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I diario stmtegim «Choc e Timore» per il «Domino Rapido» I diario stmtegim A strategia dell'attacco militare americano all' L-Iraq si riassume nell' espressione: «Dominio Rapido». L'intenzione è di agire in modo talmente rapido da impedire all'avversario di reagire, riuscendo a dominarlo sia fisicamente (neutralizzando reparti ed armi) che psicologicamente (annullando la volontà di difendersi). Per acquisire questi risultati sul campo al comandante Tommy Franks, texano come il presidente Bush, è stato affidato un attacco simultaneo da terra, cielo e mare teso a causare nelle difese irachene «Choc e Timore» in una misura senza precedenti nella storia militare. La combinazione fra diluvio di bombe e missili di precisione, blitz dal cielo di forze speciali ed avanzata di truppe di terra ha lo scopo di causare un impatto nonnucleare equivalente al lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Allora il Giappone imperiale, come oggi l'Iraq di Saddam Hussein, minacciava di battersi fino all'ultimo uomo ed assegnava ai militari azioni suicida per impedire l'invasione da parte delle forza armate americane. Le atomiche servirono per spezzare una volontà e capacità di resistenza che sembrava indistruttibile e faceva temere alla Casa Bianca di dover perdere un milione di uomini per arrivare a Tokyo. Nelle settimane precedenti all'attacco il Pentagono ha annunciato quali armi convenzionali adopererà per prorii-rre «Choc e Timore» in dimensioni tali da ottere il «Rapido Dominio»: reo per cento di bombe e missili saranno «intelligenti» (nel 1991 erano appena il 10 per cento), la «tempesta dal cielo» sarà composta da tremila ordigni, e ad annientare le sacche di resistenza sarà «Madre di tutte le bombe», il maggiore ordigno convenzionale mai progettato. Se c'è un precedente a cui rifarsi per comprendere le intenzioni di Franks non sono le lunghe campagne aeree di Desert Storm nel 1991 e contro la Jugoslavia nel 1999, tese a sfiancare l'avversario per ottenere i ritiri da Kuwait e Kosovo. E' piuttosto Panama 1989, il blitz ordinato da George Bush padre per catturare il generale Noriega detto «faccia d'Ananas»: nell'assalto il ruolo cruciale fu dei Seals dell'US Navy e l'attacco neutralizzò 27 obiettivi in 24 ore. Nel primo giorno dell'invasione venne insediato un nuovo governo e Noriega si rifugiò nella nunziatura vaticana da dove, due settimane dopo, venne trasportato in un carcere di Miami, dove ancora si trova.