Inzaghi: lo e Sheva o • ir w~w ideale

Inzaghi: lo e Sheva o • ir w~w ideale Inzaghi: lo e Sheva o • ir w~w ideale Galliani e lo scudetto: «Ci credo, vince sempre chi rimonta» Nino Sorniani MILANO Il Milan gongola per il successo che lo rimette in corsa-scudetto, ma soprattutto per aver ritrovato l'accoppiata del gol ShevcheiikoInzaghi: per la prima volta nella stagione entrambi sono andati a segno nella stessa partita. Alla faccia di quanti sostenevano che sono incompatibili. In società giurano che possono coesistere, come da tempo sostiene Silvio Berlusconi, mentre appare meno convinto Ancelotti. Il quale, sfruttando soprattutto i tanti contrattempi fisici che hanno bersagliato l'ucraino, ha sovente evitato di abbinarli. Resta il fatto che i due l'altra sera si sono cercati spesso e che il primo gol, quello di Shevchenko (definito «regolarissimo secondo l'interpretazione regolamentare» dai designatoli) deriva da un loro scambio in area. Ieri Inzaghi ha ribadito: «Per vincere abbiamo bisogno del contributo di tutti, solo con i miei gol è difficile andare avanti. Il Milan negli ultimi tempi ha pagato l'assenza prolungata di Sheva. Contro la Juve abbiamo dimostrato che possiamo giocare insieme. Quando leggo certe cose sul nostro conto mi vien da sorridere. Se Andriy segna 30 gol e vinciamo lo scudetto io sono il primo a essere contento». Sul suo gol, il primo segnato alla Juve a San Siro da quando è del Milan, Pippo spiega: «Mi è arrivato un pallone piuttosto profondo, sono riuscito ad agganciarlo con la punta, volevo tirare in un certo modo invece è passato sotto le gambe del portiere. Sono molto felice, anche perché Gigi è uno dei portieri che soffro di più. Comunque gli ho già segnato un'altra rete con la maglia della Juve, quando lui era ancora al Parma». Questo successo però non illude più di tanto Inzaghi: (Abbiamo giocato una buona gara: ci voleva, per il morale e per la classifica. Siamo rientrati in corsa ma la Juve resta, ovviamente, favorita». Il gol, decisivo, gli è costata la maglia della nazionale perché sabato Inzaghi è uscito dal campo con una leggera contrattura ai flessori che lo ha costretto al forfeit a Palermo con la Finlandia. Anche Gattuso non è al meglio: contro la Juve ha giocato con una infiltrazione per non risentire del mal di schiena che lo travaglia da tempo e che si è subito riacutizzato. Su un Milan da scudetto non ha dubbio GaUiani: «Siamo molto diversi dallo scorso anno: abbiamo 14 punti in più. Il distacco dalla vetta non dipende dagli scontri diretti. Siamo in vantaggio sull'Inter e in parità con la Juve. Abbiamo un contributo maggiore nel creare palle gol dai numeri dieci. Lo scorso anno Rui Costa era molto spesso infortunato, quest' anno gioca sempre, in più ci sono Rivaldo e Seedorf, E .Pirio in una posizione a lui più congeniale. Allo scudetto crediamo, eccome! Negli ultimi 4 anni hanno sempre vinto le squadre che rimontavano». Mentre i milanisti si godono tre giorni di meritato riposo, Carlo Ancelotti è volato ieri in Olanda dove, accompagnato da Marco Van Basten, ha spiato l'Ajax, prossimo avversario in Champions League, impegnato nel big-match col Psv Eindhoven e visionato alcuni giocatori nel mirino: su tutti il difensore centrale romeno Christian Chivu, apparso molto nervoso e che si è fatto espellere al 70' per doppia ammonizione, e il forte fantasista Rafael Van der Vaart. Gara terminata a favore del Psv per 2-0, con l'Ajax a 10 punti di distacco in classifica. Chi ha impressionato di più il tecnico è stato però Mateja Kezman, attaccante serbo del Psv, 24 anni il 12 aprile, autore della doppietta vincente. Kezman era già stato seguito dal Milan un paio di stagioni fa e ora 0 suo nome potrebbe tornare in gioco qualora Shevchenko dovesse finire al Manchester United, anche se i suoi dirigenti si dicono convinti che resterà per almeno un altro anno al Milan. WWlillilllIWiWIillHHit Tra i rossoneri è tornata Ieri il tecnico in Olanda: l'euforia: funziona Van Basten lo ha la «formula-Berlusconi» accompagnato a studiare anche se Ancelotti l'Ajax e visionare Chivu, resta il più scettico Van der Vaart e Kezman

Luoghi citati: Finlandia, Manchester, Milano, Olanda, Palermo