Sordi estate grande, ma non runico di Oreste Del Buono

Sordi estate grande, ma non runico LA RISPOSTA di. 0:d.B. Sordi estate grande, ma non runico SIGNOR del Buono, la morte di Alberto Sordi ha toccato tutti. La sua carica di simpatia, la sua capacità di raccontare l'Italia del dopoguerra con ironia toccando i vari temi conosciuti da tutti ci accompagneranno nel tempo. Il ricordo che si è fatto di luì è stato enorme. Per una settimana è stato un susseguirsi di proiezioni dei suoi film e di programmi con interviste ai vari personaggi dello spettacolo. Insomma, sì è parlato e si è visto di lui per una settimana. Giustissimo perché ha saputo entrare nel cuore di tutti. Ma inevitabilmente 0 mio pensiero è andato a chi lo ha preceduto: Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman. Forse meno popolari di lui, ma altrettanto grandi. Non dimentichiamoci che anche loro sono stati grandi protagonisti della commedia all'italiana. Eppure il ricordo di loro è stato molto più modesto. Meritavano senz'altro di più! Vittorio Gassman poi ha dimostrato una grande versatilità passando dai ruoli divertenti da tutti conosciuti al grande teatro; è stato il più grande attore teatrale italiano del secolo scorso e di questa sua arte teatrale nulla è stato trasmesso dalla televisione dopo la sua morte. Forse anche questi tre grandi meriterebbero che gli venisse dedicato qualcosa come è stato fatto con Alberto Sordi. Flora Bochicchio, Torino /^l ENTILE corrispondente, è ^"^ vero che a Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e soprattutto a Ugo Tognazzi sono state dedicate cerimonie, lodi e rimembranze meno vistose che a Alberto Sordi: ma i loro film seguitano a passare alla tv e non credo che gli spettatori ne abbiano dimenticato il talento, la bravura, la simpatia. Sordi ha avuto di più, sino all'esagerazione, secondo me per due motivi: per il momento particolare in cui è morto e perché da lui molti si sono sentiti in certo modo rappresentati. Oreste del Buono

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