Il gesto erotico del pittore diventa rituale sociale di Lietta Tornabuoni

Il gesto erotico del pittore diventa rituale sociale Il gesto erotico del pittore diventa rituale sociale Lietta Tornabuoni Lì per lì l'idea di vedere un film coreano su un pittore ottocentesco può anche lasciare freddi: ma il film di Im Kwon-Taek è singolare, interessante non soltanto per la figura di gemale artista sregolato di cui si occupa, ma anche per l'attenzione con cui cerca di seguire in diretta il lavoro , della pittura. Il corpo del pittore, eroe del film, è centrale. Il percorso dalla Natura ai suoi occhi, dalla sua mano alla tela, è un gesto erotico e un rituale sociale. Dipinge sempre circondato dai suoi committenti e ammiratori e anche da casuali passanti e astanti (Rembrandt faceva lo stesso); dipinge ingaggiando con l'idea di quanto vuol fare, con i materiali del lavoro (pennelli, tela o carta, colori) e con i risultati una vera lotta fisica (Pollock faceva lo stesso). Intorno alla pittura e al folle edonista sta un popolo senza nazione (la Corea lacerata tra Cina e Giappone), un Paese che attraversa nella seconda metà dell'Ottocento un periodo di particolare difficile asprezza: in fondo c'è la sua personalità di collerico, di alcolista, di sessuomane, di affamato di libertà. Il film, vincitore del premio per la migliore regìa al festival di Cannes 2002, racconta, dall' adolescenza di popolano povero (era nato nel 1843) sino alla repentina misteriosa sparizione nel 1897, la vita del pittore Jang Seung Up, detto Oh-won, ispirandosi alla biografia scritta da Ming Pyong-Sam. Ma al centro della vicenda, fin dalla prima inquadratura, c'è sempre il dipinto con le sue linee sinuose che rappresentano il mondo naturale (un germoglio, un'aquila, un pesce) e insieme la transitorietà dell' esistenza. Il carattere sfrenato del pittore è illustrato senza . alcun moralismo, senza alcu| no spirito aneddotico o pettegolo, con il massimo rispetto, come una componente se non una necessità della sua arte: ma nello stesso tempo serve a imprimere alla storia slancio vitale. È bravissimo, come protagonista, l'attore coreano più famoso, di formazione teatrale, Choi Min-sik: meno male che ogni tanto c'è il cinema a permettere di avvicinarsi un poco a culture remote. EBBRO DI DONNE E DI PITTURA (Chihwaseon) Di Im Kwon-Taek Con Choi Min-Sik, Ahn Sung Ki, You Ho-Jeong Biografico. Corea 2002 TORINO, cinema Eliseo. MILANO, Eliseo. ROMA, Eden, Quattro Fontane

Persone citate: Choi, Choi Min-sik, Jang Seung Up, Kwon, Ming Pyong-sam, Pollock, Rembrandt

Luoghi citati: Cannes, Cina, Giappone, Milano, Roma, Torino