L'auto italiana in ripresa volano i titoli di Fiat e Ifil di Renzo Villare

L'auto italiana in ripresa volano i titoli di Fiat e Ifil A FEBBRAIO 4-8,90Zo IN CONTROTENDENZA COL RESTO DEL COMPARTO EUROPEO L'auto italiana in ripresa volano i titoli di Fiat e Ifil Renzo Villare TORINO Buone notizie per l'auto italiana in Europa. Il Gruppo Fiat - secondo i dati comunicati dall'Acea, l'associazione dei costruttori europei - è sahto in febbraio alr8,90Zo del mercato contro l'8,70Zo di gennaio. Il risultato è tanto più significativo se rapportato all'andamento generale che, nel mese, ha perso il 3,50Zo con 1.016.454 immatricolazioni. E il titolo Fiat in Borsa ha subito reagito positivamente chiudendo a 6,07 euro, con un balzo del 7,50Zo nel finale. Sotto i riflettori a Piazza Affari anche i titoh Ifil che, dopo imo stop al rialzo, passano di mano a 2,08 euro in progresso del 100Zo. A motivare il rialzo, secondo gh analisti, c'è soprattutto un'analisi più approfondita del piano di riorganizzazione del gruppo che rafforza Ifil come holding, oltre ad ima serie di ricoperture tecniche. L'Acea sottolinea che il mercato itahano, unico fra quelli dei principah Paesi, ha registrato nel mese un andamento in controtendenza, con un aumento deU'8,1 '56 e 214.100 consegne (nei due mesi è ancora in negativo del 4,40Zo), riportandosi al secondo posto dopo quello tedesco. Solo la Finlandia ha fatto meglio con un salto del 30,71}6, ma si tratta di una piazza minore, con poco più di 11.000 vetture vendute. Nel raffronto con lo stesso mese deh'anno scorso. Fiat Auto ha perso il 12,70Zo con 90.051 unità, flessione che, come già era successo per l'Italia, va collegata - affermano a Mirafiori - all'alluvione che ha colpito lo stabilimento di Termoli, in seguito alla quale sono andati perduti 40.000 motori Fire che equipaggiano numerosi, importanti modelli. Nonostante questi pesanti effetti determinati da una calamità naturale, segnali positivi arrivano dalle vendite dei nuovi prodotti, segno che il piano industriale comincia a dare i primi risultati concreti. A confermarne la validità è il mighoramento di febbraio su gennaio (4-0,2 punti) che, a sua volta, aveva consolidato con un 4-0,1 quello di dicembre. Come dire che non si tratta di un fatto isolato, ma di un ricupero lento e sistematico. Tomando ai risultati, in positivo si sono mossi altri due Paesi, Austria (4-0,707o) e Svezia (-l-2,20Zo), ma anche in questo caso si tratta di mercati dai numeri ridotti (20.550 consegne il primo, 19.260 il secondo). I principah, invece, sono tutti in ribasso a cominciare dalla Germania che con 233.000 vendite, ha contenuto la perdita allo 0,10Zo. Flessioni ben più importanti hanno interessato, invece, la Francia (-7,90Zo con 159.440 unità), la Spagna (-7,3DZo e 97.560 vetture) e la Gran Bretagna (-5,80Zo e 88.000 pezzi). Le Case giapponesi hanno guadagnato in febbraio il 6,2^0, queUe coreane il 10,80Zo. Nel bimestre le vendite globali sono state 2.209.879, con una perdita del 5,30Zo. Per il Centro studi Promoter, in un quadro che resta negativo, ciò che maggiormente preoccupa è il fatto che, nel mese, dei primi cinque mercati europei, che rappresentano il 770Zo deUe vetture vendute in Europa occidentale, quattro siano in calo e uno soltanto, quello itahano, in guadagno. Inoltre, l'andamento della domanda di auto in Europa - sempre secondo Promoter - «è strettamente legato al clima di fiducia dei consumatori che nei Paesi deh'euro è sceso ai minimi dal maggio 1997 per il progressivo indebolimento congiunturale e per la situazione intemazionale dove pesa il pericolo di una guerra in Iraq. Per il presidente dell'Unrae, Salvatore Pistola «sarebbe un vero peccato se il Govemo disattivasse gh ecoincentivi in vigore fino al 31 marzo, visto che è grazie ad essi che l'Italia ha potuto mighorare in febbraio delr8,l0Zo». Intanto è diventata operativa Fiat Center Italia. Appartenente a Fiat Auto la nuova società ha il mandato di costituire centri di vendita distinti per ciascun marchio (Fiat, Lancia e Alfa Romeo), iniziando dall'Italia per poi continuare negh altri mercati europei. Gianni Coda è il presidente, Ettore Rapacciuolo, l'amministratore delegato. 17,9 17,8 16 16,1 LE VENDITE EUROPEE Le quote di mercato di alcune case in percentuale sulle immatricolazioni 2002 2003 11,6 11,6 9,2 8,9 9 8,7 8.7 8,9 1,5 1,5 4,1 3,8 VOLKSWAGEN PSA GIAPPONESI FORD VOLVO OPEL GRUPPO FIAT BMW crrnoEN» Q pcuctor -tì. •.cr: sm

Persone citate: Ettore Rapacciuolo, Gianni Coda, Salvatore Pistola