nuova, speciale, indefinibile, comunque senza una particolare voglia di imboscata. La Juventus forse aspetta il derby come si aspetta, si teme un agguato. Forse. Comunque pochi sottoscrivono a priori un risultato o meglio un segno sulla schedina. Pochissimi scommetterebbero. L'idea è che, più di sempre, del derby non si capisca nulla. L'altro giorno parlavamo con Paolino Pulici, ottimo - di fisico e di testa over 50. Siamo riusciti a non scambiarci una sillaba sul derby inteso come sfida. Comodo il tappeto volante sul quale sorvolare la partita di sabato: l'appuntamento del 4 maggio per la giornata dell'orgoglio granata. Abbiamo evocato il derby soltanto per frugare nella memoria: se ne è già giocato un altro con inizio alle 18? Pulici persino più evasivo sul derby che su un Torino che potrebbe chiamarlo: «Vedremo, io ho le mie idee». Il nome pesa. Il suo nome per noi, il nome del Toro per lui. La normalità di approccio al derby, che diventa anormalità se si pensa a esperienze precedenti, colpisce soprattuto nei granata. Ieri l'altro a Vicoforte di Mondovì è stato dedicato con cerimonia intensa e tenera uno stadiotto niente male a Piero Dardanello, «enfant du pays» che fu giornalista cuore Toro, tutto sembrava predisposto per parlar di derby, c'erano a far le vecchie glorie dentro e intomo ad una partitella o, a piacere, partitone - Pulici (3 suoi gol nel 5 a 2 finale) e Sala, Salvador! e Sclosa, Santin e Rosato, neanche per un attimo si è giocato a pregiocare il derby: paura no, nebbia sì. Non è disamore granata, proprio il gran lievitare del 4 maggio è prova di amore. Non è snobismo bianconero, la Juventus cinica di questi tempi prepara queste partite sulla carta facili assai più fervidamente delle grandi sfide in cui esaltazione e concentrazione sono automatiche. Non vale neanche la sensazione che possa essere per il Toro l'ultimo derby prima di (quante?) stagioni basse. Non è tattica juventina di sdemonizzazione, di esorcizzazione di una partita che arroventava di preoccupazione anche il finto algido Bpniperti. Possono cambiare molte cose da qui a sabato, ma può anche marmorizzarsi questa situazione di un derby-laboratorio senza sala d'aspetto. Noi (e non ci sentiamo soli) pronostichiamo, se proprio obbligati dal medico, ics: che non vuol dire pareggio, vuol dire mistero.

Persone citate: Paolino Pulici, Piero Dardanello, Pulici, Rosato, Santin, Sclosa

Luoghi citati: Italia, Mondovì, Vicoforte