Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «La gara di calcio non deve diventare uno spettacolo da vietare ai minori» - «Il lato positivo del "Bogia nen"» - «I taxisti hanno perso la loro mascotte» - «Cautela, ci sono anche agenzie spregiudicate» Un lettore ci scrive: «Sabato scorso, sono andato allo stadio "Primo Nebiolo" al Parco Ruffini a vedere la partita di calcio Torino - Juventus torneo Primavera. Molti genitori e nonni avevano portato figli e nipoti i quali tenevano in mano delle bandierine, ognuno della propria squadra del cuore. Poteva essere un pomeriggio di festa. «Ma subito dopo il fischio d'inizio i tifosi hanno incominciato il solito rituale di frasi e parole irripetibili, di ima volgarità inaudita, rivolte al direttore di gara, ai guardalinee, ai giocatori avversari, agli allenatori delle due squadre. Molti spettatori consumavano nervosamente sigari, sigarette e quei poveri bambini dopo brevi colpi di tosse, riprendevano a sventolare le loro bandierine. «Non portate i vostri piccoli alle partite di calcio, perché nel tempo di 90 minuti, avete rovinato tutto ciò che insegnanti di scuole materne, elementari ed educatori hanno fatto con sacrificio in anni di lavoro, insegnando loro giochi, filastrocche, a volerei bene e a rispettare ed amare il prossimo, proprio il contrario di quello che possono imparare nel luogo sbagliato». Cesare Carbonari Una lettrice ci scrive: «Al lettore Barbero, che giustamente si è levato in difesa dei simboli del Piemonte, vorrei sottolineare il significato positivo di bogia nen, contrapponendolo a quello più negativo da lui evocato.~ «Bogia nen, quindi, non come "qualcuno che non si dà da fare", ma come "qualcuno che è saldo, incrollabile" (come il Roc, il quattromila tutto piemontese alto 35 metri in meno del Gran Paradiso). «E proprio il Roc noi proporremmo come montagna sacra piemontese per le Olimpiadi invernali del 2006, assecondando il suggerimento del docentesemiologo dell'Università torinese che ha curato il libro dal titolo "Fiabe piemontesi" da cui - sottolinea Bruno Gambarotta nella prefazione - si svelano i caratteri dei piemontesi, fra "cultura rurale del seminare e centralità del lavoro testimoniata dal motto fai il tuo dovere e crepa; piemontesi che mantengono la promessa fatta, piemontesi restii a spararla grossa". Gambarotta riassume il tutto con ima parola inglese, understatement = affermazione troppo modesta, attenuata (recita il dizionario, evocando l'ingiusto detto dei piemontesi falsi e cortesi). «Secondo il docente-semiologo, non di parte perché di origini liguri-lombarde, con il significato di "saper attendere la verità e non stare alle apparenze, sentirsi sicuri senza sbatterlo in faccia"». Segue la firma Un lettore ci scrive: «"Cimpi" non c'è più! Cimpi se ne è andato la sera del 26 febbraio, investito da una delle tante auto che sfrecciano all'intemo dell'Aeroporto di TorinoCaselle lato arrivi, incuranti del limite di velocità. Se al posto di Cimpi ci fosse stato uno di noi taxisti oppure un bambino avrebbe fatto la stessa fine, visto che non esistono dissuasori di velocità e i vigili non ci sono mai. «Cimpi non era un semplice gattino di 10 mesi era la mascotte di noi taxisti. Cimpi ci aspettava alle 6,30 del mattino per ricevere quello che tutti gb animali desiderano: cibo e un po' di coccole. Ringraziamo quella persona che ci ha tolto la gioia di aver allevato Cimpi, abbandonato la scorsa estate in aeroporto e che lui ci ricambiava quotidianamente. Ciao Cimpi non meritavi di finire così, mancherai moltissimo a tutti noi taxisti». Segue la firma Un lettore ci scrive: «In risposta alla lettrice che si è lamentata per lo scorretto comportamento da parte di una agenzia ritengo che quella chiamata in causa non fosse un'autentica agenzia immobiliare. «Mi permetto di consigliare, oltre che un'attenta lettura di quanto si sottoscrive (ovviamente prima! ! !) anche di vedere chi lo scrive, di ricorrere solo ad una vera agenzia immobibare e di controllarne la regolarità non accontentandosi di referenze date spesso solo da pubblicità ingannevole. «I funzionari di un'agenzia corretta e seria saranno ben lieti di fare verificare al cliente: iscrizione C.c.i.a.a., iscriz. al Ruolo, eventuale appartenenza ad associazioni di categoria, ecc. e faranno di tutto per dimostrare che la fiducia in loro è ben risposta e il compenso richiesto meritato. Ad ogni buon conto, nel caso specifico lamentato, sappia la lettrice che potrà essere Lei stessa ad adire per vie legali poiché la legge non prevede che l'assegno depositato alla proposta debba essere intestato all'agenzia o presunta tale». Ezio Berrà specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Barbero, Bruno Gambarotta, Cesare Carbonari, Ezio Berrà, Gambarotta, Primavera, Primo Nebiolo, Ruffini

Luoghi citati: Piemonte, Torino