Al Jazeera english La videoguerra contro la Cnn è qui

Al Jazeera english La videoguerra contro la Cnn è qui SU TV SATELLITARE: E BNTERWET SFIDA DI INFORMAZIOWI ASIWHViETRICHE NELLA SÉCÓWDA GUERRA DEL GOLFO —~ x.- '. ' . - Al Jazeera english La videoguerra contro la Cnn è qui Esordisce il canale in inglese della tv del Qatar: l'avanzata Usa non è «costante» ma «difficoltosa», si enfatizzano le vittime civili! La resistenza irachena? Non «sporadica»: «coraggiosa» reportage LI AVANZATA americana è i «costante». No, «gli iracheni respingono i marines». La resistenza è «sporadica». No, «si combatte alla pari». A Bassora il 40 per cento di approvvigionamenti d'acqua è stato ripristinato. No, «la popolazione è alla sete, sull'orlo di una crisi umanitaria». «Sollevazione popolare contro il regime a Bassora». No, «nessuna rivolta anti Saddam». Cnn contro Al Jazeera english, canale in lingua inglese della tv del Qatar: benvenuti nella guerra asimmetrica, dove è possibile dire tutto e, più o meno, il suo contrario. Basta che stia dentro un video. Alle sette di sera di Baghdad esordisce il canale in inglese di Al Jazeera, «la Cnn del Qatar» (english.aljazeera.net). La testata dice «Guerra contro l'Iraq» (non «guerra in Iraq»), il primo titolo «L'Iraq colpito da ima nuova ondata dì attacchi». Alle undici di mattina a New York la testata della Cnn dice «Bush: avanzata costante», il primo titolo «La terza divisione corazzata attraversa l'Eufrate». Effetti speciali. Sigla. Cos'è verità, cosa propaganda, nella prima guerra djl Golfo postmoderna? Per combattere l'avanzata delle truppe americane bisogna entrare nella videogueira arabo-occidentale, cioè accendere un monitor. Per farlo con più probabilità di successo occorre che il messaggio sia ricevuto anche dal nemico, cioè il pubblico che parla un'altra lingua. Quindi: occorre scriverlo in inglese. Al Jazeera l'aveva promesso e adesso l'ha fatto. Con un direttore di nome Abdulaziz Al Mahmoud, affiancato da una molto british Joanne Tucker e un Nabli Hijazi che dice, programmaticamente: «Al Jazeera in inglese nasce per colmare il divario informativo nei media intemazionali». Eccola, la guerra araba postmoderna. Araba, ma in inglese: il (pubbhco) nemico affrontato sul suo terreno. Il nemico è poi la Cnn: ieri, monumento riconosciuto di obiettività anglosassone e sobrietà nelle notizie. Qggi, accusata anche in America di «redigere il bollettino del Pentagono» (Nyt). In effetti, una delle prime curiosità che saltano all'occhio in questa nuova Cnn è che gli articoli dalle zone di guerra finiscono così: «La linea editoriale della Cnn è non riportare informazioni che mettono a rischio la sicurezza delle operazioni belliche». Cnn braccio del Pen¬ tagono più o meno come Al Jazeera braccio di Saddam Hussein? Prima di semplificare, guardate. Le immagini, per esempio: Cnn ne usa di suggestive e con grandangolo. A cavallo di mezzogiorno, in sequenza, esibisce un elicottero Apache nella tempesta del deserto; una piazza di Baghdad in cui una statua di Saddam campeggia nella luce marroncina della tempesta sabbiosa; un sedente della terza divisione di fanteria che avanza in ima luce rossa fendendo la sabbia del deserto di Kerbala. Sono flash spesso suggestivi ma lontani, danno l'idea di ima tecnoguerra, soireggono il mito del «casualty free», le «zero vittime», e delle inviate di guerra con pashmina (abbondano, in affetti, le Amanpour e le Barbara Starr, non male neanche il giacchetto di Alessio Vinci attestato a Nassirya). La videoguerra come spettacolo. Stacco. Un minuto dopo, alle otto di sera irachene, il canale inglese di Al Jazeera punta su un altro genere di foto: vicine, distanza massima tre-quattro metri, impressionanti perché questa è la nuova guerra, la «guerra sporca». C'è una foto di Baghdad squassata da un attacco di B-52; un'immagine dei proiettili a razzo che sfondano un bus a Damasco (risultato: cinque civili siriani morti); un marine che sembra veramente cattivissimo e tiene puntata (dice la didascalia) la città di Bassora. Il titolo aumenta il pathos: «Bassora sull'orlo di una crisi umanitaria». In compenso, il servizio è illustrato da un video in cui un royal marine inglese lancia una bottiglietta d'acqua agli abitanti assetati. La videoguerra come atroce sofferenza di Davide contro Golia. Ma è «Davide contro Golia», Al Jazeera english contro la Cnn? Non proprio. La tv del Qatar, che ieri ha aperto il canale occi-. dentale e s'è subito trovata sotto attacco hacker - videoguerra, appunto - si può difendere degnamente, con i suoi sette inviati in Iraq, una squadra di venti tecnici e collaboratori e, dicono, un discreto mucchio di soldi da emiri anonimi. Si può difendere contrattaccando. Lasciate da parte Davide contro Golia e leggete tra le pieghe della comunicazione asimmetrica nella videoguerra arabooccidentale. La (presunta?) «avanzata costante» dell'esercito alleato? Primissimo sommario Cnn: «A dispetto di un'accecante tempesta di sabbia e di sporadiche (sic!) resistenze irachene, le forze della coalizione pressano verso Baghdad, mentre la testa della terza divisione fanteria attraversa il fiume Eufrate». Prìxne righe del primo servizio di Ai Jazeera english: «Il corrispondente ad Al Rowaishid, ovest dell'Iraq, riferisce che iracheni e forze Usa sono coinvolte in fieri combattimenti a Ratba, una città a 150 chilometri dal confine giordano». Altro che «pressione verso Baghdad» e resistenze «sporadiche», secondo questi, testualmente, «Iraqi military units are currently holding back a US advance», unità miUtari irachene stanno tenendo a bada l'avanzata americana cioè insom¬ ma, l'esatto contrario del titolo Cnn. Chi ha ragione, chi torto, nella prima guerra del Golfo postmoderna? Guardate le notizie sulle vittime. Sempre dal primo servizio di Cnn: «Trentanove militari angloamericani sono stati uccisi dall'ini- zio del conflitto». AlJazeera: «Ufficiali iracheni dicono che 62 civili iracheni sono stati uccisi nelle ultime ventiquattr'ore». Stacco,* la presa di Bassora. Al Jazeeras «La città, totalmente senz'acquai è sull'orlo di una crisi umanità-* ria». Cnn; «La potenziale crisij umanitaria di Bassora ha aumen-, tato l'importanza del conflitto! incombente sulla città». E poi V acqua, sì, ce ne sarà poca, ma «lei Croce rossa Intemazionale ha detto che il 40 per cento degli approv-; vigionamenti d'acqua è stato ripristinato». Anche la Convenzio-i ne di Ginevra, cui si è appellato ili segretario alla Difesa Donald Ru-J msfeld, appare, come dire, opinabile, nella prima gueira del Golfi postmoderna. Perché Cnn dice «: prigionieri sono stati mostrati in violazione della convenzione Ginevra», poi leggi Al Jazeera chi chiede, retorica: «I prigionie) Usa sono più uguali di que' iracheni caduti nelle mani angloa-j mericane?». E mostra la faccia d| uno dei piloti dei piloti di elicotte-' ri Apache catturati. Risposta Cnn: ima faccia affranta di Anne* cita Hudson, mamma del marina Joseph catturato a Nassirya. Al Jazeera english, per toni a immagini, sembra più soft del suo equivalente in arabo. Se ave-i ste voglia di andarci (www.aljaze-, era.net) vedreste, in apertura, Iq foto già celebre del bimbo vittima^ delle bombe con bendatura sul capo utilizzata quasi come anima zione grafica. Cliccate lì sopra « avrete le quindici più contestaU sequenze di morte: la sofferenzai nella videogueira, diventa un tri^j stissimospot. Trattamento dei prigionieri e convenzioni Internazionali. La Cnn mostra il volto affranto di Annecita Hudson, mamma del marine Joseph catturato a Nassirya, e mette l'accento sui numeri delle vittime militari Usa: «Trentanove militari angloamericani sono stati uccisi dall'inizio del conflitto» David Williams, 30 anni. Florida, era sull'Apache abbattuto ed è stato catturato. Anche ieri. Al Jazeera english ne ritrasmetteva la foto in un pezzo che dava le cifre della guerra vista con occhio arabo: «Ufficiali iracheni dicono che 62 civili iracheni sono stati uccisi nelle ultime ventiquattr'ore» : ZPCCIAl CO'TIÌAru':. WAHmiRAQ ESE^SB^" xora WAH IN WHAT HAPPENS HB(T? BETHE FIRST'TO KNOW .r r 'OSSI MED BATTLE FOR BASRA Basra uprisinq reported: troopswéatherstorm ■ Bniisritfoopssavpopuisiupnsinoagaifistsadoamin «eioncHargesiciVofQasra.rrN reporter says * Rspottei aays Bnts firlng on iraqi iroops anemptmo lo suppress tevolt ' SandEtorm slowlnfl air tampalgn, but 1.400 sorlies set for today. focus onRepubllcanOuard fìTLL^TliRVÌ •vwiw i- tipptins segarl-^Iranis latrtured ' Weraclhm; Fias|ì.JìQ|.n,l5 |War GcBory: ToHav lo nholo? ' Dreaklna New» Alerti: Eian ud IWar Ttackw -WARZONE- E3 f- CNN: «LA MARCIA PROCEDE) Il titolo dell'americana Gnn, a mezzogiorno ieri a New York, era: «Bush: avanzata costante». La sequenza di foto sottolinea il coraggio dell'avanzata: un elicottero Apache nella tempesta del deserto, un sergente della terza divisione di fanteria che avanza fendendo la sabbia del deserto di Kerbala War Un Iraq sv 23. March. 2003)Ua6tUpdated;t1:20 Dona «ma. KMOOMT Iraq hit by new wave of attacks Headlines: ur« '^^^ mSk ."r!! la i ' :i*S )rÌCDÌ B«ra on vorge of humanltartan crlsls Throughoul the night US-lsd fcrces have atmck Iraqi cilies. opening up a fresh front In the wost of the country and continuing to engagé Iriqi army unite in Basra US 'preclslon' borab destroys clvlllan bus •. Arali Leaguu r wlthdrswal of k " Hunger luma I, againsr US 'af " Brilish officos Lebànpn and 1 ' iraq's voluntee' ALJAZEERA: «IRACHENI RESPINGONO TRUPPE USA» Al Jazeera english, prospettiva rovesciata. La testata dice «Guerra contro l'Iraq» (non «guerra in Iraq»), il primo titolo «L'Iraq colpito da una nuova ondata di attacchi». Le altre notizie: «Bassora sull'orlo di una crisi umanitaria»; «Bombe "di precisione" Usa distruggono autobus di civili in Siria» Le foto del sito Usa sono distanti e spettacolari, quelle arabe ravvicinate e a volte cruente «La marcia americana procede senza intoppi» No, «gli iracheni respingono i marines» «La reazione locale è discontinua». No, «si lotte alla pari». «A Bassora il 40o7o delle scorte d'acqua è ripristinato» No «la popolazione è alla sete, sull'orlo di una crisi umanitaria»