«Il crimine di Padre Amaro» «lo non ho paura» «Jet Lag» Amore e sciopero «Le donne vere hanno le curve»

«Il crimine di Padre Amaro» «lo non ho paura» «Jet Lag» Amore e sciopero «Le donne vere hanno le curve» Filmai weekenc diLETTATORNABUONI «Il crimine di Padre Amaro» JOSÉ Maria Eoa de Queiroz (1845-1900), viaggiatore, laureato in legge, diplomatico (a Cuba, in Inghilterra, a Parigi), è una figura dominante del romanzo portoghese dell'Ottocento, un narratore di tecnica realista, ironia, analisi della vita sociale. Dal suo romanzo «Il mandarino» (se premi un bottone, in Cina morirà un mandarino che ti lascerà suo erede) vennero tratti il musical di Garinei e Giovannini «Un mandarino per Teo» (1950) e l'omonimo film di Mario Mattoli (1961) con Walter Chiari. «Il Delitto del Padre Amaro» è una delle sue opere più famose, un classico che si vede con piacere tomare sullo schermo, ambientato nel villaggio messicano di Los Reyes dove il giovane sacerdote dà inizio alla sua missione, nutrita di una fervida vocazione, sotto la guida di un più adulto Padre Benito. Epica, folclore, tormenti dell'anima e del paese lacerato e impoverito. Il prete è diviso tra l'impegno politico attivo e appassionato contro narcotrafficanti o grandi proprietari terrieri e le tentazioni della carne. Il protagonista Gabriel Garcia Bernal, ventiquattro anni, era l'interprete molto bravo di «Amores perros»e di «Y tu mamà tambien». IL CRIMINE DI PADRE AMARO di Carlos Carrera con Gabriel Garcia Bernal, Sandro Grada, Ana Claudia Talancòn; Messico/Spagna/Argentina/Francia, 2002 TORINO, cinema Romano MILANO, Eliseo GENOVA, Aurora, Uci ROMA, Augustus, Doria, Savoy, Warner Village NAPOLI, Agorà PALERMO, Lubitsch «lo non ho paura» Giuseppe Cristiano e Mattia Di Pierre COMMEDIA «Jet Lag» Amore e sciopero PSICOLOGICO DRAMMATICO UN film molto riuscito, bello, ben costruito e girato, senza melensaggini, con ottimi interpreti bambini e non, con un forte senso della Natura, con una tensione da thriller senza moralismi, tratto dal libro di Niccolò Ammaniti (editore Einaudi). Nella campagna fra Puglia e Basilicata, circa un quarto di secolo fa, nasce un'amicizia solidale tra un bambino tenuto sotto sequestro in un buco sotterraneo, incatenato, spaventato, quasi nudo, quasi cieco, con la faccia spettrale del sepolto vivo, e il bambino figlio di coloro che lo tengono prigioniero aspettando il riscatto. Nessuna indulgenza sentimentale, una sobria serietà e una gran bellezza. IO NON HO PAURA di Gabriele Salvatores; con Giuseppe Cristiano, Mattia Di Pietro, Altana Sanchez-Gojòn, DinoAbbrescia, Diego Abatantuono; Italia/Spagna/Ingh., 2003 TORINO, cinema Ambrosio, Charlie Chaplin, Due Giardini, Greenwich, Medusa, Pathé, Valentino, Warner Village; MILANO, Arcobaleno, Ducale, Excelsior; GENOVA America, Uci; ROMA, Adriano, Alhambra, Andromeda, Barberini, Cineland, Delle Mimose, Eurcine, Giulio Cesare, Gulliver, Intrastevere, Jolly, Lux, Maestoso, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Alcione, Modernissimo, Plaza, Warner; PALERMO, Tiffany JEAN Reno a 54 anni è dimagrito in modo prodigioso, anche se insufficiente a renderlo credibile come personaggio romantico. E' un cuoco di successo, mentre Juliette Binoche è una brava estetista che cerca di sottrarsi alle prepotenze della madre e del fidanzato. I due si incontrano all'aeroporto parigino Charles De Canile bloccato da uno sciopero, si scontrano nell'attesa, si innamorano. L'insieme della vicenda non è granché. Jet Lag, come si sa, è il malessere che si prova viaggiando in aereo da un continente all'altro, con salti tempprali, bruschi passaggi dal giorno alla notte, perdita di ore di sonno. JET LAG di Daniele Thompson con Juliette Binoche, Jean Reno, Sergi Lopez; Francia/Inghilterra, 2002 TORINO, cinema Doria, Pathé, Warner Village MILANO, Pasquirolo, Splendor GENOVA, Uci, Universale ROMA, Adriano, Atlantic, Cineland, Galaxy, Lux, Sala Traisi, Savoy, Trianon, Tristar, Warner Village NAPOLI, Abadir, Ambasciatori, Duel PALERMO, Aurora, Dante COMMEDIA LA famiglia forse non esiste, dice il regista Ciarrapico, e comunque non si può essere obbligati a fame parte. Il protagonista è un ragazzo come tanti altri, senza arte né parte: piccoli lavori, pochissimi soldi, scarsa identità, amici al bar, una fidanzata che rimane incinta e che lui lascia dopo aver deciso insieme l'aborto. Tre anni dopo scopre per caso di essere padre di un bambino, dato che la ragazza non aveva poi abortito; comincia ad esplorare il piccolo pedinandolo, seguendolo e contemplandolo quando va all'asilo nido; comincia ad analizzare questa sua nuova condizione stabilendo senza fortuna di tentare di fare il papà. ECCOMI QUA di Giacomo Ciarrapico con Andrea Sartoretti, Maddalena Maggi, Valerio Aprea, Massimo de Lorenzo; Italia, 2002 TORINO, cinema Greenwich MILANO, Eliseo ROMA, Quattro Fontane NEL 1925, la scrittrice inglese Virginia Woolf pubblica un bel romanzo sulla giornata di una donna. Aveva pensato di chiamarlo «The Hours», le ore, scelse invece il titolo «La signora Dalloway». Oltre settant'anni dopo, l'americano Michael Cunningham scrive «Le ore», un libro ispirato alla «Signora Dalloway», vincitore del Premio Pulitzer 1999, pubblicato in Italia da Bompiani. Tre storie, tre donne che vivono in tempi diversi del Ventesimo secolo, una ai giorni nostri, una nel 1949 a Los Angeles e la terza è Virginia Woolf nel giorno del 1923 in cui cominciò a scrivere «La signora Dalloway». Da questo libro viene tratto il film americano interpretato dalle bravissime Julianne Moore, Nicole Kidman, Meryl Streep, premiate al FilmFest di Berlino. Bel film, con qualcosa di eccessivamente manierato e due difetti: il freddo prologo, con il suicidio di Virginia Woolf che scomparve annegandosi nell'Ouse, un piccolo fiume che limitava la proprietà di suo marito, il 31 marzo 1941 ; e il grottesco naso finto appiccicato a Nicole Kidman nel tentativo di farla somigliare almeno un po' a Virginia Woolf. Risultato: scrittrice tradita, attrice imbruttita. THE HOURS di Stephen Daldry; con Nicole Kidman, Meryl Streep, Julianne Moore, Ed Harris; Usa, 2002 TORINO, cinema Adua, Arlecchino, Eliseo, Medusa, Olimpia, Pathé, Warner Village; MILANO, Cavour, Ducale, Odeon, Plinius, President; GENOVA. Cineplex, Corallo, Uci; ROMA, Adriano, Alcazar, Andromeda, Cineland, Embassy, Eurcine, Fiamma, Giulio Cesare, Gulliver, Jolly, King, Maestoso, Metropolitan, Odeon, Uci, Warner Village; NAPOLI, Alcione, Modernissimo, Vittoria; PALERMO, Arlecchino, Fiamma PSICOLOGICO DRAMMATICO FILM che ha rivelato Eminem come ottimo interprete ed ha avuto negli Stati Uniti grande successo. Il titolo «8 Mile» allude alla strada (quasi un confine sociale) che divide il centro dalla periferia a Detroit. La storia, tra biografia e immaginazione, è quella di Eminem, del suo successo inteso come forma di riscatto: dalla fatica in fabbrica agli applausi, dalle sbronze di gin della madre Kim Basinger alle vittorie spettacolari, dalla povertà alla celebrità. E' di Eminem (la cui bellezza fisica ruvida e popolana dà un grande contributo) pure la struggente canzone del film, «Lose Yourself»; il regista è Curtis Hanson di «L. A. Confidential». «8 MILE» di Curtis Hanson; con Eminem, Kim Basinger, Brlttany Murphy; Usa, 2002 TORINO, cinema Ambrosio, Cineplex, Eliseo, Ideal, Medusa, Pathé, Reposi, Warner Village; MILANO, Brera, Gloria, Maestoso, Odeon; GENOVA, Cineplex, Olimpia, Uci; ROMA, Adriano, Alhambra, Andromeda, Barberini, Cineland, Delle Mimose, Eurcine, Giulio Cesare, Gulliver, Jolly, King, Maestoso, Metropolitan, Stardust, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Academy Astra, Delle Palme, Empire, La Perla, Santa. Lucia, Warner Village; PALERMO, Abc, Golden, Holiday, Lux Buona prova d'attore per Eminem COMMEDI «Le donne vere hanno le curve» A una commedia teatrale di Josefina Lopez, un'altra storia etnica su una famiglia messicana emigrata a Los Angeles, una farsa generazionale tra genitori sarti conservatori e figlia moderna che ha ottenuto una borsa di studio per la Columbia University a New York e vuole frequentarla, una satira sull'eccesso di peso e sulla difficoltà di accettarsi avendo troppi chili in più. Certo nulla (neppure i contrasti madre-figlia o sorella-sorella) è nuovo nella commedia diretta da Patricia Cardoso, anzi sembra appartenere a quello che va diventando un nuovo genere commerciale; però realizzazione e interpretazione sono piacevoli. LE DONNE VERE HANNO LE CURVE di Patricia Cardoso con America Ferrerò, Lupe Ontive- ros, George Lopez; Usa, 2002 TORINO, cinema Charlie Chaplin MILANO, Brera, Eliseo ROMA, Eden, Lux, Quattro Fontane, Roxyparioli PALERMO, Aurora THRILLER CRIMINALITÀ superorganizzata: una coppia coniugal-delinquente e un loro complice non impiegano più di 24 ore a sequestrare un bambino figlio di ricchi, ottenere il riscatto dai genitori, scomparire. I loro piani vanno meno lisci quando si imbattono in una famiglia resistente e tenace. Tratto da «Ventiquattrore di terrore» di Greg Iles (editore Piemme), girato in Canada, il film ricco di bionde seducenti (Courtney Love in particolare, ma anche la bellissima Charlize Theron) è abbastanza interessante, soprattutto molto allarmante. Il film, pronto da tempo, era stato bloccato dai suoi produttori per la frequenza di rapimenti di bambini negli Usa. 24 ORE di LuisMandokis con Kevin Bacon, Charlize Theron, Courtney Love; Usa, 2002 TORINO, cinema Arlecchino, Cineplex, Pathé, Warner Village MILANO, Mediolanum, Splendor GENOVA, Cineplex, Uci ROMA, Adriano, Ambassade, Broadway, Cineland, Empire, Galaxy, Gulliver, Tristar, Uci, Warner Village NAPOLI, Adriano, Corso, Fiamma, Felix PALERMO, Marconi DRAMMATICO Jfc Massimo», Massimo GiW#Vrotti, morto nello scorso gennaio a 84 anni, è dedicato il film: l'attore è autentico protagonista nella parte di un vecchio smemorato che può non ricordare il proprio nome ma non può fare a meno di riportare continuamente il pensiero al 16 ottobre 1943, il giorno della razzìa nazista nel Ghetto di Roma, il giorno in cui lui era riuscito a salvare molti ma non l'amatissimo Simone, il ragazzo di cui era innamorato. La vicenda del vecchio si intreccia, nel film molto ricco, a quella d'una giovane coppia coniugale scontenta: sarà il vecchio a indurre Giovanna Mezzogiorno a non rinunciare a chiedere il meglio alla vita. LA FINESTRA DI FRONTE di Ferzan Ozpetek; con Massimo Girotti, Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova; Italia/lngh./Turchia/Portog., 2003 TORINO, cinema Massimo, Medusa, Nazionale, Pathé, Warner; MILANO, Anteo, Arlecchino, Colosseo, Plinius; GENOVA Cineplex, Ritz, Sivori, Uci; ROMA, Adriano, Alhambra, Antares, Atlantic, Barberini, Ciak, Cineland, Galaxy, Greenwich, Gulliver, Holiday, Lux, Paris, Quirinale, Stardust, Tibur, Trianon, Warner Village; NAPOLI, America Hall, Arcobaleno, Filangieri, President; PALERMO, Igiea Lido, Metropolitan, Royal UNA famiglia ovviamente in crisi, luogo di egocentrismi e indifferenze verso gli altri; il desiderio di ciascuno di essere qualcuno, emergere, distinguersi, conquistare attenzione e notorietà; l'inquietudine delle due età più difficili della vita, la maturità delle ultime occasioni, l'adolescenza di tutte le aspirazioni. Sono i temi del film: perenni, e insieme contemporanei. Il padre lascia il lavoro e la casa per rivivere un amore di gioventù con Monica Bellucci e per finir di scrivere un proprio romanzo rimasto incompiuto. La madre vuol recitare a teatro come quando era ragazza, e s'innamora del regista senza accorgersi che è gay. Il figlio adolescente è indefinito, confuso. La figlia adolescente vuol fare la ballerina-valletta in tv e ci riesce grazie a un paio di amanti strumentali. Niente lieto fine: la famiglia si ricompone quando il padre viene gravemente ferito in un incidente d'auto e quando arriva Natale ma è un'illusione, farà presto a disfarsi di nuovo. Il regista Gabriele Muccino gira con vivacità e vitalità, sa scegliere bene la musica, sa selezionare e guidare gli attori: la debuttante Nicoletta Romanoff è perfetta per il personagio e Pietro Taricene è bravo in una piccola parte. RICORDATI DI ME di Gabriele Muccino con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci, Nicoletta Romanoff, Silvio Muccino; Italia, 2003 TORINO, cinema Cineplex, Fiamma, Greenwich, Ideal, Pathé, Reposi, Valentino; MILANO, Arcobaleno, Ducale, Odeon, Splendor; GENOVA Cineplex, Uci; ROMA Andromeda, Cineland, Delle Mimose, Eurcine, Gulliver, Intrastevere, Jolly, Lux, Maestoso, Metropolitan, Missouri, Odeon, Rivoli, Stardust, Warner Village; NAPOLI, Arcobaleno, Modernissimo, Warner Village; PALERMO, Finocchiaro Bellucci e Bentivoglio in una scena AVVENTUROSO ALL'ALBA d'una giornata del 1952 che sarebbe stata piena di sole su una delle isole caraibiche, Ocarabesa in Giamaica, l'inglese lan Lancaster Fleming cominciò a scrivere il suo primo libro, «Casino Royale». E' passato oltre mezzo secolo. I film tratti dalle storie di Fleming con James Bond protagonista sono venti; quelli interpretati da Pierce Brosnan sono quattro. Non può stupire che dei caratteri originari di Bond (ironia, eleganza, gusto della vita) poco o nulla abbia resistito all' usura del tempo. Il film è una commedia d'azione come tante altre (tra le due Coree, Hong Kong, Cuba, Londra), molto lunga, non spiacevole. 007-LA MORTE PUÒ' ATTENDERE diLeeTamahori con Pierce Brosnan, Halle Berry, Toby Stephens; Usa/lngh., 2002 TORINO, cinema Adua, Cineplex, Lux, Medusa, Pathé, Warner Village; MILANO, Manzoni, Orfeo, Splendor; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA, Adriano, Ambassade, Atlantic, Broadway, Cineland, Doria, Europa, Galaxy, Gulliver, Lux, Odeon, RoxyParioli, Royal, Stardust, Trianon, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Plaza, Warner Village; PALERMO, Adam's, Imperia HORROR RIFACIMENTO del film giapponese 1998 «Ringu» eh Hideo Nakata, un grande successo che ha dato origine in Giappone a due sequel, una serie televisiva, fumetti, videogiochi. Al centro della vicenda, una videocassetta letale: chi ne guarda il nastro (immagini subliminali, visioni di fantasmi, suoni terrorizzanti) muore dopo sette giorni. Svelare questo mistero diventa un'impresa difficile ma anche molto rischiosa. Elementare ma interessante, la storia di horror e schermo ha come protagonista Naomi Watts, una delle ragazze del fihn-incubo di .David Lynch «Mulholland Drive»; produce la Dreamworks di Spielberg S- soci. THE RING diGoreVerbinski con Naomi Watts, Martin Hender- son, Brian Cox; Usa, 2002 TORINO, cinema Adua, Ambrosio, Cineplex, Ideal, Medusa, Olimpia, Pathé, Warner Village; MILANO, Metropol. Odeon; GENOVA, Cineplex, Lux, Uci; ROMA, Adriano, Atlantic, Barberini, Broadway, Ciak, Cineland, Galaxy, Gulliver, Reale, Royal, Stardust, Trianon, Tristar, Uci, Universal, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Acacia, La Perla, Warner Village; PALERMO, Ariston, Astoria MUSICAL LUNGO percorso americano: da una commedia scritta negli Anni Venti da Maurine Dallas Watkins utilizzando la propria esperienza di cronista, a un film muto, a un film 1942 con Ginger Rogers, a un musical 1975 di Bob Fosse al quale il film si rifa. Nonostante tutto questo ruminare, il musical 13 volte candidato all'Oscar, con due belle ballerine omicide e con l'avvocato Richard Gere pure lui danzante, è divertente, professionalmente impeccabile. Però non è il caso di chiedersi come fanno in tanti, qualunque sia il destino di premi del film, se è in atto una resurrezione del musical: la risposta è no. CHICAGO di Rob Marshall con Richard Gere, Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones; Usa, 2002 TORINO, cinema Cineplex, Ideal, Medusa, Pathé, Reposi, Warner Village; MILANO, Colosseo, Ducale, Odeon, Plinius, San Carlo; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA, Adriano, Ambassade, Antares, Atlantic, Barberini, Cineland, Drive In, Gregory, Gulliver, Lux, Odeon, Overlook, Savoy, Stardust, Uci, Warner Village; NAPOLI, Arcobaleno, Posillipo, Warner Village; PALERMO, Holiday