Svolta Toro, nasce il piano per la B di Roberto Condio

Svolta Toro, nasce il piano per la B DOPO IL DERBY UNA SQUADRA FUTURIBILE SENZA «SENATORI» NE PRESTITI: PROMOSSI SORRENTINO, MANTOVANI E MARINELLI Svolta Toro, nasce il piano per la B Remerò: «Prima però facciamo soffrire Perugia e Juve» Roberto Condio TORINO Il disastro adesso è completo: anche il Toro di Zaccarelli e Ferri, come quello di Camolese prima e di Ulivieri poi, è un Torello scornato, troppo timido e sfibrato per essere vero. Avevano puntato tutto sul recupero dei tradizionali valori granata (cuore, aggressività, tenacia), le due «bandiere» chiamate a traghettare fino al termine del campionato una barca che faceva acqua da ogni parte. Chievo, Reggina e Brescia, invece, hanno già decretato il fallimento della missione. Il loro Toro gioca e crea pochissimo e neppure morde, pressa, reagisce. A Verona è durato un tempo, con la Reggina l'ha spuntata con un bel po' di fortuna, a Brescia ha sempre e soltanto subito. Totale: al passivo una valanga di chiare occasioni-gol concesse (otto soltanto ai lombardi); all'attivo due tiri in porta per partita, una miseria. Il tutto, con un'aggravante: in campo si è tornati al passato (rispolverati Bucci e Galante, Ferrante e Lucarelli in attacco) e, fatto salvo il lancio dal 1 ' di Mantovani a Brescia, non si è ancora pensato al futuro che prestissimo si chiamerà serie B. La resa incondizionata di domenica ha fatto imbestialire il vertice societario riunitosi ieri che nei prossimi giorni si farà sentire nello spogliatoio: «Dopo 1' 1 -0 sulla Reggina ci aspettavamo un'altra carica - dice il presidente Remerò -. A Brescia, invece, non s'è vista determinazione, rabbia agonistica. Siamo molto delusi anche perché sono in arrivo due partite contro Perugia e Juventus alle quali teniamo in modo particolare: nella rivincita dello spareggio-promozione del 1998 e nel derby non saranno ammissibili cali di tensione. Vogliamo chiudere la stagione nel modo più dignitoso e decoroso possibile». Per farlo, a questo punto, sarebbe il caso di anticipare l'accantonamento di chi è in scadenza di contratto e dei prestiti per «pesare» meglio le risorse a disposizione per la B. Una svolta che potrebbe dare un senso alle ultime nove giornate ma che Remerò non ufficializza ancora: «Non c'è nessun cambio di strategia, nessuna pressione societaria. Decidono i tecnici, come sempre». Anche se poi 0 presidente ammette che «Marinelli adesso deve giocare: dobbiamo valutarlo. Così come Mantovani: merita spazio». Se non da subito, almeno dopo il derby, sarà comunque un Toro molto diverso dal solito. Vediamo come, reparto per reparto. PORTIERE. Bucci, eroico a Brescia, a luglio partirà (Cagliari? Livorno?); Manninger è stato di fatto scaricato dopo tre apparizioni. Il Toro si affiderà a Sorrentino, che a gennaio chiese di partire, con Marchegiani a fallii da chioccia prima di un'eventuale camera da dirigente. DIFESA. Fattori e Delli Cani in scadenza di contratto. Si va verso una linea Galante (da piazzare)-Mezzano-Mantovani. Per luglio si parla già di due rinforzi di esperienza: l'ex Sottil e il solito Innocenti. CENTROCAMPO. Donati, peraltro fin qui deludente, tornerà al Milan. Balzaretti, Vanin ma pure Conticchio scalpitano, meritano di essere visti con più attenzione. In B sarà difficile trattenere Castellini e Vergassola, unici veri uomini-mercato granata. Anche Comotto e Balzaretti sono richiesti (dal Parma, soprattutto), ma potrebbero restare ancora un anno. Certo l'arrivo da Pesaro di Rizzato, tra i migliori estemi della CI. Interessano Edusei, regista del Cosenza, e in caso di partenza di Castellini, l'udinese Pieri 0 il livornese Doga, esterni sinistri. ATTACCO. Vedremo finalmente Marinelli e sprazzi di Omolade. Poi, a luglio, sarà rivoluzione anche se età ed entità del contratto rendono ar¬ duo collocare Ferrante. Meno problemi per Lucarelli, ma Livorno e Palermo sono disposti a prenderlo per cifre nemmeno paragonabili ai 18 mihardi di lire sborsati due anni fa da Cimminelli. Già acquistato Bellucci, gioiellino del Gualdo. Piacciono Myrtaj, bomber albanese del Cesena di proprietà del Parma, e Zampegna, ariete del Messina. Ma il nodo da sciogliere resta quello del fantasista: resta Marinelli (4,5 milioni di euro da pagare a giugno) 0 toma Pinga, che sta vincendo la B col Siena? In rialzo le azioni del brasiliano. Deciderà tutto il finale di stagione. CHI PARTE } * in scadenza di contratto BUCCI (P, 34 anni) MANNINGER (P, 26) DÉIXI CARRI l, 31) FÀfrORi (6^31) GÀR2YÀ(D,33) LOPEZ (D, 36) SCARCHILLI (C, 30) STATUTO (C, 31) » Per fine prestito DONATI (C, 212) MÀGÀLLANES (A, 26) CHI RESTA ~~ SORRENTINO (P, 24, scadenza 2005) MANTOVANI (ai 9, 2007) MEZZANO (D, 25, 2005) BALZARETri(C,21, 2006) TONTICCHIÒ (C, 29, 2006) DE ASCENTIS (C, 26, 2Ò05) FREZZA (C, 27, 2004) ' SOMMESÉ (C, 26, 2005) VANIN {C, 20, 2006) FRANCO (A, 24, 2005) OMOLADE (A, 20, 2004) 1 ||M DUBBIÒ * Hanno «mercato» COMOTTO (D, 24, scad. 2006) CASTELLINKC, 24 2005V ; ^g^i^Q^ ^■■27,^200^ :, « Contratti difficili da cedere GALANTE (D, 29, 2004) FERRANTE (A, 32, 2004) LUCARELLI (A, 27^ 2006) ': OSMANOVSKI (A, 26, 2004)