Quanti guai per il povero De Niro

Quanti guai per il povero De Niro PRIME CINEMA Quanti guai per il povero De Niro Protagonista con molti grattacapi in «Colpevole d'omicidio ^ Aìessandra Levantcsi ORMAI avviato alla sessantina (il 17 agosto prossimo), Robert De Niro è una specie di monumento del cinema americano. Basta sentire come ne parlano i colleghi, spesso celebri quanto lui, che lo collocano ai vertici della professione, anche se negli ultimi tempi De Niro più della qualità sembra preoccupato della quantità dei film: ne inteipreta almeno un paio all'anno, non sempre di prima scelta. In questo senso «Colpevole d'omicidio» del regista britannico Michael Caton-Jones costituisce una lodevole eccezione. Appesantito, segnato dalle rughe e dalle ferite di un'esistenza tormentata, il tenente di polizia Vincent LaMarca (un personaggio vero, ritagliato con varianti di fantasia da un articolo pubblicato nel 1997 su «Esquire» da Mike McAlary) è stato sfortunato come figlio e continua a esserlo come padre. Difatti LaMarca senior è finito sulla sedia elettrica per aver ucciso un bambino in circostanze mai chiarite; e LaMarca junior, sconvolto dalla separazione dei genitori, si è dato alla droga, ha accoltellato uno spacciatore e va cacciandosi in guai peggiori. Sicché il povero Vincent non ha finito di mangiarsi il fegato per la sorte del genitore che gli tocca correre in aiuto del rampollo braccato contemporaneamente da un killer malavitoso e dalla polizia. Il tutto si svolge (ed è il maggior pregio del film) nella cornice degradata del quartiere marino di Long Beach, da cui il titolo originale «City by the Sea»; un panorama di desolazione urbana che rispecchia l'interno affanno del protagonista. La distribuzione è di classe con James Franco (considerato il nuovo James Dean per averlo incarnato in una popolare serie televisiva) nella parte del drogato fuggiasco, Frances McDormand come la comprensiva compagna del protagonista. Patti Lupone risentita moglie abbandonata, George Dzundza il probo collega sfortunato. A differenza di certi mattatori che si circondano di attori scadenti per concentrare l'attenzione su di sé. De Niro ama lavorare con i bravi. Prova ne sia che in un precedente film diretto da Caton Jones, simile a questo nell'impostare un confronto tra generazioni, «Voglia di ricominciare» (1993), si prese come antagonista il giovanissimo Leonardo DiCaprio. Ovviamente il protagonista giganteggia con la sua semplice presenza; intenso, potente, commovente. Non c'era neppure bisogno di scrivergli la tirata insottofinale. De Niro è un attore parlante anche quando sta zitto. COLPEVOLE D'OMICIDIO di Michael Catcn-Jones, con Roberto De Niro, Frances McDormand, James Franco. Usa 2002. drammatico TORINO Etoile, Massaua, Medusa, Pathé. MILANO Apollo, Splendor. ROMA Empire, Atlantic, Broadway, Royal, Galaxy, Roxy, Doria, Tristar, Lux, Warner Medici, Warner Moderno, Dei Marconi, Cineplex Gulliver, Stardust Village, Cineland, Cineplex Feronia, Planet, Quirinale.

Luoghi citati: Massaua, Milano, Roma, Torino