Ai David di Donatello la sfida è tra Muccino e Ozpetek
Ai David di Donatello la sfida è tra Muccino e Ozpetek NELLA CINQUINA 2003 ANCHE I FILM DI CRIALESE, GARRONE E BELLOCCHIO Ai David di Donatello la sfida è tra Muccino e Ozpetek ROMA Si ripropone anche ai David di Donatello la sfida già in atto al box office tra Gabriele Muccino e Ferzan Ozpetek. Undici candidature per «La finestra di fronte», nove per «Ricordati di me». Al botteghino il film firmato dall'italiano sceso dal quinto al decimo posto, ha un incasso totale d^9 milioni 565 mila euro dopo cinque settimane di programmazione, ma è in fase discendente. Ora è in 95 schermi, meno della metà della settimana precedente. «La finestra di fronte», al cinema da tre settimane, è in 267 schermi, con un incasso totale di 5 milióni di euro e un trend in salita. I due protagonisti della sfida smorzano i toni. Per Gabriele Muccino si tratta di «una guerra inventata, un modo per fare polemica ogni qual volta nel cinema italiano c'è una nuova spinta. Invece di mettere uno contro l'altro, se il cinema italiano va bene si dovrebbe fare un bel girotondo per festeggiare». Con Ozpetek non ci sarebbe alcuna rivalità, «semmai una polemica piuttosto divertente quanto inutile ma che nasconde anche un pò di malizia: la voglia di creare buoni e cattivi». Nega la polemica e ci scherza sopra Ferzan Ozpetek al quale «questo duello fa un po' ridere. Non esiste con Gabriele alcuna rivalità: non dobbiamo farci la guerra, essere messi uno contro l'altro per far divertire la gente». Sfide a parte ecco l'elenco di tutti i candidati ai premi David. «La finestra di fronte» di Ferzan Ozpetek, «L'imbalsamatore» di Matteo Garrone; «L'ora di religione» di Marco Bellocchio; «Respiro» di Emanuele Crialese; «Ricordati di me» di Gabriele Muccino. La cinquina (novità di quest'anno rispetto alle tre candidature delle edizioni passate) è stata comunicata ieri alla stampa da Gian Luigi Rondi, Presidente dell'Ente David di Donatello unitamente alle altre sezioni. Per il premio «mighor regista» concorreranno: Pupi Avati per «Il cuore altrove»; Marco Bellocchio per «L'ora di religione»; Matteo Garrone per «L'imbalsamatore»; Gabriele Muccino per «Ricordati di me»; Ferzan Ozpetek per «La finestra di fronte». Nella categoria «miglior regista esordiente» sono stati candidati: Francesco Falaschi per «Emma sono io»; Michele Mellara, Alessandro Rossi per «Fortezza Bastiani»; Marco Simon Puccioni per «Quello che cerchi»; Spiro Scimone e Francesco Sframeli per «Due amici»; Daniele Vicari per «Velocità massima». Per le «migliori sceneggiature» gareggiano: Anna Pavignano, e Alessandro D'alatri con «Casomab; Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek con «La finestra di fronte»; Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, e Ugo Chiti con «L'imbalsamatore»; Fiamma Satta, Carlo Verdone con «Ma che colpa abbiamo noi»; Marco Bellocchio con «L'ora di religione»; Gabriele Muccino, Heidrun Schleef con «Ricordati di me». Per il premio «miglior attrice protagonista» entrano in cinquina Donatella Finoccbiaro (Angela); Valeria Colino (Respiro) Giovanna Mezzogiorno (La finestra di fronte) Laura Morante (Ricordati di me) Stefania Rocca (Casomai). E per «migliore attore protagonista»: Roberto Benigni (Pinocchio); Fabrizio Bentivoglio (Ricordati di me); Sergio Castellitto (L'ora di rehgione); Massimo Girotti (La finestra di fronte); Neri Marcorè (Il cuore altrove); Fabio Volo (Casomai). Come «migliore attrice non protagonista» in lizza Monica Bellucci, Piera Degli Esposti; Serra Yilmaz, Francesca Neri e Nicoletta Romanoff. Mentre per il «migliore attore non protagonista» sono stati individuati Antonio Catania, Giancarlo Giannini, Emesto Mahieux, Kim Rossi Stuart. Da segnalare ancora la cinquina dei candiati al premio di mighor film straniero: «Chicago» di Rob Marshall; «Parla con lei» di Fedro Almodovar «Il pianista» di Roman Polanski; «The hours» di Stephen Daldry; «L'uomo del treno» di Patrice Leconte. SSSÌSSS Valeria Colino in «Respiro» di Crialese
Luoghi citati: Roma
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