«Tratteremo come mercenari i soldati americani catturati»

«Tratteremo come mercenari i soldati americani catturati» «Tratteremo come mercenari i soldati americani catturati» BAGHDAD «La storia racconterà come il popolo iracheno, sotto la guida del glorioso presidente Saddam Hussein, infliggerà una lezione a nemici senza valore»: lo ha detto ieri Saadum Hammadi, presidente del Parlamento iracheno che si è riunito in seduta straordinaria convocata in prossimità dello scadere dell'ultimatum di Bush. «Rigettiamo e condanniamo questa insolente aggressione. L'Iraq non può accettare diktat da parte dell'Amministrazione Usa. E' assolutamente impensabile che Saddam ceda alla richiesta statunitense di andarsene Sarà davanti a tutti noi, combatterà e guiderà il nostro Paese alla vittoria». La chiamata a raccolta per tutta la nazione è avvenuta fra slogan e canti in Aula. «Ci votiamo al martirio in difesa dell'Iraq sotto la guida di Saddam». Ma proprio ieri al confine col Kuwait ben 17 soldati iracheni si sono arresi alle forze di sicurezza dell'Emirato; li hanno indotti a questo passo alcuni dei volantini gettati sull'Iraq dagh aerei americani». In un'altra bellicosa dichiarazione, il ministro dell'informazione iracheno Mohammed Said al-Sahaf ha promesso «un nero futuro» ai soldati e agli ufficiali americani catturati, perché quando verranno presi prigionien «saranno considerati mercenari e non soldati: questa non è una Sierra ma un'aggressione in vio- azione della legalità». Invece un altro esponente iracheno, l'ambasciatore a Mosca, Abbas Khalaf, ha usato toni morbidi, affermando che «l'Iraq è pronto a negoziare una soluzione politica anche dopo l'inizio dell' attacco americano». Khalaf ha ricordato che lo stesso successe durante la guerra del 1991. Intanto uno dei primi 136 osservatori dell'Onu atterrati a Brindisi ha riferito che «mentre noi lasciavamo la zona, la gente piangeva. Una donna ha detto: finché c'eravate voi la guerra non ci sarebbe stata, ora è tutto finito». Ieri sera le strade di Baghdad erano pattugliate dagh uomini del partito di governo Baath armati di kalashnikov e vestiti della caratteristica uniforme verde oliva. Gh cittadini erano rintanati in casa, in attesa dello scadere dell'ultimatum. Gh ospedali sono in pre-allerta. Si svuotano di gente le città del Kurdistan iracheno, dove ieri, in un'area povera a Nord di Kirkuk, due ehcotteri iracheni hanno attaccato tre villaggi curdi con razzi e armi automatiche. [e.st.l I parlamentari si dicono «tutti pronti al martirio» Ma diciassette soldati attraversano il confine kuwaitiano e si arrendono

Persone citate: Abbas Khalaf, Bush, Khalaf, Mohammed Said, Saadum Hammadi, Saddam Hussein