Polmonite killer, mobilitazione anche all'aeroporto di Caselle

Polmonite killer, mobilitazione anche all'aeroporto di Caselle DISPOSIZIONI DELL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ PER IL MORBO CHE HA GIÀ FATTO 9 VITTIME Polmonite killer, mobilitazione anche all'aeroporto di Caselle Un piano concordato con il ministero prevede segnalazioni dai comandanti dei voli e l'attivazione di posti letto all'Amedeo di Savoia. Sono novanta i medici «sentinella» Claudio Laugeri I camici bianchi piemontesi sono pronti a combattere contro la Sindrome respiratoria acuta grave (la sigla inglese è Sars), che ha già ucciso 7 persone in Asia e 2 in Canada. La situazione di allerta negli aeroporti intemazionali di Malpensa e Fiumicino è stato esteso anche a Caselle, dove atterrano voli con scalo a Francoforte, Zuri;o, Parigi, Vienna, Roma, Bruxel,es, Amsterdam, Madrid e Monaco. «Nessun allarme, soltanto un'attenzione maggiore rispetto agli standard abituali. Abbiamo un presidio di "sanità aerea", anche se quello torinese non ha ancora la qualifica di "aeroporto sanitario" come Fiumicino e Malpensa - spiegano alla Sagat -. Questa qualifica arriverà nel 2005, in previsione delle Olimpiadi del 2006 e del probabile aumento degli scambi intemazionali centrati sull'aeroporto di Caselle». Sulle virus all'origine della «Sars», l'Organizzazione mondiale della sanità non ha ancora raccolto molti elementi. «Finché non conosceremo la causa, sarà difficile stabilire protocolli operativi parti-, colari» spiega Maria Luisa Soranzo, direttore dell'Unità operativa di malattie infettive B dell'ospedale torinese Amedeo di Savoia. E' proprio questo centro specializzato il punto di riferimento in città per eventuali «casi sospetti». «Abbiamo un reparto di 20-25 letti pronto all'apertura nell'eventualità di un'epidemia - dice Maria Teresa Sensale, direttore del presidio dell'Amedeo di Savoia -. la stessa struttura già messa a disposizione nell'ambito del piano contro emergenze legate al "bio-terrorismo"». Già, perché il piano d'azione è sempre lo stesso. E così pure il sistema di monitoraggio del territorio. I medici diventano soldati in camice bianco, con 90 «sentinelle» in tutto il piemonte, (sono 400 in Italia) specializzate nell'affrontare situazioni causate da malattie infettive. Il coordinamento è affidato a Vittorio De Micheli, dell'Osservatorio epidemiologico regionale istituito per quella categoria di malattie. «La situazione di allarme per epidemia scatta quando ci sono 10 segnalazioni di eventi collegabili su terri¬ torio - spiega De Micheli -. Fino a quel momento, ogni "caso" viene affrontato come a se stante». I dati confluiscono, poi, nell'ufficio di Sanità pubblica della Regione, diretto da Mario Valpreda, che ha anche l'incarico di mantenere il rapporto con il ministero della Sanità e di divulgare alle varie strutture ospedaliere le istruzioni dell'Organizzazione mondiale della sanità. «Non abbiamo ancora molti elementi per riuscire a individuare la malattia, oltre a una sintomatologia molto simile a una forma influenzale acuta oppure a una polmonite - spiega Valpreda -. E' importante avere segnalazioni tempestive per poter isolare i "casi sospetti", con particolare attenzione ai voli provenienti dall'Oriente». Toccherà a hostess e Stuart il compito di individuare i passeggeri con sintomi «a rischio» di «Sars»; dall'aereo, la segnalazione passerà ai medici in servizio negli aeroporti. «La procedura prevede l'isolamento per quanto possibile dei viaggiatori, magari soltanto con qualche posto vuoto intomo e con l'applicazione di una mascherina dice ancora Valpreda -. Arrivati in aeroporto, è prevista una visita dal medico di "sanità aerea", che potrà consigliare o meno il trasporto in ospedale per accertamenti. In quell'eventualità, i compagni di viaggio potranno allontanarsi, ma sararmo contattati da medici nei 14 giomi successivi per scongiurare eventuali contagi». Un suggerimento anche per la prevenzione: lavare le «fosse nasali» aspirando e soffiando due o tre volte al giomo un «cocktail» di un cucchiaino di acqua ossigenata e una punta di cucchiaino di bicarbonato di sodio sciolti in mezzo bicchiere d'acqua.

Persone citate: Amedeo Di Savoia, Claudio Laugeri, De Micheli, Maria Luisa Soranzo, Maria Teresa Sensale, Mario Valpreda, Valpreda, Vittorio De Micheli

Luoghi citati: Amsterdam, Asia, Canada, Francoforte, Italia, Madrid, Monaco, Parigi, Roma, Vienna