«L'eredità» di Amadeus a quota 200 di Luca Dondoni

«L'eredità» di Amadeus a quota 200 VINCE IL PRESERALE RAI «L'eredità» di Amadeus a quota 200 Luca Dondoni MILANO Amadeus Amadsus, Giorgio Gori, il capostruttura di Raiuno Gianpiero Raveggi sono moderatamente soddisfatti. Una soddisfazione che si intravedeva appena al pranzo che si è tenuto per festeggiare le duecento puntate del preserale «L'eredità», quiz condotto da Amadeus ogni sera esclusa la domenica alle 18,45 su Raiuno. Un programma che ha raccolto sempre più consensi man mano che questa strana stagione tv ha preso il largo regalando alla Rai un traguardo che sembrava impossibile. «Raggiungere la corazzata "Passa parola" - aveva detto Sacca - è difficile ma non impossibile. Bisogna che la Rai metta in campo tutte le sue risorse di idee e persone in grado di realizzare un prodotto vincente». Mai parole furono più sagge e ascoltate tant'è che la scelta di provinare due show preserali (prima di diventare conduttore de «L'eredità» ad Amadeus era toccato provare in onda la bontà di un format chiamato «Azzardo»). A settembre lo share de «L'Eredità» era del 23,50Zo e solo sei mesi più tardi (febbraio 2003) ha toccato il 27,6 "tf) conquistando di fatto la fascia preserale. Il format del programma è isipirato a un programma argentino che Giorgio Gori e la sua società Magnolia hanno venduto alla Rai. «Puntata dopo puntata - ha sottolineato Raveggi - abbiahio fatto degli aggiustamenti fino a trasformarlo nello spettacolo che vedete oggi unendo la tensione del gioco e il calore dello show». «L'eredità» è stato mandato in onda anche due volte in prima serata realizzando una media di 8.741.000 telespettatori la prima volta e 6.737.000 la seconda. In palinsesto lo show è previsto sino a giugno per poi riprendere a settembre. Insomma, stando a quanto dice Raveggi, e con lui altri responsabili di Raiuno, la tv di stato ha ben chiari 1 suoi obbiettivi. Per questo viene da chiedersi che cosa li abbia distratti quando hanno deciso di mandare Massimo Lopez allo sbaraglio con un programma che pareva la brutta copia de «La Corrida». Risponde Raveggi: «Non possiamo negare che non tutti i comparti dell'azienda in questo momento stiano andando a gonfie vele e quando nell'aria, e più ancora nei corridoi, si respira la tensione dell'incertezza per chi deve decidere l'ostacolo è dietro l'angolo». Amadeus

Persone citate: Gianpiero Raveggi, Giorgio Gori, Massimo Lopez, Milano Amadeus, Raveggi