Prima della musica le polemiche

Prima della musica le polemiche GLI ORGANIZZATORI CHIAMANO IN CAUSA L'AMMISTRAZIONE COMUNALE CHE RESPINGE LE ACCUSE Prima della musica le polemiche «E' scarso l'interesse verso l'Eurojazz Festival» m Mauro Revello IVREA Il sipario del teatro Giacosa deve ancora alzarsi sull'edizione numero 23 dell'Eurojazz Festival, manifestazione che (insieme a pochissime altre) accende i riflettori della ribalta nazionale su Ivrea. Prima delle note di Capossela, Gary Bartz e degli altri ospiti, però, in città vanno in scena le polemiche, secondo un copione già visto, ma che riesce sempre a trovare nuovi spunti. Oggetto della querelle è lo scarso interesse che l'amministrazione comunale dimostrerebbe nei confronti di una rassegna che in Italia, alla pari con il festival di elusone, è seconda soltanto a Umbria Jazz. Le critiche arrivano dall'Ivrea Jazz Club, sodalizio con vent' anni di storia alle spalle, impegnato a tutto campo nell'organizzazione della kermesse e delle iniziative collaterali. «L' assessorato alla cultura del Comune - dice Massimo Barbiero, presidente del club - si limita a prestare il teatro per due giorni e a fornire i timbri. per le affissioni. Per tutto il resto, è assente: basti dire che nessun rappresentante del Comune è intervenuto alla presentazione del festival». Ma non è tutto. Nella presentazione scritta dall'assessore Ottavia Mermoz sull'opuscolo della rassegna, l'Ivrea Jazz Club non è neppure citato. Un lieve accenno viene riservato all'Hopstore Guinness Pub, il locale che da tempo ospita concerti organizzati dallo stesso club con artisti di primissimo piano (peraltro definiti «emergenti» dall'assessore) quali Jeff Berlin, Fresu, Tavolazzi e molti altri. «Forse - continua Barbiero - il Comune ignora che per questo festival abbiamo curato l'organizzazione di mostre fotografiche, presentazioni di libri, un seminario con un batterista del calibro di Daniel Humair, un progetto di musiche su un video girato dopo la guerra in Kossovo, magliette e cartoline». Ottavia Mermoz respinge le polemiche. «Il Comune fa in pieno la sua parte - dice -, cioè ospita la rassegna e collabora con Aics e Provincia: sono loro gli organizzatori dell'Eurofestival, gli unici nostri punti di riferimento. L'Ivrea Jazz Club? Non li ho mai incontrati». Una citazione, però, era quanto meno doverosa. «Mi dispiace e me ne scuso - continua l'assessore -, non sono una professionista nello scrivere introduzioni dei volantini e non volevo certo fomentare polemiche. A me interessa solo che la rassegna funzioni e abbia pubblico». E' innegabile, però, che l'ipotizzabile successo della kermesse (al Giacosa venerdì e sabato prossimi, con i concerti e le jam session notturne all'Hopstore) sarà merito anche del Jazz Club eporediese, che da due anni lavora a stretto contatto con i titolari del pub sulle sponde del lago San Michele. «E' grave - conclude Barbiero che un assessore dimentichi l'esistenza di chi, durante tutto l'anno, organizza concerti e manifestazioni di alto livello». L'Eurojazz Festival verrà ospitato nel Teatro Giacosa di Ivrea

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