Promossa la signora «quarto uomo»

Promossa la signora «quarto uomo» LA GUARDALINEE TOSCANA HA ESORDITO IN SERIE A COME ASSISTENTE IN EMPOLI-BRESCIA Promossa la signora «quarto uomo» Cristina Cini per un giorno riceve più applausi di Baggio Brunella Ciullini EMPOLI «Meglio una prima donna che il quarto uomo». La battuta è di Carletto Mazzone che per una volta tradisce la fama di allenatore burbero per scoprire la sua vena galante. Merito della presenza di Cristina Cini in Empoli-Brescia, pririr. rappresentante del gentil sesso a debuttare nella serie A italiana come «quarto ufficiale». Un debutto che si è chiuso con il bacio di Silvio Baldini, tecnico dei toscani: «Gliel'ho dato perché è stata molto brava, la sua gentilezza poi, talvolta anche eccessiva, mi ha messo quasi in imbarazzo». Insomma Cristina Cini è stata promossa in pieno. Alla fine è apparsa felice, soddisfatta, ancora emozionata: «Ma non chiedetemi nulla, non posso parlare» sorride. Ha appena finito la riunione con i colleghi per il referto arbitrale e dopo la doccia si allontana dal Castellani accompagnata da un dirigente toscano, indosso un tailleur-pantalone grigio scuro, uniche macchie di colore la cravatta azzurra d'ordinanza e il mazzo di fiori, iris, mimose e rose, che tiene in mano, omaggio della società empolese. Buffo il destino: ha voluto che questa 34enne, vera pioniera, guardalinee dal '99 nel calcio prof (dopo tanta C e oltre 200 presenze tra i dilettanti), un marito ex arbitro e una grande passione per i cani (ne ha 4) esordisse in A nella terra natia, la Toscana, dove vive tuttora (a Dicomano nel Mugello). Empoli-Brescia è stata anche e soprattutto la partita di Cristina Cini: quando è apparsa, con la tenuta classica e i lunghi capelli stretti a coda di cavallo, flash e telecamere sono stati tutti per lei, con Baggio quasi ignorato. L'Empoli le ha messo a disposizione un piccolo spogliatoio inutilizzato e distante dalle stanze che ospitano squadre e tema arbitrale. Sul vetro satinato della porta è stato affisso con del nastro adesivo un panno scuro in modo da nascondere a sguardi indiscreti anche le... ombre. Durante la gara la Cini non si è limitata a indicare le sostituzioni o i minuti di recupero ma ha anche più volte ripreso i due allenatori, tipi tutt'altro che mansueti in panchina ma che ieri si sono... contenuti. Baldini dopo un rimbrotto le ha fatto pure una carezza. «In campo c'era tensione, la signora mi ha richiamato un paio di volte e io sono stato zitto - sorride Mazzone - la sua presenza è stata un fatto simpatico. La preferisco ai suoi colleghi uomini». Concorda l'empolese Massimiliano Cappellini, protagonista del primo cambio segnalato dalla Cini: «In questo calcio dovremmo essere tutti educati come lei». Unica voce-contro, il patron dei toscani Fabrizio Corsi: «Alla signora ho fatto notare che ha permesso a Mazzone di fare troppo il padrone di casa, doveva limitare di più le sue intemperanze». Il calcio delle polemiche non fa sconti a nessuno ma intanto lei ha infranto un tabù e coronato un sogno. Non è da tutte. Uno spogliatoio tutto per lei e ornato di rose «Emozionata? Sapete che non posso parlare» Dalle battute di Mazzone al bacio di Baldini «E stata brava, con la sua gentilezza ci ha zittiti»