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Paul# a Parigi con «Michelle» Paul# a Parigi con «Michelle» Nel primo concerto europeo eseguiti quattro brani storici saltati negli Usa DEI 4 Beatles, Paul e Ringo sono stati i personaggi meno esistenzialmente tormentati; e il buon Paul è parso alla distanza anche il più «democristiano» dei Fab Four. Rimasto vedovo di Linda dopo un felice lunghissimo secondo matrimonio, Paul ha pianto a lungo e sinceramente, prima di consolarsi con l'attuale moglie Heather dalla quale attende ora il quarto fighe. Quel che a McCartney manca è semmai un certo tatto: il mondo intero gli rimprovera la firma «McCartneyLennon» con la quale ha sostituito la storica «Lennon-McCartney» sulle leggendarie canzoni che da ieri sera porta in tour europeo per promuovere il doppio album dal vivo (peraltro formidabile) «Back in the World». Il tour atterrerà a Roma il 10 maggio con un concerto gratuito, cui ne seguirà l'I 1 uno ad inviti solo per la sponsor Tim. Paul si è tolto si giustifica - la soddisfazione di firmare per primo alcuni brani che sente soprattutto suoi; in realtà siili' album la scritta «McCartney/Lennon» compare per tutte le canzoni dei Beatles che da ieri sera sono tornate a risuonare dolci e bellissime nell'aria del Palais Omnisport di Bercy: da «Hello Goodbye» a «Ali My Loving» a «We Can Work It Out» a «The fool on the Hill» fino a «Hey Jude» e «Yesterday» (la patemità di quest'ultima è notoriamente sua, le prime parole che scrisse furono: «Scrambled Eggs», uova strapazzate). Non è comunque bello fare ciò a uno che è morto da ventidue anni e dunque non si può ribellare; non è bello farlo soprattutto qui, in un disco dove ci sono anche moltissime canzoni solo di McCartney, del post-Beatles, e molte di una qualità evidentemente inferiore al periodo del Quartetto. Polemiche sono nate anche per il titolo del ed «Back in the Paul McCartne World»: il titolo originario dell'album era «Back in the U.S.», e il disco è infatti un resoconto canoro del tour yankee dell'anno scorso, campione d'incassi. Anche il retrocopertina è cambiato, i polsini della camicia di Paul non sono più a stelle e strisce: e c'è chi ci ha visto una democristianata, il volersi cioè tener care le grazie (e gli acquisti) delle masse europee per lo più antibelliche. La casa discografica ha però ieri smentito la maliziosa ipotesi: ha fatto notare che non è cambiata la grafica del DVD dove i polsini restano americani, sostenendo che l'album è stato ristampato appositamente per l'Europa non solo come copertina, ma anche nella scaletta. Dove sono stati inseriti quattro brani che Sir Paul non ha cantato negli Usa ma che ha invece eseguito ieri sera a Bercy: «She's Living Home», «Michelle», «Calicò Skies»e«Let'EmIn». [m.ven.] Paul McCartney: Il suo album ristampato per l'Europa Grande successo e tutto esaurito a Bercy per il rientro in Francia dopo dieci anni Formidabile l'ultimo ed dal vivo, ma di cattivo gusto l'idea di anteporsi alnomediLennon