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Va airincanto la villa del regista di «Cabiria» AL COMUNE PIACEREBBE AGGIUDICARSI LA STRUTTURA APPARTENUTA A PASTRONE, MA LA CIFRA E TROPPO ALTA PER LE SUE CASSE Va airincanto la villa del regista di «Cabiria» A Groscavallo, in alta Valle di Lanzo: la base d'asta è di 250 mila euro GROSCAVALLO Tra qualche giorno qualcuno potrebbe aggiudicarsi un pezzo di storia delle Valli di Lanzo. Per la quinta volta consecutiva andrà all' incanto la stupenda Villa Pastrano appartenuta al regista di Cabiria. Anzi si racconta che proprio all'interno delle stanze e dei corridoi di frazione Ricchiardi l'astigiano Giovanni Pastrano studiò e sperimentò delle nuove tecniche di ripresa cinematografica come la luce diffusa e riflessa e nel 1914 girò alcune scene del film scritto in parte da Gabriele D'Annunzio. Ma Villa Pastrano non è adatta a tutti i portafogli. Ancora nessuno per ora ha rialzato quei 250 mila euro che sono stati fissati come base per acquistare la villa padronale di tre piani, un fabbricato accessorio di due piani e un parco di 2500 metri quadrati ombreggiato da alberi secolari e impreziosito da una grande fontana. E forse nemmeno giovedì 10 aprile ci sarà olii è pronto ad alzare la mano e rilanciare almeno di 5 mila euro. «Noi se avessimo la disponibilità finanziaria parteciperemmo volentieri all'incanto - ammette Teresa Richiardi, il sindaco di Groscavallo, l'ultimo paese della Val Grande di Lanzo -. Abbiamo anche convocato una riunione di giunta per capire come potevamo muoverci, ma per le nostre casse mezzo miliardo delle vecchie lire è davvero una cifra insostenibile». Con il passare degli anni dai saloni e dalle stanze della Villa (appartenuta ultimamente al senatore Baldassarre Furnari) sono sparili o sono stati spostati gli arredi originali e adesso, con questa vendita, la Federbanca Credito Agrario Fondiario Industriale spera di recuperare dei quattrini nei confronti de La Rinascente snc. Ma intanto ai piedi delle Levanne gli amministratori sognano di poter disporre di uno spazio del genere utilizzato per degli spettacoli l'estate scorsa. «Per organizzare mostre, incontri, manifestazioni, magari di ispirazione turistica e cinematografica visto che qui ci ha lavorato e soggiornato Pastrone che è stato un pioniere del cinema» chiude ancora la prima cittadina. Poi c'è chi pensa di dividere la villa in appartamenti da affittare e chi a trasformarla in un albergo ristorante di un certo prestigio. «Forse potrebbe farsi avanti un ente pubblico per sostenerci nell'acquisto e nella gestione spiega Giuseppe Giacomelli, assessore della Comunità Montana delle valli di Lanzo e consigliere a Groscavallo -. Mantenere una struttura del genere costerebbe non meno di 150 ipila euro all'anno». [g. già.] La Villa Pastrone di Groscavallo, nell'alta Valle di Lanzo