Bimbo nel cassonetto Tre le donne indagate
Bimbo nel cassonetto Tre le donne indagate RAVENNA: LA MADRE FU AIUTATA DA DUE PARENTI Bimbo nel cassonetto Tre le donne indagate RAVENNA Infanticidio per Marilena S., 32 anni, concorso in omicidio o, alternativamente, occultamento di cadavere per la madre e la nonna: sono le ipotesi di reato formulate dal pm Silvia Ziniti e carabinieri nell'ambito delle indagini sul bimbo scoperto in un cassonetto a Maiano Monti, nel ravennate. La formulazione delle ipotesi alternative deriva dal fatto che mancano ancora agli inquirenti alcuni decisivi elementi per avere un quadro della vicenda: per averli si attende l'autopsia sul corpicino del neonato, che dovrà accertare se il bimbo sia nato vivo o morto e come sia deceduto. Gli inquirenti ipotizzano che Marilena S., in preda a una violenta emorragia, non abbia avuto la forza di portare il corpicino fino al cassonetto, distante una cinquantina di metri da casa, e poi anche di lavare le tracce di sangue dal bagno. Ritengono quindi che a gettare il corpo nel cassonetto sia stata la mamma, di 55 anni, o la nonna ultrasettantenne, o entrambe. Di qui l'ipotesi di concorso in omicidio, nel caso in cui il bambino in quel momento non fosse ancora morto. Entrambe avrebbero poi pulito il bagno. Le due donne sono già state interrogate dal pm Silvia Ziniti e avrebbero negato ogni addebito. Ieri pomeriggio all'ospedale di Lugo Marilena S. è stata interrogata dal pm; entro domani tutte e tre le donne compariranno davanti al gip per la convalida dell'arresto: in tutti e tre i casi si è trattato infatti di arresto in flagranza. La vicenda ha destato grande scalpore. La giovane, con problemi di equilibrio psicologico, era molto conosciuta soprattutto a Fusignano più che nella frazione di Maiano Monti dove abitava. Era solita frequentare molto i bar del paese. Chi la conosceva, soprattutto persone di sessanta e più anni, sapeva che era incinta. [r.cri.j
Persone citate: Maiano, Marilena S., Silvia Ziniti
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