«Una possibilità su 5 milioni» di Roberto Fiori

«Una possibilità su 5 milioni» IL PARERE DEL MATEMATICO, ESPERTO DI COMBiNAZIONI «Una possibilità su 5 milioni» I Superenalotto è più difficile: una ogni 622 milioni colloquio Roberto Fiori SmBSÌ TRENTA milioni di Paperino che si credono Gastone e sognano di diventare Paperon de' Paperoni. E' questa la fotogfrafia degli italiani alle prese con i giochi di Stato, dal Totocalcio al Lotto, al Superenalotto. A tentare la fortuna, secondo un'indagine dell'Eurispes, è il 580Zo della popolazione adulta, con una spesa di circa 300 euro l'anno per giocare legalmente. Una cifra in costante crescita: ■ se nel 1994 la spesa annuale per i giochi si assestava sui 7,5 miliardi di euro, negli ultimi tempi il numero è più che raddoppiato, arrivando a sfiorare i 17 miliardi di euro. All'interno di questa scalata alla buona sorte, i diversi giochi hanno avuto una fortuna contrastante, ma lo Stato ha sempre avuto il suo buon tornaconto. La fetta maggiore del mercato del gioco in Italia è quella del Lotto, che con circa 10 miliardi di euro copre ancora il 55,5aZo dell'intera torta. Il Superenalotto raccoglie da solo 3,4 miliardi di euro (il 17,40Zo), mentre il calo del Totocalcio si è assestato sui 200 milioni di euro. Ma quello che i trenta milioni di Paperino non sanno (o preferiscono far finta di non sapere) è quanto sia difficile azzeccare la combinazione che fa cambiare la vita. Il professor Pascal Dupont, libero docente di Storia della matematica e studioso del calcolo delle probabilità, snocciola cifre sconfortanti. «Se al Lotto gioco un ambo sempre suUa stessa ruota, vinco, in media, 2 volte ogni 801 giocate. Un terno, una volta ogni 11.748 giocate; una quaterna, una volta ogni 511.038 giocate; una cinquina, una volta ogni 43.949.268 giocate». E con il Superenalotto? « La probabilità dì indovinare un "sei secco" al Superenalotto è molto piccola. Precisamente è 1/622.614.630. Eppure la probabilità che almeno una delle tante giocate centri la sestina è alta, perché l'aumento dèi numero delle giocate alza anche la probabilità. Questo è uno dei tanti apparenti paradossi e inesattezze scientifiche che il gioco del Superenalotto non ha ancora del tutto chiarito. Un conto è chiedersi qual è la probabilità che una singola persona indovini quella sestina; un altro è che almeno una sestina, una delle decine e decine di milioni giocate, vinca». Insomma, immaginate 622 milioni di schedine impilate una sopra l'altra, con tutte le combinazioni possibili. E' una colonna di carta alta più di 4 mila metri. Prendete una schedina dove vi pare: questa sarà la vostra probabilità. E non c'è bisogno di essere dei maghi dei numeri per capire che anche giocando 100 o 1000 combinazioni la possibilità di realizzare un sei pieno aumenterà pochissimo. Inutile poi pensare di coprire tutte le combinazioni, occorrono oltre 498 miliardi e un computer per ripartirle poiché il massimo sistema giocabile su schedina è di 38.760 combinazioni. Vano anche giocare sui numeri ritardatari: «E' solo una pia illusione di avere mag¬ giori probabilità di vittoria» prosegue Dupont. «E' l'intuizione che ci tradisce se poi non troviamo nei nostri pensieri alcun riscontro scientifico». Non andrà meglio neppure con la nuova schedina del Totocalcio, che, a fianco dei tradizionali 13 e 12, prevede vincite anche per i 14. La vincita di prima categoria super del Nuovo Totocalcio -il 14 - presenta una difficoltà teorica tre volte superiore rispetto all'attuale 13. Detto in cifre, il 14 avrà una probabilità su circa 4 milioni e 800 mila, mentre oggi il 13 ne ha una su 1 milione e 600 mila. Solo qualche Gastone, alla fine, ce la farà.

Persone citate: Dupont, Pascal Dupont

Luoghi citati: Italia