Pacifista americana travolta e uccisa a Gaza da una ruspa

Pacifista americana travolta e uccisa a Gaza da una ruspa Pacifista americana travolta e uccisa a Gaza da una ruspa Tentava di impedire la demolizione di una casa. Si è trattato, secondo Israele, di «un deprecabile incidente» TEL AVIV Una pacifista statunitense, Rachel Corry, 24 anni, di Olimpia (Washington), è rimasta uccisa mentre faceva scudo con il proprio corpo per impedire a una ruspa militare israeliana di abbattere un'abitazione palestinese nel rione al Salam di Rafah, nella Striscia di Gaza. In serata fonti militari israeliane hanno espresso rammarico per il «deprecabile incidente» e assicurato che sarà aperta un'inchiesta, polemizzando tuttavia per il comportamento dei pacifisti stranieri, che si sono intenzionalmente inseriti in una zona di combattimento e che con le loro manifestazioni, «mettono in pericolo se stessi, la popolazione locale e i soldati israeliani». Nella stessa zona. due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco di militari israeliani in incidenti divampati a Rafah e a.Khan Yunis. Qui la popolazione locale ha riferito di un «bombardamento indiscriminato» dei cannoni israeliani. Rachel Corry era giunta circa un mese fa a Rafah con l'Intemational solidarity movement (Ism), un'organizzazione di volontari che predica la disobbedienza civile e nei mesi scorsi, nei Territori, ha ripetutamente tentato di forzare posti di blocco militari, impedire demolizioni di case e di soccorrere, nei limiti del possibile, la popolazione palestinese. Corry qualche giorno fa aveva segnalato alla sua associazione la lotta in corso a Rafah fra i pacifisti e le forze israeliane attorno ai pozzi di acqua dolce, d'importanza vitale per il vicino campi profughi. L'attivista denunciava il ricorso israeliano all'artiglieria nella zona d'azione del gruppo. Sull'esatta dinamica dell'in¬ cidente conclusosi con la sua morte non esiste una versione concorde. Secondo alcuni testimoni i dimostranti - almeòo otto - indossavano distintivi riconoscibili dai soldati, con cui avevano dialogato in inglese. Altri aggiungono che nel tentativo di disperdere i manifestanti - che impedivano ai militari di radere al suolo una casa - i soldati avrebbero fatto ricorso a gas lacrimogeni. Dopo un primo confronto sei di loro si sarebbero allontanati, la Corry e un altro sarebbero rimasti. Dopo la demolizione della casa fra le macerie è stata trovata la Corry; ferita alla testa e al ventre è spirata poco dopo il ricovero in ospedale. Secondo la versione israeliana la ruspa non era affatto impegnata a demolire ima casa palestinese. bensì a rimuovere vegetazione dove, in passato, erano stati nascosti ordigni. I militari hanno tentato di disperdere i pacifisti con gas lacrimogeni, «ma alcuni di loro tornavano in continuazione a correre fra i mezzi». In questa fase una ruspa ha inavvertitamente colpito una struttura di cemento, che è crollata addosso alla giovane. Il conduttore «non l'aveva notata». Il portavoce del Dipartimento di Stato ha espresso «profondo rammarico» per la morte della ventitreenne Rachel Corey, definendo «tragica» la vicenda, ha spiegato che gli Usa hanno chiesto al govemo e al ministero della Difesa israeliani . un'inchiesta approfondita, ma non ha voluto condannare l'episodio. , [e. st.] Rachel Corey, la pacifista uccisa

Persone citate: Corry, Khan, Rachel Corey, Rachel Corry, Yunis

Luoghi citati: Gaza, Israele, Striscia Di Gaza, Usa, Washington