Solo donne dietro la cattedra di cucina di Emanuela Minucci

Solo donne dietro la cattedra di cucina ALL'HOTEL SITEA SI E TENUTO IL CONVEGNO NAZIONALE DELL'«AICI», L'ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE DI CUCINA ITALIANE Solo donne dietro la cattedra di cucina «Ai fornelli basta la forza, per insegnare occorre genio» Emanuela Minucci «Ferran Adria? Un mattacchione, ma non andrei a cena da lui. Gli uomini ai fornelli? Piccoli Archimedi Pitagorici, chiudono una crèpes come se ripassassero ima formula matematica, si vede che ne fanno una al mese. Dove si mangia al top in Italia? Al di là dei soliti superstellati, nei grandi alberghi della tradizione anche se le colazioni, ultimamente, sono un po' sottotono. Perchè facciamo questo mestiere? Perchè non c'è niente di più bello al mondo». Botta e risposta con le più autorevoli rappresentanti dell'Alci, l'associazione delle scuole di cucina italiane, che ieri si sono date appuntamento all'hotel Sitea per fare il punto della situazione. In una fitta giornata di lavori si sono scambiare le cifre del bilancio (che racconta un autentico boom) e perchè no, anche qualche ricetta esclusiva. A fare gli onori di casa Romana Bosco, insieme con Giovanna Bottelli responsabili dell'ormai storico «Melograno»: le signore che hanno insegnato a cucinare a diverse generazioni di signorine alle soglie del matrimonio, e ora snocciolano le stesse ricette del corso base (le salse madri, le uova al padellino, il sugo di pomodoro) alle figliole di quelle signorine. Intanto, va detto subito, ieri mattina al Sitea non c'era neppure un uomo. «Sì, è vero, siamo tutte donne - spiega Ada Parasi¬ liti, presidente dell'associazione - a dispetto di quanto accade nell'iperuranio degli chef. Perchè, semplicemente, hanno più forza fisica, mentre noi abbiamo il genio». La signora Ada è un vero personaggio, lo si capisce quando accenna alla moda del momento: r«Happy Hour» spuntino che a Milano, dove si anticipano tutti trend, ha ormai soppiantato il brunch. «Massi quell'appuntamento fra lo snob e l'inutile - dice - che si organizza attorno alle 7 di sera. Ecco, quei menu, a base di piatti freddi, sono fra i più richiesti del momento». Neanche a dirlo, fra queste maestre di cucina che amano soprattutto la tradizione, esplode l'ironia: «E va da sé aggiunge Susanna Badi! - che per un "happy hour" che si rispetti l'ideale è il "finger food". vale a dire tutti quei cibi che si possono mangiare con le dita...». Quante cose avrebbero da raccontare queste signore dalle cui mani escono crostate superlative, arrosti irripetibili, soufflé da applauso... Anche molte indiscrezioni sull'ingenuità di certi allievi: «La cosa più buffa che mi è capitata in questi anni? Una ragazza che aveva battuto tutta Siena senza successo per trovare "quel famoso sale q.b" che aveva letto in ricetta, non capendo che q.b, voleva dire quanto basta» racconta ancora Susanna. L'aneddoto accende la miccia a casi ancor più buffi: «E che dire di quella signora che aveva bruciato l'arrosto perchè io le avevo detto di tenerlo il più possibile coperto? Il giorno dopo si è lamentata: ma come facevo a girarlo senza togliere il coperchio dalla pentola?». Alla presidentessa Parasiliti, invece, un allievo ha chiesto stupito: ma lei la crema pasticcerà la fa sul fuoco? Ironia a parte, vent'anni da libero docente dei fornelli costituiscono un osservatorio privilegiato per capire dove va la cucina e soprattutto perchè oggi la medesima monopolizza il palinsesto tv e buona parte di quanto offerto dalle edicole: «Semplice - spiega Romana Bosco - tutta la cucina è un surrogato di "Mulino Bianco" inteso come famiglia e bisogno di veder riaffermare i valori forti. Mai come nei momenti di incertezza sociale, vedi l'aumento dei divorzi o dei single, o semplicemente della sohtudine aumentano le iscrizioni alle nostre scuole». Interviene la presidente: «E poi cucinare pare semplice, c'è im livello per tutti, per certi aspetti è un hobby ben poco selettivo. E poi è rassicurante». Insomma azzeccare la ricetta di un soufflé al cioccolato dà una gioia pari al ritorno di un fidanzato? E' un coro: «Nooo, molto di più». te scuole di cucina stanno conoscendo un boom senza precedenti: a Torino s'è tenuta la loro assemblea nazionale

Persone citate: Ada Parasi, Giovanna Bottelli, Parasiliti, Piccoli Archimedi Pitagorici, Romana Bosco

Luoghi citati: Adria, Italia, Milano, Siena, Torino