Schumi: anche io commetto errori

Schumi: anche io commetto errori IL CAMPIONE DEL MONDO COSTRETTO A FARE AUTOCRITICA Schumi: anche io commetto errori «Ho fatto una stupidaggine perché ero concentrato su Coulthard e così ho valutato male la distanza della vettura che avevo davanti Sono subito andato a scusarmi: la mia penalizzazione è stata giusta» La Ferrari si fa forza e trova consolazione nel fatto che ha conquistato ieri a Sepang più punti degli avversari nella classifica Costruttori, undici contro i dieci della McLaren e della Renault. Jean Todt non nasconde l'amarezza per un inzio di stagione inferiore alle aspettative e alle reaU possibilità della squadra, ma accetta questa seconda sconfitta: «E' stata ima gara molto difficile, anche se lo sapevamo. L'incidente al via, le due soste in più ai box di Schumacher e la perdita di alcune posizioni di Barrichello hanno certamente condizionato il nostro bilancio. Avevamo capito che i nostri avversari hanno fatto progressi, questa è un'ulteriore conferma. Ora dobbiamo lavorare al megho e preparare bene il Brasile. Nel frattempo continueremo lo sviluppo della F2003 GA che è più competitiva dell'auto attuale». Michael Schumacher non ha cercato scuse dopo un'altra giornata poco brillante, ma si è esibito in una lucida autocritica quanto spietata: «Sono anch'io un essere umano. Anch'io faccio degli errori». Il caldo della Malesia sembra avere sciolto il pilota robot: «E' stato uno sbaglio stupido. Ero concentrato su Coulthard, che mi stava attaccando sulla destra, stava cercando di superarmi e io ho cercato di evitarlo. In queste condizioni normalmente fai fatica a calcolare lo spazio. Ma ho valutato male la distanza che c'era tra me e Trulh. Ero troppo preso da ciò che accadeva nella parte esterna della pista. Jamo era davanti e quando ha curvato a sinistra, ha scelto giustamente la traiettoria migliore. Non era lui che doveva preoccuparsi di quello che succedeva dietro, e c'è stata la coUisione». Un episodio chiarito, più tardi, con le scuse di Schumi al pilota italiano della Renault e una stretta di mano. Era giustificata la penalità "drive through"? «Sì, tutto ok. Si è visto che anche in passato comportamenti simili sono stati sanzionati con il passaggio ai box, dunque sono d'accordo. Anzi, sono contento che, per quello che è successo, me la sono cavata solo con una sanzione». C'entrano le nuove regole con questa inedita apertura del cam¬ pionato? «Per niente, perché si è trattato di un incidente di gara come ce ne sono sempre stati». Ma Trulli forse non sarebbe stato davanti. «In questo senso sì, ma ormai eravamo in corsa». E' stato notato che Schumi si toccava spesso la visiera durante la corsa? Come mai? «Perchè - ha spiegato il pilota tedesco - si è staccato dal casco un collettore d'aria e avevo un problema di ventilazione. Ogni tanto alzavo la visiera per fare entrare un pò d'aria. Ma non è stato quello il problema maggiore«. È rimasto sorpreso dal primo successo di Kimi Raikkonen? «Assolutamente no. Penso che chiunque si aspettasse una sua vittoria, prima o poi. Kimi ha disputato una corsa pulita e ha meritato il successo». Da due gare, dopo 19 podi consecutivi, lei non riesce a tornare al vertice. È preoccupato? «Ne ho presi tanti in passato. Mi dispiace non farlo ora. Ma i podi ritomeranno». È arrabbiato, deluso? «Diciamo che non sono molto soddisfatto. Ma gare come queste fanno parte dello sport. Sono un essere umano anch'io, faccio errori, come tutti. E dunque posso dire che alla fine di una giornata così tre punti guadagnati non sono male«. Perchè ha aspettato un giro per sostituire l'ala danneggiata dopo l'incidente? «Perchè non sapevamo se si fosse rotta o meno». La F2002 era pronta per questa gara? «Ci aspettavamo corsa dura. Ma, rispetto allo scorso anno in Malesia, il risultato è stato più promettente che scoraggiante«. A questo punto sarebbe megho guidare la F2003 GA? «Vorrei guidarla appena sarà pronta. Non forzeremo la situazione senza essere convinti di poterlo fare». Le McLaren saranno forti anche in Brasile, dopo Australia e Malesia? «Penso saranno competitive per tutto l'anno. Forse saranno più forti a San Paolo, ma poi ci sarà Imola, un circuito che dovrebbe andare meglio per noi. Ci saranno piste favorevoli a noi, altre a loro. Ma è dall'inizio della stagione che dico che sarebbe stata una battagha durissima con le McLaren». E con le Williams? «Montoya ha perso un alettone ed è rimasto attardato, mio fratello Ralf era partito 17". Ma io dico che è bene non sottovalutarli». Rubens Barrichello è stato testimone dell'incidente al via che gli ha anche sbarrato, a suo avviso, la strada verso la vittoria. Ovviamente non parla di responsabilità del compagno di squadra: «Mi ero quasi affiancato a Michael, quando ho visto ima vettura girarsi al contrario. L'ho evitata, poi Trulh è andato largo e io sono dovuto rientrare all'interno perdendo molto tempo. La mia Ferrari era veloce e ho potuto recuperare posizioni, ma la rimonta ha compromesso le mie chances di vincere. Alla fine non ho più forzato ed ho cercato solo di mantenere il piazzamento. Ho potuto correre senza il sistema di protezione Hans perchè mi procura dei dolori. Adesso cercheremo adottarne uno migliore. Il Brasile? Voglio fare bella figura. E resto ottimista», [e. eh.] xV ffJt A Kimi Raikkonen solleva il trofeo sul podio di Sepang. Al suo fianco Rubens Barrichello, secondo classificato

Luoghi citati: Australia, Brasile, Imola, Malesia, San Paolo, Sepang