Minghella: la difesa chiede l'assoluzione di M. Nu.

Minghella: la difesa chiede l'assoluzione INCAPACITÀ' DI INTENDERE E VOLERE PER TUTTI I REATI Minghella: la difesa chiede l'assoluzione Assoluzione per tutti i reati, omicidi e rapine, per incapacità di intendere e di volere: sono le richieste fatte ieri dall'avvocato Gian Mario Ramondini, legale d'ufficio di Maurizio Minghella, nel processo che si celebra davanti al Tribunale di Torino. L'uomo, accusato di essere un serial Iriller di donne, era già stato condannato all'ergastolo negb anni '80 per gli omicidi di quattro ragazze avvenuti a Genova. Minghella, a Torino dal '95, detenuto in semilibertà per buona condotta e assunto come falegname in un coop è ora accusato di quattro omicidi e una dozzina di aggressioni per rapina avvenute da allora sino al febbraio del 2001, quando venne orribilmente seviziata, bruciata e uccisa a Pianezza, l'ultima vittima, la romena Fiorentina Motoc, 21 anni. Per due degli omicidi, quello di Cosima Guido e Fatima H'Didou, il difensore ha chiesto l'inutilizzabilità del profilo genetico di Minghella. L'ergastolano nello scorso gennaio fu protagonista di una clamorosa evasio¬ ne lampo dall'ospedale di Biella dove era stato portato dal carcere per esami medici. Fu riacciuffato dopo ore dai carabinieri. Il serial killer, pericoloso e feroce con le sue vittime, fu arrestato dalla squadra mobile di Torino nel marzo 2001. In tribunale, durante il processo, hanno sfilato il capo della squadra mobile, Claudio Cracovia, il vice Sergio Molino, il capo della Omicidi Marco Basile, l'ispettore Mimmo Montanti. Udienze spesso monotone, nel senso che la mole di prove e testimonianze raccolte dalla polizia, coordinata dal pm Roberto Sparagna, lasciano pochissimo spazio ai temi della difesa. E poi Minghella s'è ben guardato di venire in Tribunale. Lui lo ha spiegato bene al suo difensore cosa pensa del processo: «Una montatura della polizia contro di me. Mi hanno gettato addosso tutti i delitti insoluti di Torino con prove false e testi pilotati. Io sono innocente, me la fanno pagare per il mio passato». Insomma, quasi un prigioniero politico. [m. nu.]

Luoghi citati: Genova, Pianezza, Torino