Iter rapido per la delega fiscale

Iter rapido per la delega fiscale OGGI COMINCIANO LE VOTAZIONI. GLI INCENTIVI PER LA RICERCA IN UN DDL PRESENTATO DA FALSITTA Iter rapido per la delega fiscale Nessun emendamento, accordo sugli sgravi etici ROMA Non ci sarà una quarta lettura, al Senato, per il disegno di legge delega sulla riforma fiscale. Ieri mattina a Montecitorio il provvedimento - come chiedeva U governo - ha ottenuto infatti un sostanziale via libera all'approvazione senza modifiche, che dovrebbe avvenire in tempi rapidi e senza ulteriori correzioni. Le votazioni in Aula cominceranno oggi, e il voto finale è previsto per questa settimana. Un sospiro di solhevo per il ministero dell'Economia: a differenza di quanto si temeva, il relatore del provvedimento Vittorio Emanuele Falsitta (Forza Italia) ha rinunciato a presentare in Aula un emendamento che, se approvato, avrebbe determinato la necessità di un quarto passaggio parlamentare per il provvedimento, che ha cominciato il proprio iter oltre un anno fa. Ma a indurre Falsitta a tomare sui propri passi è stato l'impegno della maggioranza a sostenere un provvedimento legislativo complessivo sulla fiscalità etica, un tema che sta molto a cuore al parlamentare di Forza Italia, protagonista anche durante l'esame della Finanziaria 2003 di qualche scaramuccia con il superministro Giulio Tremonti. È stato lo stesso capogruppo di Forza Italia, Elio Vito, a ribadire che le idee di Falsitta sono condivise dal gruppo, intervenendo alla Camera. E così i contenuti dell' emendamento che Falsitta avrebbe voluto presentare, relativo ad incentivi fiscali per le imprese che investono in ricerca, entreranno nel disegno di legge sulla fiscalità etica che Falsitta si appresta a mettere a punto. Tuttavia, pur condividendo la necessità di approvare in fretta la delega che costituisce la «cornice» dela riforma fiscale, Falsitta non ha rinunciato a sottolineare i punti che considera poco convincenti, o per i quali ritiene necessario aggiustamenti e precisazioni in fase di definizione dei decreti attuativi. Il relatore aveva già sostenuto, in commissione, la necessità, per esempio, di intervenire sul capitolo relativo alle deduzioni, per assicurare il principio di progressività. Ieri mattina Falsitta ha così rilevato la «preoccupazione» sui due punti chiave della progressività e della fiscalità etica, dando alcune indicazioni al governo. «Il passaggio da un sistema tributario a cinque aliquote, che realizza la progressività dall'alto, ad un sistema a due aliquote, che realizza la progressività dal basso con gli oneri deducibili - ha detto - è fatto assolutamente delicato i cui esiti non possono essere, per nessuna ragione, lesivi proprio di ciò che si vuole garantire» e questo passaggio «deve avvenire nel rispetto costante dell'articolo 53 della Costituzione e dell'interpretazione che di tale norma è stata data dalla Corte costituzionale. Dunque, Falsitta raccomanda «la conversione deUe detrazione in deduzioni, la concentrazione deUe deduzioni nelle fasce basse e medie, la no tax area, l'individuazione dei nuovi oneri e l'ammontare rilevante sono tutti fattori che dovranno essere bilanciati con grande rigore così da assicurare la nuova progressività». Altre critiche sono state formulate dal relatore nei confronti dei condoni, «che hanno per primo effetto di far prevalere la disuguaglianza sull'uguaglianza tributaria e di incidere sul giudizio di riprovazione verso chi evade l'obbligo contributivo». L'Opposizione, che non ha mancato di rilevare i passaggi critici dell'intervento di Falsitta, ha oggi ribadito che la riforma non è a favore dei redditi più bassi. Per l'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, la riforma fiscale «costerà circa 21 miliardi di euro e, come abbiamo detto più volte, la gran parte degh sgravi andrà a favore dei redditi più elevati, mentre a favore dei redditi più bassi è la manovra realizzata quest'anno con la Finanziaria». «Chi guadagna - ha spiegato Visco - sono gli imprenditori, i liberi professionisti, i dirigenti, i lavoratori autonomi, coloro che risiedono nel nord Italia, coloro che hanno un solo reddito ed i laureati e diplomati. Invece, perdono gli operai, gli impiegati, i disoccupati, i pensionati, i residenti al sud, le famiglie con due o tre figh e coloro che hanno un titolo di studio di licenza elementare o media». Con lo scontato polhce verso dell'opposizione e qualche malumore nella maggioranza il governa incassa comunque il sospirato sì alla delega, che rappresenta uno degli architravi della politica fiscale ed economica di Via XX settembre. La riforma fiscale riduce da cinque a due le aliquote Irpef, prevedendo un prelievo del 230Zo fino a lOOmila euro e del 330Zo oltre tale soglia. Le aziende incamerano invece la progressiva eliminazione dell'Irap, 1 imposta regionale sul valore aggiunto d'impresa, da sempre nel mirino di Tremonti e di Confindustria. Dopo l'approvazione della delega, il governo avrà due anni di tempo per tradurre in fatti la legge con i decreti delegati. [r. gi.l Vito: Forza Italia condivide le proposte del relatore che rinuncia alla modifica per non fermare la riforma L'opposizione attacca: le nuove norme non sono a vantaggio dei redditi più bassi LA RIFORMA DEL FISCO CHE COSA PREVEDE LA LEGGE DELEGA TREMONTI LE NUOVE IMPOSTE Al posto dell'lrpef ci sarà l'Ire (imposta sul reddito) con no tax area e solo 2 aliquote 230Zo fino a 100.000 euro, 330Zo oltre SUL REDDITO Le detrazioni (sconti sulla somma da pagare) saranno trasformate in deduzioni (sconti sull'imponibile) a favore di famiglia, casa, sanità, istruzione, formazione, ricerca previdenza, assistenza all'infanzia fino a euro 100.000 SULLE RENDITE FINANZIARIE Si punta a un "regime fiscale sostitutivo" de le alìquote attuali (12,50A e IT/o) convergente su quello dei titoli di Stato, ora tassati al 12,50Zo. Saranno favoriti i fondi pensione, i fondi etici e per le casse di previdenza SULLE SOCIETÀ A regime un'aliquota Irpeg del 330Zo (la Finanziaria 2003 l'ha già portata al 340Zo) e calcolo della base imponibile con modalità europee: sarà introdotto il "consolidato nazionale" e il "consolidato mondiale" per i gruppi di imprese. Prevista la graduale eliminazione dell'Irap e della Dit SUI SERVIZI Riunificazione delle imposte catastali, ipotecarie, di registrò/dì bollo. Riorganizzazione delle accise su indicazione dell'Authòrity per l'energia e con attenzione alla tutela ambientale SUL VALORE AGGIUNTO Prevista iaÒe-Tax, una parte dell'Iva (circa 10Zo) da destinare a finalità etiche. Le leggi finanziarie stabiliranno ogni anno la quota a cui lo Stato rinuncia

Luoghi citati: Italia, Roma, Vito