Ex Interchim, addio alla vasca dei veleni di Gianni Giacomino

Ex Interchim, addio alla vasca dei veleni IL SINDACO: PER CIRIE' E' LA FINE DI UN INCUBO. ORA LI' PORTEREMO LA VITA Ex Interchim, addio alla vasca dei veleni Quasi terminati i lavori di bonifica, poi si penserà al futuro Gianni Giacomino CIRIE' —- Ciriè si libererà in questi giomi di un altro dei suoi fantasmi; una vasca grossa come una piscina piena di rifiuti tossico nocivi dell'ex Interchim di frazione Borche. Centinaia di metri cubi di solventi esausti, idrocarburi; oli pesanti, residui di lavaggi industriaU interrati lì da anni. La bonifica della vasca è una delle ultime fatiche dell'amministrazione prima di Recuperare interamente quell'area nascosta da alti muri grigi che tutti conoscono come «la fabbrica della morte». I lavori o dovrebbero finire entro una settimana e tra pochi mesi inizieranno quelli sul decantatore estemo allo stabilimento colmo di veleni colorati dell'ex Ipca. Poi, forse si chiuderà per sempre una pagina nera della storia del lavoro che si lascia dietro una scia di 120 morti di cancro. «Mah, speriamo di non trovare altre sorprese con i carotaggi», si augura Piero Bergamasco, il responsabile della sezione Ambiente del comune di Ciriè. La bonifica verrà eseguita dalla società ATI - Unieco - La.Fu. Met. che si è aggiudicata l'appalto grazie ad un ribasso d'asta del 29,6 per cento sui 204 mila euro fissati come base. Ma il percorso che ha portato alla messa in sicurezza della vasca (che rimane uno degli interventi finanziati dalla Regione) non è stato semphee. L'enorme piscina di cemento lunga oltre venti metri e profonda quattro si trova infatti sulla proprietà di Annibale Biotto e dell'Immobiliare Alessandra, nei confronti dei quali nel 1998 il sindaco aveva emesso un'ordinanza che comandava la bonifica, soprattutto dopo una serie di malori che avevano colpito gh abitanti della frazione; nausea, mal di stomaco e giramenti di testa dovuti a delle nubi di lezzo nauseabondo che provenivano proprio dall'ex In¬ terchim. Il ricorso dei proprietari, che da anni negano di aver avuto responsabilità per quanto riguarda i materiah ritrovati, ha bloccato il provvedimento fino a pochi giorni fa. «Ma la caccia a chi ha inquinato il sito non è finita avvertono gh amministratori qualcuno dovrà pur essere responsabile di tutto questo». Per asportare le sostanze fangose e tossico nocive dalla vasca si stanno usando dei grossi aspiratori. «Quando arriveremo a contatto con la parte solida degli scarti saranno effettuati dei lavaggi con soluzioni che sciogheranno i veleni - spiega ancora Bergamasco -. Solo a quel punto si potrà capire se questi sono penetrati nel terreno attraverso le pareti della vasca». «Durante gli ultimi controlli avevamo infatti evidenziato che esisteva la reale possibilità di infiltrazioni nel terreno», spiega Sergio Berteli, assessore comunale all'Ambiente. Intanto in questi giomi arriverà a Ciriè per un sopralluogo all'interno della vecchia Interchim anche il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello. «Una volta completato il recupero di tutta l'area decideremo quale sarà il futuro di questi capannoni - termina il sindaco Luigi Chiapperò -. Noi neh'ex «fabbrica deUa morte» vorremmo sistemare degh uffici pubblici e un centro di ricerca, cioè vorremmo portare lì del lavoro, deUe persone, della vita». Il prossimo 5 aprile si terrà un seminario di aggiomamento tecnico-professionale sul tema xLa valutazione di tutti i rischi lavorativi» al quale parteciperanno i massimi esperti in materia di prevenzione. Lo stabilimento Ex Interchim di Ciriètristemente noto come fabbrica della morte»

Persone citate: Annibale Biotto, Luigi Chiapperò, Piero Bergamasco, Raffaele Guariniello, Sergio Berteli

Luoghi citati: Cirie', Ciriè