Gli Apache attaccano le difese di Baghdad ma vengono respinti

Gli Apache attaccano le difese di Baghdad ma vengono respinti LE FORZE ANGLOAMERICANE Si PREPARANO ALLA FASE FINALE DELL'OPERAZIONE DUE ELICOTTERI ABBATTUTI, LA TV IRACHENA MOSTRA DUE PILOTI Gli Apache attaccano le difese di Baghdad ma vengono respinti A Karbala, un centinaio di chilometri dalla capitale, colpita per la prima volta la divisione Medina della Guardia repubblicana: molti velivoli danneggiati dal fuoco della contraerea e costretti a ritirarsi Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK L'attacco alle difese di Baghdad è iniziato all'alba di ieri, quando fra i trenta e i quaranta elicotteri Apache nanno bersagliato la Seconda brigata corazzata della divisione «Medina» della Guardia repubblicana nei pressi di Karbala. Gli iracheni hanno risposto concentrando il fuoco antiaereo dei blindati, fronteggiando per diverse ore gli assalti e quindi obbligando gli Apache alla ritirata. «Sembrava di essere nel nido delle vespe», ha raccontato un pilota. Il ministero della Difesa di Baghdad parla di «nemici in ritirata» e di due Apache abbattuti «dai contadini con i loro fucili»; di uno, praticamente intatto, la. tv irachena ha trasmesso le immagini. I volti dei due piloti sono state mostrati dalla tv irachena. Con loro i prigionieri di guerra americani salgono a sette. Praticamente tutti i velivoli impegnati a Karbala hanno subito danni. Il comandante alleato, Tommy Franks, conferma l'inizio dello scontro frontale con le forze d'elite di Saddam Hussein: «Per la prima volta abbiamo attaccato la Guardia repubblicana, ci stiamo avvicinando a Baghdad». La ritirata degli Apache obbliga i comandi americani a rivedere la strategia di attacco ai mezzi corazzati, gli elicotteri da soli non bastano. L'azione degli Apache è stata seguita da raid aerei sulle difese a Sud-Est della capitale. L'intenzione è di aprire la strada all'avanzata terrestre. Le avanguardie americane della III Divisione di fanteria sono attestate proprio a Karbala, appena 100 chilometri a Sud, e di fronte hanno la «Medina», che blocca la strada per la capitale, sostenuta chilometri più indietro da altre due divisioni: la «Baghdadi» e la «Hammurabi». Il maltempo complica i piani del Pentagono: a fermare l'avanzata a Karbala è stata una violenta tempesta di sabbia che durerà almeno 24 ore, forse di più, e minaccia ogni tipo di armamenti. La portaerei «Uss Roosevelt», in navigazione nel Mediterraneo, ha interrotto i voli di copertura nel timore di rischi per i piloti perché la sabbia può sollevarsi per molti chilometri creando problemi di sicurezza. L'altra direttrice di avanzata verso Baghdad è quella che passa per Nassiriya: dopo aver avuto dieci morti e dodici «dispersi» compresi i cinque prigionieri visti in tv - le lunghe colonne di mezzi della II Divisione dei marines ieri sono riuscite a superare il centro della città sull'Eufrate ma al prezzo di nuovi, duri scontri. «Avere il controllo dei due ponti di Nassiriyah - ha detto il premier britannico Tony Blair parlando alla Camera dei Comuni - è un importante risultato strategico». Si combatte anche a Najaf, dove il Pentagono prima ha confermato di aver scoperto una fabbrica di armi chimiche - arrestando il generale che ne aveva la responsabilità - e poi ha ridimensionato la notizia. «Siamo in possesso di informa- zioni su armi proibite ma non è questo il momento per farle conoscere», dichiara il generale Franks. Le forze della coalizione controllano il Sud ma non le città: a Najaf, Nassiriyah e Bassora vi sono ancora numerose sacche di resistenza, e a combattere sono miliziani irregolari Fedàyn di ' Saddam, mfliziani del Baath e soldati deir«Armata di Gerusalemme» - spesso senza divisa e che, secondo gli americani, si fanno scudo con civili. «Ci sono zone di resistenza che ci creano problemi nelle retrovie e dovremo fare operazioni di pulizia nei prossimi giorni», dice Franks. In uno di questi episodi, ad Al Zubayr, vicino a Bassora, è stato ucciso il primo militare britannico morto in combattimento, tratto in inganno da alcuni miliziani senza divisa. Altri due britannici sono dispersi. In un altro scontro, nei giacimenti di Rumaliah, cinque falsi civili si sono infiltrati tentando di dar fuoco ad alcuni pozzi. Più a Sud, per aver ragione degli ultimi 100 resistenti di Umm Qasr sono in arrivo i commando britannici, che daranno il cambio ai marines. Nella cittàporto operano anche unità di soldati scelti polacchi: Varsavia voleva tenere il segreto ma una foto scattata dalla Reuters ha tradito la loro presenza. «Gli scóntri continuano, resistiamo ovunque, su ogni fronte, li stiamo fermando», assicu- ra il ministro della Difesa iracheno Sultan Ahmad, parlando di 17 carri armati distrutti a Nassiryah e 77 civili morti a Bassora». A conferma della persistente capacità di operare degli iracheni ieri sono stati lanciati verso il Kuwait due nuovi missili Al Samud-2: uno è stato abbattuto dai Patriot, l'altro è finito fuori bersaglio. Franks parla di «progressi rapidi», riconoscendo però che i comandi iracheni riescono a trasmettere ordini, coordinando in qualche modo le difese. «La capacità di Saddam di guidare i comandi è tuttavia meno robusta e molti ordini non vengono rispettati», aggiunge. A Nord si sta preparando l'apertura del secondo fronte. Nelle ultime 24 ore alcune centinaia di americani sono atterrati su due piste nelle zone curde, a Erbil e Sulaimaniya. Assieme a loro è arrivato il generale Henry Pete Osman, responsabile del fronte Nord. «Posso confermare che gli americani sono qui ma non posso dire quanti sono né dove sono», dice il portavoce militare Keit Lawless. Ci vorranno alcuni ' giorni prima di avere a disposizione forze consistenti per poter varcare il confine. L'aviazione anche in questo caso prepara il terreno: sono state colpite le fortificazioni irachene lungo la frontiera, le basi dei fondamentalisti filo-iracheni di Ansar ai-Islam e anche le basi militari a Kirkuk e Mosul, i due maggiori centri dell'area. I bombardamenti hanno in particolare investito il corridoio fra Chamchamal, in territorio curdo, e Kirkuk. Nella zona operano numerose unità di truppe speciali americane, britanniche ed australiane. L'intesa fra alleati e peshmerga curdi ricorda quella in Afghanistan con le truppe dell' Alleanza del Nord. Potrebbero essere i peshmerga a marciare per primi verso Kirkuk, appoggiati da aviazione e truppe speciali. Durante i combattimenti nel Nord-Ovest un missile americano ha colpito un autobus carico di civili siriani: Damasco ha lamentato cinque morti e dieci feriti, il Pentagono ha ammesso la responsabilità dell'errore, presentando formali scuse. Poche ore dopo la Bbc ha dato notizia di contingenti di volontari che sarebbero in viaggio dalla Siria verso la frontiera per unirsi alla difesa di Baghdad. Ancora sacche di resistenza in tutto il Sud, in particolare a Bassora. Il generale Franks: dovremo fare operazioni di pulizia Ad Al Zubayr ucciso in battaglia il primo militare inglese, due sono dispersi. Centinaia di soldati sono stati paracadutati a Nord Scenderanno insieme con i miliziani curdi L AVANZATA RECORD VERSO BAGHDAD La 3a divisione di fanterìa è giunta ieri a Karbala, a meno di 100 chilometri da Baghdad. Qui è stata fermata dalle truppe della divisione Medina, primo avamposto delle Guardie repubb icane di Saddam. In poco più di 40 ore ha percorso quasi 600 chilometri, un record storico nelle avanzate di terra. V LGJJDAD Salman park "\ji\- FjunwJign^J/. ~ KARBALA Il 70 Cavalleria ha incontrato molta resistenza a Najaf, dove ha ingaggiato battaglia con le truppe irachene e ha chiesto alla 3a divisione di fanteria di sorpassarla a Ovest per proseguire l'avanzata verso Baghdad. z/ A Samawah la'iB" divisione di fanteria 11 Usa è stata oggetto di,attacchi «quasi suicidi» cfe ha respinto con facilità marines hanno creato una testa di ponte oltre "Eufrate a Nassiriyah e lanciato una controffensiva sulle truppe irachene. Qui sono state registrate finora le maggiori perdite nell'esercito americano. Nassiriyah .y/J^uq ash Shuyukh km. 150 li generaleTommy Franks, capo dell'operazione «Iraqi Freedpm», durante il briefing di ieri nella base Usa in Qatar Milii biii i i l ld d dbl Militari britannici si riposano lungo la strada dopo una lunga notte di combattimenti nel sud dell'Iraq