JAMES BOND CONTRO OZPETEK

JAMES BOND CONTRO OZPETEK I FILM PIÙ' VISTI DELLA SETTIMANA IN CITTA' JAMES BOND CONTRO OZPETEK Daniele Cavalla Prevale James Bond. Il film più visto della settimana a Torino è «007 - La morte può attendere», spettacolare ventesimo capitolo della saga incentrata sulle imprese dell'ormai celeberrima spia di Sua Maestà britannica. La Corea, Cuba, Hong Kong, Londra e l'Islanda sono i posti dove agisce in questa missione l'agente 007, impegnato a salvare l'umanità dalla minaccia di due potenti criminali. Per la quarta volta il protagonista è Pierce Brosnan, nel ruolo della Bond-girl si cimenta il Premio Oscar per «Monster's Ball» Halle Beiry. «Die another day» ha interessato dal 6 ali 3 marzo 10.148 torinesi. In seconda posizione, staccato di pochi spetta- tori ( 10.093, infatti, le presenze), sale «La finestra di fronte», pregevole quarto lavoro del regista di origine turca Ferzan Ozpetek realizzato a due anni di distanza dal successo de «Le fate ignoranti». Al terzo posto scende «The Ring», horror americano con Naomi Watts («Mulholland Drive» di David Lynch), giomahsta di Seattle che cerca di risolvere il caso di una videocassetta dagli inquietanti poteri. Presenze: 9267. In quarta posizione, una novità della scorsa settimana: «The Hours», esordio statunitense del regista di ((Billy Elliot» Stephen Daldry con tre dive di Hollywood (Nicol Kidman, Julian Moore, Meryl Streep) impegnate in altrettante storie con un unico filo conduttore: il romanzo «Mrs Dalloway» di Virginia Woolf. Spettatori: 7138. Seguono il ritratto di famiglia italiana contemporanea di Gabriele Muccino «Ricordati di me», il pluricandidato all'Oscar «Chicago», «Un boss sotto stress» con Billy Crystal e Robert De Niro (da venerdì 21 nei cinema anche nel poliziesco «Colpevole d'omicidio») rispettivamente psicologo e boss mafioso sull'orlo di una crisi di nervi. Infine, eccellente debutto (circa 12 mila spettatori) nel weekend per l'atteso «8 mile» con il rapper Kminem mattatore.

Luoghi citati: Corea, Cuba, Hollywood, Hong Kong, Islanda, Londra, Seattle, Torino