«Controllate chi viaggia nelle zone a rischio»
«Controllate chi viaggia nelle zone a rischio» «Controllate chi viaggia nelle zone a rischio» Le misure dell'Oms: test preventivi a chi arriva dall'Oriente 14 giorni sott'osservazione, gli aerei devono essere disinfettati ROMA Sono state trasmesse dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) alle autorità aeroportuali e sanitarie delle zone a rischio, le misure cautelative relative ai controlli dei passeggeri in partenza dalle aree in cui si sono verificati i casi di contagio della Sindrome acuta respiratoria severa (Sars). «L'obiettivo delle misure è favorire una maggiore cautela allo scopo di evitare che il problema si estenda. Si vuole mantenere la malattia nei confini delle aree in cui si è finora trasmessa», ha detto il direttore tecnico dell'Oms per l'Europa, Roberto Bertollini. Le zone in cui fino ad ora si sono avuti casi di contagio sono Hong Kong, la provincia cinese di Guandong, Singapore, Vietnam-e Can'ada. Ecco che cosa prevedono i controlli raccomandati dall'Oms. PARTENZA DA AREE A RISCHIO. A tutti i passeggeri in partenza le autorità sanitarie devono chiedere se hanno avuto contatti ravvicinati con casi sospetti di Sars nelle ultime 48 ore, se essi stessi hanno sintomi della Sars (febbre oltre 38 gradi, difficoltà respiratorie, tosse), se hanno viaggiato in aree a rischio. Se i passeggeri hanno sintomi di Sars vengono inviati in una struttura sanitaria; se hanno solo febbre devono rimandare il viaggio. SINTOMI DURANTE IL V9LO. La persona che mostra i sintomi durante il viaggio deve essere isolata dagli altri passeggeri, deve indossare la mascherina, la toilette deve essere riservata al paziente. Le autorità sanitarie dell'aeroporto di destinazione vanno allertate. MISURE ALL'ARRIVO. L'aeromobile viene disinfettato e il paziente viene tenuto in isolamento e sottoposto a controlli. Se la Sars non è confermata può essere dimesso. Se invece c'è un sospetto, allora vanno presi provvedimenti anche per gli altri viaggiatori dello stesso volo. I passeggeri seduti nelle due file davanti e dietro al paziente devono fornire i loro recapiti in modo da essere seguiti dalle autorità sanitarie nei 14 giorni successivi d'incubazione della malattia è di 2-7 giorni ed ampliare il periodo di controllo è una cautela in più). Vanno seguiti anche tutti gli assistenti di volo e tutti coloro che hanno avuto un contatto ravvicinato con il paziente. ASSISTENTI DI VOLO. Tutti i passeggeri devono essere controllati per quattordici giorni e saranno invitati a rivolgersi al medico se compariranno sintomi sospetti entro dieci giorni. I viaggiatori in transito devono interrompere il loro viaggio se mostrano sintomi, altrimenti possono proseguire. [r. cri.1
Persone citate: Roberto Bertollini
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