la Lazio ritrova II passo di carica

la Lazio ritrova II passo di carica PRIMA VITTORIA NEL GIRONE DI RITORNO PER I BIANCOCELESTI CHE STACCANO IL CHIEVO E SI AVVICINANO AL MILAN la Lazio ritrova II passo di carica Empoli in vantaggio dopo 4', poi Lopez avvia la rimonta Giancarlo Laurenzi inviato a ROMA Mancini era convinto fosse colpa di una fattucchiera, l'Olimpico stregato nel girone di ritorno. Ieri, dopo che l'Empoli aveva impiegato appena 4 minuti a bucare Peruzzi, deve aver gettato il sale dietro la panchina, confidando nella stanchezza della strega sul trespolo. In un amen la Lazio ha invertito la rotta, sbriciolando i toscani che in realtà lontano da casa si sbriciolano da soli (6 sconfitte nelle ultime 7 trasferte, 5 consecutive). Erano due mesi che la Lazio non vinceva in campionato davanti alla sua gente e per festeggiare il parto ha voluto esagerare. Quattro reti e la solita razione di gol mangiati, uniti a quello annullato a Fiore per una svista del celebre guardalinee Puglisi che quando sigilleranno in cantina sarà sempre troppo tardi. Orfano di Stankovic, Mancini ha ricevuto molto dalla trequarti in su: le due punte (uno squillo a testa), ma anche Fiore. Solito uso disinvolto delle fasce (meglio Oddo di Cesar), ma le munizioni per la riscossa sono partite dai piedi di Mihajlovic, presente anche sul conclusivo hurrà di Castroman. Alla Lazio nessuno parla più di scudetto, l'obiettivo adesso è risucchiare il Milan. L'Empoli esce a pezzi e senza alibi, la retrocessione meno lontana. Baldini ha cercato di invertire la nefasta tendenza rivisitando da principio il modulo da viaggio: da 4-2-3-1 a un più arroccato 5-2-2-1, con Pratali in soccorso della coppia Lucchini-Cribari e i due estemi (Belleri, Cupi) più difensori che mediani laterali sulle tracce di Fiore e Cesar. Mancini non fa in tempo a metabolizzare le variazioni tattiche avversarie che l'Empoli toglie il tappo alla partita: punizione di Buscè, Oddo s'inarca alla rovescia e inganna Peruzzi (4'). La Lazio ha inseguito la rivalsa sfruttando la mano destra, dove Oddo ha approfittato della latitanza di dirimpettai preposti al suo controllo. I piedi di Mihajlovic hanno accelerato la rincorsa, spostando di peso il baricentro: prima la punizione alzata in corner da Berti (8'); sull'angolo, l'inzuccata obliqua di Oddo che Lopez accompagna in gol (il suo 12 ), accarezzando la palla con la tempia. La Lazio mastica metri, l'Empoli è chiusa nel guscio, aspettando la tempesta. I due trequartisti ospiti pensano a tamponare più che a infastidire i geometri di Mancini che allargano il campo con tempo per riflettere, forti dei recuperi di Giannichedda. Al 18' la Lazio sarebbe già in vantaggio: ennesimo cross di Oddo, sponda aerea di Corradi, imparabile destro al volo di Fiore. Rete per tutti, tranne che per il guardalinee Puglisi che vede (solo lui) uscire la palla sul cross. Visto svanire l'effetto-sorpresa, Baldini è ritornato all'antico, consapevole che tenere la porta intonsa un'altra ora equivaleva a scalare l'Himalaya. Via Lucchini, dentro Cappellini: difesa a 4, tre incursori anziché 2 dietro il (4PSvFInndspsdAA solitario Borriello. Nelle intenzioni: meno diga, più brio. Nella realtà: accenni di pressing lontano dall'area per infastidire l'impostazione, ma accentuata libertà sulle fasce per gli insetti di Mancini. Soprattutto: un granatiere in meno in area per badare a Corradi. Il vantaggio della Lazio sboccia al 41' dalla somma delle due mancanze: fuga di Lopez sulla sinistra, Pratali in ritardo, Corradi firma ì'8a rete della stagione. La reazione dell'Empoli è in un diagonale velleitario di Tavano a lato (44'). Più robusti i tentativi della Lazio di chiudere il conto prima dell'intervallo: Cupi toglie dall'incrocio il solito corner di Mihajlovic (45'), Berti si stende per arrivare sull'ennesimo guizzo di Lopez (48'). La verve di Lopez non si esaurisce nell'intervallo e l'inevitabile tendenza a sbilanciarsi dell'Empoli fornisce spazi deliziosi per i gusti sofisticati dell'argentino. Al 13' Lopez semina il panico sulla destra, prima di depositare sulla testa di Cesar, orfano di controllori in area: l'impatto è da bocciatura elementare. Mancini vorrebbe incenerirlo. Cribari s'arrangia su Corradi, esagerando in vigore, e al 15' Paparesta lo grazia evitando di intervenire su un tackle sballato in area. Quando la Lazio piomba in velocità sulla trequarti, l'opposizione si sgretola: Fiore-LopezCesar, il terminale è ancora Fiore, Berti sutura la ferita (20'). Baldini non ne può più e chiede soccorso alla panchina: Rocchi per Tavano, Vannucchi per Giampieretti. Mancini si cautela con una mano di cemento: Simeone al posto di Cesar. Tre minuti e Fiore pesca proprio Simeone: stavolta Berti tocca ma non devia il diagonale, fa 3-1 al 26'. Mancini toglie Lopez per l'ovazione senza sapere che la fortuna sta per baciare il nuovo entrato: punizione di Mihajlovic, impatto di Castroman: 4-1. Entra Simone Inzaghi, quello che giovedì aveva respinto il Besiktas. Pensano tutti proprio ai turchi. Tanto diversi dall'Empoli. (4-4-2) ^ Peruzzi 6; Oddo 7, Stam 6,5, Mihajlovic 7, Favalli 6; Fiore 6,5 (38' st Inzaghi sv), Liverani 5,5, Giannichedda 6,5, Cesar 6 (23' st Simeone 7); Lopez 7,5 (35' st Castroman 6,5), Corradi 7. vmm (5-2-2-1) Berti 6,5; Belleri 5, Lucchini S.SOl'pt Cappellini 5,5), Cribari 5,5, Pratali 5, fV!.:S;Giampieret.i j (23' st Vannucchi sv), Grella 6; Buscè 5,5, Tavano 5,5 (22' st Rocchi sv); Borriello 6. Ali.: Mancini 7 { Ali.: Baldini 5 Arbitro: Paparesta 5,5 Reti: pt 4' Buscè, 9' Lopez, 41' Corradi; st 26' Simeone, 40' Castroman. Ammoniti: Tavano, Pratali. Spettatori: 40 mila circa.