«Nessun dissìdio con Tato» di Ferruccio De Bortoli

«Nessun dissìdio con Tato» L'AD DI HDP-RCS: PUBBLICITÀ' ANCORA IN DIFFICOLTA ANCHE NEL 2003 «Nessun dissìdio con Tato» Maurizio Romiti: presto il nuovo piano strategico MIIANO Grande «rammarico» per la decisione di Franco Tato di cambiar mestiere; totale fiducia in Ferruccio De Bortoli al vertice del Corriere deba Sera; molta reticenza neb'avabare l'elenco dei candidati al consigbo di amministrazione che, con l'assemblea della Hdp, passerà da 15 a 21 membri, nonostante alcuni interessati abbiano finito per ammettere di essere stati coinvolti neU'abargamento destinato a mutare i rapporti di forza in essere nel gruppo; la promessa, prima dell'estate, di un nuovo piano strategico per far raggiungere a Rcs Media Group una redditività soddisfacente dopo b lungo penare (anche nel 2002 b gruppo Hdp ha perso 300 miliardi, a dispetto di chi aveva parlato di un buon bilancio). E la conferma che, anche per l'armo in corso, «lo scenario deba pubblicità non lascia prevedere nulla di buono», per cui b gruppo dovrà - come neb'anno precedente contare ancora molto sulla forza trainante debe promozioni (libri e film) e suba guerra ai costi in attesa di migliori chiari di luna che difficilmente si profileranno prima del 2004. Si racconta così Maurizio Romiti, all'indomani della giornata in cui il oda Hdp - che con l'assemblea di metà aprile prenderà b nome di Rcs Media Group - ha approvato i conti 2002 ancora in rosso e b patto di sindacato ha registrato b forfeit del presidente. Sub'uscita di scena di Tato, - «nessun dissidio con lui» ha detto Romiti - non ci sono state variazioni sul tema rispetto aba linea di condotta della sera precedente, nonostante negb ambienti finanziari si diffonda la voce (che potrà aver confenna solo dai bbanci) di una buona uscita: inusuale in occasione di separazioni consensuab. Per b resto, l'anumnistratore delegato deba Hdp non ha tratteggiato grandi novità rispetto abe linee di svbuppo già raccontate a novembre: le novità dovrebbero giungere dal nuovo piano industriale. Romiti ha ribadito l'impegno a consolidare la leadership nei quotidiani anche attraverso la crescita ab'estero ed ha escluso l'aumento del prezzo a ì euro; per i periodici - dove si lavora al restyling di Anna e di Io Donna - la crescita dovrebbe arrivare soprattutto per vie inteme; nelle radio non si profilano nuove acquisizioni ma investimenti (per 3 miboni di euro) per aumentare la copertura territoriale del segnale; sube Tv l'interesse è incentrato sul digitale terrestre, in attesa che si capisca dove approderà la riforma dell'editoria. La rbbrma influenzerà anche l'evoluzione dei rapporti con la Poligrafici dei Riffeser m cui Romiti ha detto di voler crescere (oltre l'attuale 1594) «in sintonia con la famiglia» bolognese: per la Mammì si tratta di una pericolosa annessione, ma le nuove regole potrebbero consentirlo in futuro. D caso aveva voluto che da tempo fosse programmato un incontro con gli analisti finanziari. A loro l'amministratore delegato deba Hdp ha promesso l'addio al rosso di bilancio già nel 2003, anche se in portafogbo rimane ancora una provincia della moda: quel Joseph Abboud che andando bene (fattura 80 miboni di dobari con un Ebit del 1394) «deve essere valorizzata bene e, dunque, quando b mercato lo consentirà». A bordo campo, in attesa ^all'assemblea che b precetti in consigbo, starebbero scaldandosi i muscob Guido Roberto Vitale e Paolo Mieb, Alessandro Pedersob, Gian Giacomo Nardozzi e Natalino Irti. Piazza Affari che aveva esordito mandando i titob in picchiata (-2.894) aba fine ha decretato una prima timida apertura di credito: le azioni hanno chiuso in rialzo debo 0,2094 a 1,968 euro (prezzo ufficiale). lf.pod.l L'ad di Hdp, Maurizio Romiti