Carismatico Spacey

Carismatico Spacey Carismatico Spacey Ma l'attore non salva il lavoro di Alan Parker Alessandra Levantesi Sarà colpevole o no il professor David Gale che, rinchiuso nel braccio della morte di una prigione texana, attende di essere giustiziato? Se lo chiede la giornalista d'assalto Bitsey Bloom che il condannato vuole convincere della propria innocenza. Impersonata da Kate Winslet, Bitsey è una donna coraggiosa e volitiva, mentre Gale ha quella speciale segretezza e ambiguità che solo il bravo Kevin Spacey sa conferire ai suoi personaggi. L'approccio fra i due non è facile, ma poco a poco la Bloom comincia a pensare che il professore dica il vero. Ironia della sorte, al pari di Constance Harraway (Laura. Linney) del cui omicidio lo si accusa. Gale era infatti un noto militante nelle fila del movimento contro la pena capitale. Di certo qualcuno, impegnato sul fronte opposto, ha voluto incastrarlo: magari si tratta di quel tipo misterioso, con il viso nascosto sotto un cappello da cowboy, che a bordo di un furgoncino segue la Bloom e il suo collega Zack (Gabriel Mann) come un'ombra. Già regista di svariate pellicole incentrate sul tema dei diritti civili, l'inglese Alan Parker ha concepito «The Life of David Gale» come un no alla pena capitale. Lo ribadisce nel documentarissimo pressbook dal quale apprendiamo fra l'altro che nel 1999 gU Usa si sono trovati a occupare un poco edificante quarto posto, dopo Cina, Iraq e Congo, nella lista mondiale dei Paesi con il maggior numero di esecuzioni. Non c'è dunque alcun motivo per dubitare che il thriller sia stato realizzato con le migliori intenzioni. E, tuttavia, se esistono film a favore della pena di morte e film contro (come il bellissimo «Dead Man Walking»), «The Life of David Gale» appartiene a una terza categoria, quella dei prodotti che hanno mancato il bersagUo. E' davvero troppo insensata la sceneggiatura scritta da certo Charles Rudolph, ex professore di filosofia (proprio come Galeì che a suo tempo fece parte di un gruppo evangelico impegnato a contrabbandare Bibbie nell'Europa dell'Est. A dispetto di tutto, il cervellotico finale (che ovviamente non sveliamo) sembra fatto apposta per portare acqua al mulino del partito dei sostenitori della pena di morte. Un paradossale risultato per un film che poteva vantare diversi pregi: una convincente ambientazione nei luoghi veri, una qualità impeccabile di regia, un ritmo sostenuto e un cast di attori di carismatica presenza divistica come Spacey e la Winslet, per non parlare dell'intensa prestazione della Linney, «pasionaria» al servizio della causa che il film tanto nobilmente motivato tradisce. THE LIFE OF DAVID GALE di Alan Parker, con Kevin Spacey, Kate Winslet, Laura Linney, Usa 2003, thriller TORINO: Cinema Ambrosio, Arlecchino, Eliseo, Medusa, Olimpia, Pathé. MILANO: Cavour, Gloria. ROMA: Embassy. Jolly, Delle Mimose, Andromeda, Gulliver, Stardust Village, Uci Marconi, Warner Medici, Cineplex Feronia, Pianet, Cineland, Metropolitan

Luoghi citati: Cina, Congo, Europa Dell'est, Iraq, Milano, Roma, Torino, Usa