La Comunità montana ribadisce ii no al Tav
La Comunità montana ribadisce ii no al Tav L'ENTE DELLA BASSA VAL DI SUSA E VAL CENISCHIA La Comunità montana ribadisce ii no al Tav SUSA In un consiglio fiume durato sette ore e presenziato da molti giovani dei comitati anti Tav si è ricompattato il fronte degli amministratori della Comunità Montana della bassa valle di Susa e vai Cenischia. Dopo i se ed i ma arrivati da diversi amministratori le scorse settimane ora quasi all'unanimità (solo due gii astenuti) i 75 amministratori hanno approvato il documento del «No al Tac» redatto dai quaranta sindaci della bassa valle di Susa, cintura Nord-Ovest di Torino, Val Ceronda e Castèmone. Un secco no ritorna quindi dirompente dalla valle di Susa proprio mentre anche il governo francese sta frenando e pnma di prendere una decisione vuole attendere la relazione tecnico-finanziaria. Gli amministratori affermano inoltre che «un malaugurato via libera da parte del Cipe al progetto Rfi farebbe ricadere sulla Begione tutta la responsabilità della difesa e della salvaguardia del proprio terri¬ torio amministrato» ed inoltre auspicano che «venga avviato un nuovo confronto a livello regionale seguendo due filoni: primo, riaffermare il ruolo della programmazione per promuovere lo sviluppo sostenibile secondo gli obiettivi indicati da Agenda 21 e dalla Convenzione delle Alpi; secondo, ridefinire la strategia trasportistica su gomma e su fenra e le ipotesi progettuah di trasporto merci attraverso le Alpi». Ora inoltre sta arrivando sui tavoli di tutti i primi cittadini interessati territorialmente al passaggio del Tac il progetto preliminare Rfi. Enti e cittadini hanno quindi trenta giorni di tempo per presentare osservazioni alla Regione. «E' praticamente il primo progetto con le interconnessioni di Caprie e Bruzolo. Cercheremo di presentare un unico dossier di osservazioni che racchiuda tutte le richieste dei comuni interessati» afferma Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana della Bassa valle di Susa e vai Cenischia. [f. mor. 1
Persone citate: Antonio Ferrentino
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