La Renault vola con le nuove regole di Stefano Mancini
La Renault vola con le nuove regole GRAN PREMIO DI MALESIA, ALLE 8 IL VIA A SEPANG DELLA SECONDA GARA DI FORMULA 1 La Renault vola con le nuove regole Alonso (pole) e Trulli con poca benzina beffano Schumi Stefano Mancini Le strategie della Formula 1 si decidono al distributore. La Renault ha azzardato poca benzina e ha conquistato una pole position storica, che al costruttore francese mancava dal 19 maggio '84 (Patrick Tambay a Spa-Francorchamps): il più veloce ieri sul circuito di Sepang è stato Fernando Alonso, che così si è meritato il titolo di miglior pilota spagnolo di sempre. Al suo fianco il compagno di squadra Jarno Trulli, che ha dedicato la prima fila a un amico scomparso, Oliviero Borghi, imprenditore che credette nelle sue doti e investì per portarlo in Formula 1. C'è novità nel Circus, anche se le interpretazioni sono diverse. Flavio Briatore, ds Renault, attribuisce il merito ai due piloti («sono stati perfetti»), smentisce di aver speculato sulla quantità di carburante («vedremo chi rientrerà prima per il pit stop») e sfotte i rivali: «Non era poi sbagliato scegliere di fare i test al venerdì limitando quelli al di fuori delle corse. Gli altri, i fenomeni, ci prendevano in giro. Pulitori di circuiti, ci chiamavano. Spazzini. Invece queste due ore supplementari ci fanno conoscere meglio il circuito e le vetture. Si vede che tra una scopata e 1' altra (testuale, ndr) abbiamo fatto progressi». In casa Ferrari, le frecciate di Briatore non turbano l'attesa del secondo appuntamento mondiale. Per come è maturata, la delusione di Melbourne è stata archiviata tra gli incidenti di percorso: la corsa è stata decisa da casualità ed errori umani, più che da un exploit degli avversari. Il terzo tempo in qualifica di Michael Schumacher e il quinto di Barrichello (tra loro la McLaren di Coulthard) potrebbero dipendere dal nuovo regolamento, che vieta l'intervento sulle monoposto (compreso il rabbocco della benzina) dal termine del giro veloce fino al via della gara. La sensazione è che il carico di benzina delle «rosse» sia maggiore. In questo circuito, dieci chili di benzina fanno rallentare di circa quattro decimi al giro. Confrontando i tempi del venerdì (a serbatoio quasi vuoto) e quelli del sabato si può stimare la quantità di carburante imbarcato per la gara. Alonso è peggiorato di 4 decimi, quindi dovrebbe partire con una decina di chili di benzina e un'autonomia teorica di ima ventina di chilometri (4 giri). Trulli è peggiorato di 9 decimi, dunque nel suo serbatoio ci sarebbero oltre venti chili, mentre Schumi ha rallentato addirittura di 2 secondi e mezzo e potrebbe restare in pista più a lungo di tutti gh avversari, così come Barrichello. Sono calcoli teorici che non tengono a conto della messa a punto, della bravura del pilota, delle condizioni della pista, ma danno un'idea di quanto le nuove regole abbiano cambiato le gerarchie del sabato. La pole position non è più (non è più soltanto) una prova di velocità pura: l'obiettivo di cambiare le gerarchie è stato raggiunto, quello di migliorare lo spettacolo deve ancora essere valutato. «Puntiamo alla vittoria, questa vettura è affidabile» dice Schumacher, che teme soprattutto le McLaren. E loda Alonso: «Non sono sorpreso perché so che è molto bravo». Giudizio condiviso da Barrichello: «I gio¬ vani sono più preparati oggi che dieci anni fa». Secondo il brasiliano, la F2002 è ancora molto competitiva e si adatterà bene anche al Gp del Brasile. Quello che non gli va a genio è Hans, il sistema di supporto per testa e collo obbligatorio da quest'anno. «Ne ho parlato con Syd Watkins (il responsabile medico della Fia, ndr), ma sembra che mi lamenti solo io. Non vorrei apparire piagnone, però mi fa male. Mi dà dolori alla schiena, sono dovuto andare in Brasile a farmi curare dal dottor Moises Cohen. Mi opprime, io non riesco a guidare compresso, ho bisogno di muovermi. E mi vien male. Per fortuna la settimana prossima proveremo un nuovo modello, con cinture doppie sul modello di queUe di David Coulthard, speriamo che vada meglio». Chi ha rinunciato a lamentarsi è Ralf Schumacher. Forse nervoso per i pettegolezzi sulla sua vita familiare, il fratello minore del campione del mondo non ne azzecca più una. In Australia è finito ottavo, in Malesia sta andando ancora peggio. Sulla griglia di partenza è 170. Peggio di lui soltanto le Minardi e la Jordan di Firman. «Ho molta fiducia per lo sviluppo futuro - spiega -. Il risultato della qualifica Aon è reale, nemmeno l'ottavo posto di Juan Pablo Montoya. Siamo in gioco con McLaren e Ferrari». Flavio Briatore abbraccia Fernando Alonso (a sinistra), alla prima pole position della carriera, e Jarno Trulli
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