«Battuti» anche i quadri di casa Giolitti

«Battuti» anche i quadri di casa Giolitti «Battuti» anche i quadri di casa Giolitti Una raccolta di opere destinata alla rapida consumazione di un'asta è quasi sempre oggetto più di mercato che non di curiosità culturale. A volte, tuttavia, questi stagionali appuntamenti possono riservare qualche lieta sorpresa sia per il. collezionista, sia per chi si diletta di faccende d'arte, specialmente di arte piemontese, capitolo ancora poco esplorato per un'antica e forse congenita ritrosia tutta subalpina a valorizzare i propri talenti. Capita alla Sant'Agostino, corso Tassoni 56, che tra lunedì e martedì metterà all'incanto una corposa raccolta di circa quattrocentocinquanta lotti tra dipinti e sculture. E proprio spigolando tra firme arcinote, note e di calibratura fino a ieri ritenuta di basso livello, si incrociano alcune offerte di indubbio richiamo culturale. Segnaliamo a questo proposito il maestoso trittico di Guido Montezemolo di provenienza nobilissima perché ha decorato la sala della musica della villa torinese (in Valsalice) di Federico Giolitti, figlio dello statista di Dronero. Il trittico assume al di là della provenienza (fu in seguito ospitato nella casa di campagna di Giovanni Giolitti, a Cavour) un valore particolare relativo all'artista, Guido Montezemolo (Mondovì, 1878 1941), pittore di antica e nobile famiglia, vissuto nella massima discrezione e quindi facilmente destinato a un'ingiusta dimenticanza. E' vero che nel 1994 gli è stata dedicata un'ampia monografia redatta da Alfonso Panzetta, ma è altrettanto vero che sul mercato il pittore monregalese risulta sottostimato: pur avendo partecipato a parecchie Promotrici ed alla Biennale veneziana. Basta pensare che la stima del vasto pannello parte da una base di 40-50 mila euro, cifra irrisoria se rapportata ad autori che del Montezemolo sono coevi: per citare, Grosso (che gli fu maestro) o Ferro o Delleani (di cui sono all'asta alcune tavolette). A differenza di loro, rimasti fedeli ad un linguaggio tradizionale, Montezemolo è protagonista di un'esigua avanguardia, che ha fatto tesoro della lezione divisionista di Pelizza da Volpedo e delle venature del simbolismo europeo. Un'asta per tutti i gusti, che spazia dai dipinti seicenteschi all'Ottocento, dai protagonisti del Novecento ai contemporanei. Asta lunedì alle 21 e martedì in due tornate, alle 17 e alle 21; tei. 011-437.77.70. Ip.p.b.]

Luoghi citati: Dronero, Mondovì, Volpedo