Motociclista finisce nell'auto: muore una bimba

Motociclista finisce nell'auto: muore una bimba TRAGEDIA A MAPPANO IN UNA DOMENICA SEGNATA DAGLI INCIDENTI Motociclista finisce nell'auto: muore una bimba Eleonora, 11 anni, travolta sul sedile posteriore Lodovico Poletto Era in auto con i genitori. Papà Remo al volante, mamma Giusy seduta di fianco e lei dietro, sulla Clio rossa di famiglia. Mappano di Caselle a trecento metri dal ponte sull'autostrada, alla Falcherà, dove la città si fonde con la periferia. Una manovra azzardata, un attimo di distrazione dell'autista, chissà che cosa è capitato. E contro la Clio rossa s'è schiantata una motocicletta. Eleonora Giorgi, 11 anni, forse non s'è neppure accorta di ciò che stava accadendo. Auto contro moto. Il conducente dell'Honda Cbr 600, Luca Caporusso (adesso grave in ospedale), come un proiettile, ha sfondato con il casco il vetro posteriore dell'auto, dal lato del passeggerò. E' entrato nell'abitacolo e ha travolto Eleonora. Una botta tremenda tra casco e montante dell'automobile e per la bambina è stata la fine. Niente hanno potuto i tentativi di rianimarla dei medici del 118, inutili le cure prestate lì, sull'asfalto, sotto gli occhi di centinaia di curiosi, tenuti a fatica lontano dalle jattuglie della polizia e dei vigii urbani. E il lenzuolo bianco, posato sul corpo ormai senza vita, è rimasto sulla strada fin verso le 17, quando il furgone dei necrofori s'è avvicinato. E gli uomini in divisa l'hanno raccolto a portato all'obitorio. Vigili urbani e polizia adesso sono cauti. Cercando di ricostruire nel modo più preciso possibile com'è andata. Ma i dubbi sono pochi: l'auto, diretta verso Torino, forse ha tentato una manovra che non avrebbe potuto fare, ima svolta al fondo del cavalcavia, forse per imboccare strada Falcherà. E la moto? Era diretta verso l'esterno città. Lo testimoniano le tracce della frenata rimaste impresse sulla strada. E uno o due testimoni. All'improvviso, la moto, si sarebbe trovato di fronte l'auto, impossibile da evitare. «No, non ha avuto il tempo di accorgersi di niente...» dicono gli esperti della stradale, quasi sperando che la bimba non abbia sofferto. E intanto i loro colleghi delle volanti consolano uno zio che piange, appoggiato ad un'auto della polizia. Arrivato pochi minuti dopo la sciagura, verso le 15,30, se ne va quando ormai ij sole sta calando e la strada è stata riaperta al passaggio delle auto. Non ha voglia di parlare. Preferisce correre in ospedale. per stare accanto a sua sorella, Giusy, e a Remo, per prepararli alla verità. A Mappano, in via Da Vinci 26, dove vive la famiglia Giorgi, la notizia arriva in un attimo. Eleonora la conoscono tutti. E tutti sanno di Giusy e di Remo, gente per bene, lavoratori. Lei, dipendente comunale, che canta nel coro della chiesa ed Eleonora che frequenta la 1 ^ C alla scuola media compartimentale di Mappano. Brava, intelligente, educata: la gente non trova abbastanza aggettivi per descriverla. E mentre parla trattiene a stento le lacrime. Al telefono, la preside dell'istituto, Carla Arthemalle, continua a non crederci: «Ma davvero era lei? Me lo hanno raccontato persone che sono passate da lì. Domani dovremo trovare il modo più deli- cato possibile per spiegare ai campagni di classe perché non la vedranno più». Ma come si fa a dire ai bambini una cosa così? Se lo chiede anche il papà della miglior amica di Eleonora, Massimo Miriello: «Erano vicine di banco, legatissime. E' tutto così assurdo, senza senso». Carla Arthemalle intanto pensa ai suoi alunni: «Dovremo inventarci qualcosa. Lei era la migliore della classe. Una bimba delicata. Me la ricordo all'uscita della scuola con altre due amichette: facevano gruppo tra lóro, erano sempre così allegre, spensierate...». Poi il pensiero corre alla famiglia: «Adesso bisognerà stare accanto ai suoi genitori. Povera gente». Un altro incidente è avvenuto poco prima delle 16 in corso Casale. Domenico Zezza, 42 anni, torinese, al volante della sua Opel Kadett e diretto verso la Gran Madre, ha improvvisamente svoltato a sinistra (nonostante la doppia linea continua) per fare un'inversione a «U». Non s'è accorto, però, che dietro di lui arrivava la Ducati di Marco Claverio, 25 anni. Sbalzato sull'asfalto il motociclista è rimasto ferito ad una spalla. DopoTurto violento, il centauro è volato nell'abitacolo come un proiettile Un'immagine del terribile incidente in cui ha perso la vita la piccola Eleonara, 11 anni

Persone citate: Brava, Carla Arthemalle, Claverio, Domenico Zezza, Eleonora Giorgi, Lodovico Poletto, Luca Caporusso, Miriello

Luoghi citati: Torino