L'architetto con la fama da «duro» di Francesco Manacorda

L'architetto con la fama da «duro» —: ~—;—: ~ " . , — : .— QUARANT'ANNJ, DUE FIGLI, LASCIA LA PRESIDENZA DELLA FIERA DI MILANO CHE HA PORTATO IN BORSA L'architetto con la fama da «duro» Il manager è vicino ad An e amico di Paolo Berlusconi personaggio Francesco Manacorda MILANO CON quel cognome e il certificato di nascita che recita Rho, provincia di Milano, non potrà non essere gradito a Umberto Bossi. Con quella carriera pubblica nel segno di An, ascendente Ignazio La Russa, non potrà non piacere a Gianfranco Fini. Con quel curriculum che in poco più di dieci anni parte dall'impresa edilizia di famiglia e finisce da manager di un'azienda quotata, e comprende pure l'amicizia con Paolo Berlusconi, rischia di farsi benvolere - nonostante il tifo sfrenato per l'Inter - anche dal premier. Per Flavio Cattaneo, 40 anni appena compiuti lo scorso luglio, sposato con due figli, il rapido passaggio dalla guida della Fiera di Milano Spa alla poltrona di direttore generale della Rai è un destino probabilmente già scritto nelle stelle della politica - il suo nome era circolato come papabile per la carica anche nell'era Baldassarre - ma anche spinto dalla fortissima ambizione personale. Un'ansia di primeggiare che unita a indubbie capacità diplomatiche e gestionali lo porterà a distinguersi per attivismo anche a viale Mazzini. «Non è uno che gli dai la medaglietta e via spiega chi lo conosce bene - se arriva per comandare vuole farlo davvero». Di una simpatia disarmante con interlocutori e collaboratori, Cattaneo ha insomma la fama di un osso duro che bada alla sostanza dei fatti. Laurea in Architettura al Politecnico, master in gestione aziendale alla Bocconi, a 26 anni guida già la Cattaneo Costruzioni, la Sri di famiglia, e dall'edilizia passa presto al settore immobiliare. Fino a quel momento è uno dei tanti imprenditori rampanti, un bel ragazzo con il gusto per i completi sartoriali, gli orologioni come il Rolex Daytona e le gare di sci. Poi, nel '97, il primo incarico pubblico di un certo rilievo. Con la benedizione proprio di Ignazio La Russa, il politico a cui è tuttora più legato, diventa presidente dell'Aler - l'azienda per l'edilizia residenziale - di Lecco. La prima in Italia, ricorda lui con orgoglio, a chiudere il bilancio in attivo. Sì perché Cattaneo è uomo abituato a districarsi nei meandri della politica, ma anche in quelli dei conti aziendali. In parallelo con la carriera manageriale, quella politica: nelle Provinciali del giugno '99 naturalmente conAn. Dopo la vittoria del Polo la sua carriera di manager pubblico prosegue così a ritmo rapidissimo, con l'ingresso nel consiglio di amministrazione dell'Aem milanese, dove nel giro di un paio di anni arriva alla vicepresidenza. Ma fare il secondo non sembra proprio essere il suo lavoro e accanto al roccioso presidente Giuliano Zuccoli, Cattaneo non ha certo la visibilità che vorrebbe. Dal '99 è nella tema dei Commissari straordinari che devono portare la Fiera di Milano verso la quotazione e l'anno successivo prende i pieni poteri: presidente, amministratore delegato e, se non bastasse, anche direttore generale di Fiera Milano Spa. Mette mano alla complessa macchina organizzativa della Fiera, estende gli uffici esteri a trentuno, la porta al primato di clienti in Europa e infine - nel dicembre 2002 e con i mercati azionari a terra - la fa sbarcare in Piazza Affari. Anche mentre è a capo della Fiera di Milano il suo nome circola spesso. Un po' perché non smentisce la sua fama di manager duro, ad esempio intavolando serrate trattative con Comunione e Liberazione che da anni è abituata a utilizzare gli spazi della Fiera senza troppi vincoli. Ma soprattutto perché per lui quella presidenza milanese è un punto di partenza e non di arrivo. Così si parla di Cattaneo per un incarico di governo, se ne riparla per l'incarico di amministratore delegato delle Poste che alla fine va a Massimo Sarmi. Tutte fumate nere fino a quella bianca di ieri sera. Master in gestione aziendale alla Bocconi Aventisei anni era già alla guida della società di costruzioni della famiglia