Le stime degli esperti «Un tunnel da record»

Le stime degli esperti «Un tunnel da record» Le stime degli esperti «Un tunnel da record» Gianni Bisìo «Così faremmo il record del mondo»: con queste poche parole, sussurrate ad un ingegnere di Rfi, Rete ferroviaria italiana, Paolo Comastri, nuovo direttore generale di Ltf (Lyon-Turin ferroviaire, ex Geie-Alpetunnel), ha commentato con sorpresa le «Prescrizioni al progetto preliminare Ltf» dell'Alta capacità Torino-Lione, stilate dalla Regione Piemonte. Il documento è scaturito giovedì 6 marzo come conclusione del «tavolo tecnico-politico» che ha coinvolto dal 15 maggio 2002, quasi ogni giovedì, tutti gli enti interessati a concertare una soluzione meno impattante sull'ambiente per la linea, rispetto a quella proposta lo scorso anno dalle Ferrovie, accolta con pesanti critiche dai sindaci dei territori attraversati. La prescrizioni peraltro, sono già state inviate al Cipe dall'assessore regionale a Trasporti, William Casoni, che del «tavolo» fra gli enti locali è stato il sostenitore fin dall'inizio )er ridurre il maumore in Val di Susa. Il «record del mondo» - se verranno accolte le prescrizioni - sarà la galleria di valico, o di base, tra l'Italia e la Francia. Nei progetti di Ltf era lunga 52,1 km, attraversando il massiccio dell'Ambin fra Venaus, in Val Cenischia, e St. Jean de Maurienne, in Francia. E non sarebbe stata la più lunga del mondo, perché superata - sia pure di soli 1800 metri - dalla galleria di Seikan, in Giappone, che unisce due isole ed è lunga 53,9 km. Ma la «Prescrizione 2» della Regione, che è tesa a «rendere minimi gli impatti sul territorio», parla della rÙocalizzazione dell'attraversamento della Val Cenischia, contestando il «notevole impatto», sia in fase di costruzione, sia in fase di esercizio, del viadotto che attraverserebbe la vallata, fra l'uscita della galleria L'assessore Wi iam Casoni di Bussoleno (12 km di traforo per superare le propaggini del massiccio del Rocciamelone) e l'entrata del tunnel di base. Così si propone lo spostamento a Nord dell'abitato di Venaus, che significherebbe variare anche la direzione del maxitunnel, oppure si suggerisce una «variante» per l'attraversamento in galleria della valle, sotto l'alveo del Cenischia. Soluzione questa che, come osserva il documento della Regione, «riduce l'impatto ambientale, offre maggiori garanzie di sicurezza in caso di piene straordinarie del Cenischia, migliora le pendenze della linea». E può essere associata alla reahzzazione di servizi di soccorso da impiantarsi utilizzando quella che sarà la galleria di prospezione. In sostanza se quest'ultima prescrizione sarà recepita, i convogb dell'Alta capacità entreranno sotto la montagna in territorio di Chianocco e usciranno alla luce del sole soltanto a St. Jean de Maurienne: cioè 65 km dopo, lunghezza che è il totale dei 52 km del tunnel di base, più i 12 km della galleria di Bussoleno, più un chilometro, o poco più, dell'attraversamento della Val Cenischia. L'allungamento deve aver sorpreso il direttore di Ltf, Comastri, non tanto per le difficoltà tecniche, quanto perché una richiesta di questa importanza anche se compresa subito da pochi dei presenti, esperti compresi - arriva in un momento difficile per la Torino-Lione. I francesi del Nord si nascondono dietro r«audit» (la verifica costiricavi-priorità) per chiudere i cordoni della borsa, e rimandare il traforo ferroviario, quelli del Sud fanno causa comune con il Piemonte per evitare l'emarginazione dall'Europa e l'esclusione dal Corridoio 5 Barcellona-Kiev. Una galleria record del mondo, in questo caso, non è un buon viatico per arrivare a una soluzione in tempi brevi. L'assessore William Casoni

Persone citate: Comastri, Lyon, Paolo Comastri, William Casoni