Il più premuroso? E' babbo pinguino

Il più premuroso? E' babbo pinguino | ETOLOGIA | LA «FESTA DEL PAPA» NEL REGNO DEGLI ANIMAL Il più premuroso? E' babbo pinguino NELLA VARIETÀ' «IMPERATORE» IL MASCHIO COVA LE UOVA PER TRE MESI E MEZZO RIMANENDO STOICAMENTE A DIGIUNO E PERDENDO IL 45 PER CENTO DEL PESO Monica Mazzetto TRA i pinguini imperatore non si festeggia la festa del papà, e il 19 marzo è un giorno come tutti gli altri. Ma papà pinguino più di qualsiasi altro meriterebbe un po' di gloria e di filiale riconoscenza. In questa specie è il maschio che si fa interamente carico degli oneri della cova e lo fa in maniera esemplare. Durante il periodo più freddo e buio dell'antartico, sopportando temperature che si aggirano intorno ai -60" C e venti che spirano a più di 180 km/h, il pinguino tiene stretto sulle zampe il prezioso uovo, scaldandolo unicamente con una piega del ventre. Per tutto il periodo della cova, che dura tre mesi e mezzo, rimane completamente digiuno, muovendosi goffamente a piccoh passettini per non correre il rischio di far rotolare, giù dalle zampe, l'uovo sul ghiaccio gelido. Una volta nato il pìccolo, la femmina toma per dare il cambio all'esausto compagno; al momento del suo arrivo il maschio ha perso ben il 450Zo del peso iniziale. Anche il pinguino reale è un padre degno di nota. Meno stoico del cugino imperatore, il reale si occupa della cova e dell'alimentazione del piccolo insieme alla compagna, ma ha ugualmente una marcia in più rispetto a tanti altri papà. Dopo numerosi cambi, al maschio spettano gli ultimi giorni prima della schiusa. La femmina generalmente toma al momento della nascita, ma capita spesso che per le cattive condizioni del tempo, la femmina non riesca ad arrivare in tempo per il lieto evento e così il maschio si trova da solo con il piccolo pinguino affamato. Ma il moderno padre non si lascia intimorire da simili contrattempi e tranquillamente rigurgita il cibo che ha conservato nel suo stomaco per ben tre settimane, proprio per far fronte a simili emergenze. Recentemente una ricerca pubblicata su Polar Biology ha rivelato che la capacità di conservare il pesce nello stomaco di questo "papa-dispensa" è da attribuirsi ad alcuni agenti antibatterici prodotti solo nel periodo che precede la nascita del piccolo. In questo modo, grazie a dei conservanti completamente biologici, il pesce contenuto nello stomaco non viene attaccato dai batteri e si conserva fino all'occorrenza. I pinguini non sono gli unici super-papà della natura. Nel 900Zo deUe specie di uccelli il maschio è monogamo e collabora alla crescita dei piccoh. In alcuni casi c'è addirittura un'inversione dei ruoli e il maschio non si accontenta della parità, ma pretende interamente il ruolo di madre. E' il caso del Piro-piro macchiato, piccolo uccello migratore la cui femmina, stranamente più grande ed aggressiva del maschio, evento raro in natura, dopo un serrato corteggiamento, abbandona sia le uova sia il maschio sedotto. Spetterà al futuro padre il compito di covare le uova e di crescere ima numerosa nidiata di piccoli piro-piro. Nei pesci le cure parentali sono rare ma anche qui abbiamo esempi di padri ecceUenti. E' il caso dello spinarello che, dopo aver costruito un'alcova degna di tale nome, invita la femmina ad entrarvi e a deporre le uova. Una volta che la femmina ha lasciato il suo contributo, lo spinarello l'allontana e da corteggiatore si trasforma in premuroso papà. Il suo compito non è solo quello di compiere continue ronde per difendere le preziose perle, ma anche di ossigenarle per tutto il periodo dell'incubazione muovendo costantemente le pinne. Anche chi non costruisce il nido può essere un fantastico genitore: il maschio del pesce gatto usa la bocca come un'incubatrice. In questo modo, rimanendo ovviamente a digiuno per circa 60-70 giorni, riesce a proteggere ben 50 uova. Una volta nati, i piccoh rimangono nelle vicinanze del padre e, non appena un pericolo appare all'orizzonte, ecco che la bocca del pesce gatto si riapre per accoghere e proteggere i piccoli. Va poi ricordato il cavalluccio marino. Il maschio di questo pesce stravagante, dopo avere accolto nel marsupio le uova deposte dalla femmina, le protegge e le nutre in una sorta di placenta. Quando i piccoli saranno pronti per la vita in mare, fuoriescono durante quello che a tutti gli effetti, contrazioni comprese, è considerato l'unico caso di "parto" maschile. Purtroppo nei mammiferi trovare padri esemplari è un'ardua impresa. E se nel caso di lupi e volpi i maschi proteggono la tana durante il parto della femmina e seguono poi l'educazione della prole, specie per quel che riguarda la caccia e la difesa, altrettanto non si può dire per tanti altri maschi completamente assenti o, peggio, pericolosi. Esemplare è il caso degli orsi, dove la femmina, dopo l'accoppiamento, rimane da sola per tutto il periodo della crescita dei piccoli orsacchiotti. Se poi dovesse reincontrare il maschio, si guarda bene dall'avvicinarlo: gli orsi maschi.sono terribilmente solitari e irritabili e se trovano un cucciolo sulla loro strada lo aggrediscono, in certi casi uccidendolo. E l'uomo? Non sarà un pinguino e neanche un pesce gatto, ma il maschio della nostra specie può essere considerato uno dei padri più presenti tra tutti i mammiferi. Forse per natura o forse per cultura, l'uomo moderno riesce, sempre più, a lasciarsi coinvolgere da quella che è una delle esperienze più profonde ed intense della vita: la cura e l'amore per un figlio. IL «REALE» SPESSO ASSISTE ALLA SCHIUSA IN ASSENZA DELLA FEMMINA: ALLORA PROVVEDE A CIBARE IL PICCOLO GRAZIE AL PESCE CHE RIESCE A CONSERVARE NELLO STOMACO GRAZIE AD ALCUNI AGENTI ANTIBATTERICI. IL PESCE GATTO UTILIZZA LA BOCCA COME INCUBATRICE BUONI E CATTIVI a il maschio dei cavalluccio marino accoglie in Un marsupio le uova deposte dalla femmina, le protegge e le nutre in una sorta di placenta. Quando i piccoli sono pronti a vivere in mare. Il libera «partorendoli» con tanto di contrazioni. a «Padre snaturato»: l'orso detiene un record negativo in quanto ad amore per la propria prole. Concluso l'accoppiamento lascia sola la femmina, dopo il parto è meglio che i piccoli ne stiano lontani perché lui, essendo irritabile, potrebbe ucciderli.

Persone citate: Del Papa, Monica Mazzetto

Luoghi citati: Cento