«lo senatore? Sì, ma della Marcesina Così spiegherò a tutti cos'è un bosco»

«lo senatore? Sì, ma della Marcesina Così spiegherò a tutti cos'è un bosco» RIGONI STERN PROPOSTO PER LA NOMINA: SONO IMBARAZZATO «lo senatore? Sì, ma della Marcesina Così spiegherò a tutti cos'è un bosco» intervista Marco Neirottì IO vorrei essere senatore di Marcesina», dice sorridendo Mario Rigoni Stem. E spiega che Marcesina è una località dell'altipiano di Asiago, «prati dei confini», malghe, storia della prima guerra mondiale. Invece lo hanno proposto, e in tanti, come senatore a vita della Repubblica italiana: ci si son messe le province di Trento, Belluno, Bolzano, Vicenza. E poi le Regioni: Trentino Alto Adige, Veneto. E, ancora, università, licei. Senatore a vita. Come le suona? Che pensa di questa proposta? «Mi ha sorpreso. Intorno a Natale presentavo il libro di un amico e lui se n'è uscito con una battuta: dovresti fare il senatore. Adesso sento che viene , concretamente proposto. Che dire? Sono imbarazzato». In giorni di bombe, l'idea di un possibile senatore che della guerra è testimone ci conforta. «Per questo ho sempre pensato di fare il senatore di Marcesina. Perché là c'è la storia della prima guerra mondiale. Io sono un testimone. E' un dovere, ma è soprattutto la mia storia». Quanto, secondo lei, le testimonianze di chi ha visto gli altri conflitti possono pesare oggi? «Quanto non lo so. Ma di sicuro devono farsi sentire. La guerra di questi giorni ci accorgiamo che non corrisponde affatto ai videogiochi. Vedo qualcosa che mi ricorda, andando indietro nel tempo, le azioni di guerra dei russi occupati dai nazisti. Una guerra che non è quella asettica di cui si parla». Lei, in un Parlamento, che cosa farebbe in questo momento? «Parlerei per quelli che non hanno la voce, che non hanno più la voce. Del mio reggimento, dopo l'Albania e la Russia, siamo rimasti in pochi. E io racconto per quelli che non ci sono. Ricordiamo sempre le parole di Primo Levi: le cose che si dimenticano potrebbero ritornare». Lei, Rigoni Stem, è anche un intellettuale-simbolo della montagna, della natura. E anche per questo province e regioni la vorrebbero a parlarne in Senato. «Io ho sempre amato la montagna. E l'unica cosa che potrei fare è spiegare a chi governa tutto ciò che del bosco non sa». Che cosa non sanno dei boschi? «Tutto, appunto. Vede, un frutteto lei lo guarda fiorire, dare i suoi prodotti, lei ha la percezione di quello che le consegna e di ciò che le fa vedere in termini di colori. Un bosco è un'altra cosa. Quanti anni passano per vedere i risultati di un buon lavoro in un bosco? Tanti. E non vedendo nulla di colorato o concreto non c'è materia per la pubblicità politica. E così ecco venire fuori la trascuratezza, l'abbandono. Il bosco non fa pubblicità». Però il bosco potrebbe salvarci. «Non a caso i vecchi quassù dicono: è il bosco che regola la pianura. Quanti disastri sono figli di una cecità nei confronti della montagna?». Però si sta senbilizzando l'opinione pubblica. «Come e quanto? C'è troppa discrepanza fra realtà concreta, necessità, attenzione, l'attenzione dei montanari di una volta, che per la nostra natura hanno fatto cose straordinarie, e il passaggio dei turisti. Due mondi separati fra loro». Lei come si vedrebbe senatore che deve difendere la natura e la pace? «Sinceramente, mi vedrei come una persona in difficoltà, umile e preoccupata, protesa a realizzare qualcosa di buona, ma che non sa quanto sia sola o solitaria. Pensi alle bombe. Io ho visto popoli sotto la fame e la miseria. Da bambino, nel '16, ho visto chi abbandonava tutto e fuggiva. Spero che si riesca a non ripetere tutto quello che ho visto, ma ho dei dubbi. E' amara la storia, è amara...». Lo scrittore Mario Rigoni Stero «Parlerei per quelli che non hanno voce Del mio reggimento siamo rimasti in pochi Racconto per coloro che non ci sono più perché tutto quel male non debba ritornare»

Persone citate: Mario Rigoni, Primo Levi, Rigoni Stem, Rigoni Stern, Stero

Luoghi citati: Albania, Asiago, Belluno, Bolzano, Russia, Trentino Alto Adige, Trento, Veneto, Vicenza