Spader fa gioire l'Alessandria contro una Vatenzana incapace di pungere

Spader fa gioire l'Alessandria contro una Vatenzana incapace di pungere L'1-0.OTTENUTO AL «MOCCAGATTA» RILANCIA L'UNDICI MANDROGNO CHE DEVE PERO' FARE I CONTI CON LE ESPULSIONI PESANTI DI MINADEO E MODESTI Spader fa gioire l'Alessandria contro una Vatenzana incapace di pungere I grigi segnano subito e resistono con il cuore in nove contro undici. Per gli orafi una rete annullata, ma anche poca lucidità Massimo Delfino ALESSANDRIA Il cuore dei grigi fa la differenza nel derby con la Valenzana: in doppia inferiorità numerica, l'Alessandria difende con i denti il gol iniziale di Spader e strappa tre punti d'oro che sono «ossigeno puro». Per gli orafi è la terza battuta d'arresto consecutiva: un campanello d'allarme, visto che gli uomini di valore non mancano ma è la manovra d'assieme a latitare soprattutto nella mezz'ora finale, disputata in undici contro nove. La Valenzana tiene in mano il pallino del gioco a centrocampo nel quarto d'ora iniziale, ma non punge dalle parti di Castagnone che se la cava egregiamente in un paio di uscite alte in mischia. Fra gli orafi, la linea difensiva a tre vede spesso aggiungersi un quarto uomo, cioè Mercuri che dovrebbe essere l'esterno di sinistra di centrocampo ma agisce molto più «basso» rispetto a Farabegoli che sul fronte opposto del campo spinge con continuità e si giova dell'aiuto di Bello. Fra i padroni di casa, il 4-4-2 è piuttosto rigido: gli estemi Quadrini e Brognoli garantiscono sufficiente però vivacità e supportano bene Spader e Matys. Il gol di Spader al 19' rompe gli equilibri: gran parte del merito va a Malys che si destreggia bene al limite dell'area, rasoterra che centra il palo e viene corretto in rete di testa da Spader, bravo a seguire l'azione. Gli ospiti protestano perchè il collaboratore dell'arbitro alza e poi abbassa la bandierina, ma la segnatura viene convalidat ta. La gara s'innervosisce e per venti minuti abbondanti si assiste a un calcio osceno. Pascali «randel¬ la» ogni avversario che passa dalle sue parti, Bacci lo imita dalla parte opposta con un paio di entrate censurabili (e viene giustamente ammonito), poi al 38' l'Alessandria resta in dieci per l'espulsione di Minadeo, che reagisce all'ennesimo fallo provocatorio di Bacci su Spader, rincorre stupidamente il centrale Valenzano fino all'area di rigore e lo spintona. Il cartellino rosso è sacrosanto: mister Soldo corre ai ripari togliendo Brognoli e inserendo Bono. In avvio di ripresa, Pat Sala rischia tutto inserendo la terza punta Maurizio Sala al posto di Farabegoli. Il forcing della Valenzana produce subito un colpo di testa di Bacci su azione da calcio d'angolo, ma la palla esce di parecchi metri alla sinistra della porta alessandrina. Poi Citterio va in gol (58') ma è ritenuto in posizione irregolare dal segnalinee e l'arbitro annulla. Dopo una parata di Castagnone su un velenoso sinistro di Lauria, i grigi si complicano ulteriormente la vita: Modesti già ammonito stende Mercuri e riceve il secondo cartellino giallo. In nove contro undici, l'Alessandria si chiude a riccio, l'azione dei rossoblu assume i toni dell'assedio ma la Valenzana ha il torto di ammassare 4-5 uomini nell'area dei mandrogni senza mai provare a creare superiorità numerica sulle fasce. I cross dalla tre-quarti si sprecano, ma esaltano solo le doti aeree di Berardo e Bracco, ben sostenuti da Rossi e Bono. Gli ospiti battono 12 corner improduttivi: Castagnone deve parare solo un rasoterra di Foglia e in pieno recupero «dice no» a Bacci. Poi i tifosi di fede alessandrina esplodono, quelli orafi masticano amaro.

Luoghi citati: Alessandria, Lauria