In Piemonte una televisione di qualità
In Piemonte una televisione di qualità ILCASO DI VIA VERDI In Piemonte una televisione di qualità Alessandro Signetto* AL di là delle giuste preoccupazioni e proposte emerse per la sorte della radiofonia a Torino, parlare oggi di servizio pubblico significa parlare di televisione. E proprio da Torino e dal Piemonte potrebbe partire un possibile scenario innovativo. Il contratto di servizio tra il ministero delle Comunicazioni e la Rai consente al servizio pubblico di destinare risorse cospicue alla «produzione intema ed estema». Si tratta di investimenti complessivi per circa 260 mihoni di euro l'anno. Se anche solo il 507o di tale somma venisse espressamente destinata (ad esempio, in fase iniziale, nei quattro centri di produzione Tv di Torino, Milano, Roma e Napoli) alla («produzione intema ed estema» di alcuni esperimenti di nuove fiction, nuovi documentari, nuovi format nonché un vero teatro televisivo, con l'intesa che essa sia affidata a chiunque porti nuovi progetti, dalla selezione dei prototipi approvati uscirebbero sicuramente opere egregie e programmi finalmente interessanti, in quanto localmen- APPELLO DELLA REGIONE «Il centro di produzione deve essere potenziato» Luciano Borghesan A PAGINA 39 te pensati ed alimentati culturalmente. Insomma, ciò che succede da anni in almeno 50 bacini territoriali dell'Unione Europea. Non è neppure una novità: la Rai stessa ci ha provato, alcuni anni fa. Si chiamava «Serra creativa», aveva sede a Milano; nonostante il generale plauso, si sgonfiò rapidamente: venne creato un «carrozzone» smisurato e costosissimo, mal gestito e tutto piegato a logiche inteme (spesso avverse). Altra cosa sarebbe se questa opzione fosse il frutto di una scelta condivisa e trasparente. In Piemonte esistono talenti da coltivare e strutture e ambienti professionali da mettere in sinergia. Soprattutto esistono operatori ed intellettuali di alto profilo che potrebbero dare un sostanzioso contributo all'elaborazione di questo progetto, allo scopo di dar vita ad un «sistema radio e televisione» in Piemonte, assolutamente speculare e sinergico al «sistema cinema», giustamente vantato come una realtà ormai consohdata. * Direttore Antenna Media Torino
Persone citate: Alessandro Signetto, Luciano Borghesan
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