La Borsa ci ripensa e compra Telecom

La Borsa ci ripensa e compra Telecom IN NETTA RIPRESA LE AZIONI DELLA SCUDERIA OLITEL. IL FONDO LIVERPOOL MINACCIA AZIONI LEGALI La Borsa ci ripensa e compra Telecom Tronchetti: concambi ai valori di mercato Flavia Podestà MILANO Dopo Milano, Londra. Dopo Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari, altro palazzo - quello che ospita la sede di JPMorgan - nel cuore della City. Diversa la scenografia, identica la tipologia di pubblico - analisti, operatori, money manager - e iden- tico il copione. Marco Tronchetti Provera è tornato a spiegare nei dettagli scopi, geometrie, quantità e convenienze della manovra che gli permette di accorciare la catena di controllo dell'impero, come richiesto dagli ambienti finanziari per due anni consecutivi, e di riportare il pendolo della Telecom Italia alla situazione precedente la scalata di Roberto Colaninno - benedetta da Massimo D'Alema (che, davanti al nocciolino di riferimento costruito in occasione della privatizzazione, paradossalmente si deve essere sentito improvvisamente orfano del grande capitale) - liberando il gruppo di telecomunicazioni dal peso insopportabile (almeno agh occhi del mercato che ha sinora sottovalutato la società) deh'indebitata Ohvetti. Ieri, come l'altro ieri, il presidente di Pirelli/Telecom non esita, per difendere il suo progetto che persino la lex column definisce «trasparente e chiaro», ad incrociare il fioretto con il parterre di addetti ai lavori londinesi: molti dei quali - da gestori dei fondi - hanno tutta l'aria di esaminare le due fusioni (PireUina/Pirellona e Olivetti/Telecom) attraverso il filtro della composizione dei loro portafogli che non con il distacco proprio degli esperti. Lo fa però con molta più convinzione del giorno precedente perché, a dispetto della speculazione che si era sfogata immediatamente l'annuncio del piano mercoledì mattina mandando a mare le Telecom Italia che avevano lasciato sul terreno il 100Zo del loro valore - Piazza affari ieri ha messo alla frusta, con importanti rialzi, tutti i titoli della sua scuderia: a partire dalle Telecom che, fin dalle prime battute ieri mattina, dimostravano di aver completamente invertito la rotta. La Borsa sarà stata anche particolarmente euforica, dopo l'apertura di Wall Street, ma nell'euforia generale - che premiava le banche federate per andare all'assalto delle Assicurazioni Generali - anche i titoh del gruppo Tronchetti avevano di che essere soddisfatti. Al momento dei consuntivi di fine seduta, Telecom Italia recuperava il 6,160Zo (che non è poco in una sola giornata), Tim cresceva del 6,'560Zo mentre Olivetti si apprezzava del 2,160Zo e Pirelli spa conteneva il rialzo nell'1,18%. A Milano i titoh avevano dato i primi segni di risveglio quasi in coincidenza con la diffusione della notizia che il leader di Pirelli/ Telecom aveva avviato a Londra una serie di incontro one to one con i principah gestori. Il cano¬ vaccio della difesa di Tronchetti non era granché dissimile da quello offerto a Palazzo Mezzanotte. Senza farsi intrappolare nelle polemiche che avrebbero potuto dilagare dopo che il fondo Liverpool faceva sapere di essersi mosso per costruire un aggregato di fondo decisi a far ritirare il progettato duplice accorciamento in assemblea. Tronchetti ripeteva di essere fiducioso che una volta recuperata l'oggettività del giudizio - la comunità finanziaria si sarebbe ricreduta. E si augurava di poter dimostrare quanto prima «che il gruppo sta agendo nell'interesse di tutti gh azionisti». A chi criticava i concambi per la fusione Olivetti/Telecom, Tronchetti ribadiva che «quelli erano i valori di mercato» e ricordava come - nonostante la società guidata da Ruggiero avesse presentato di recente risultati migliori di tutti i concorrenti - «non fosse stata apprezzata dal mercato proprio per via del peso di Olivetti» sul suo capo. Il presidente della Telecom lasciava cadere nel vuoto i dubbi circa l'approvazione del piano in assemblea, sohevati dal Financial Times: la questione, infatti, non si pone proprio visto che Olimpia ha il 280Zo di Ohvetti, e poi ci sono le quote dell'Hopa di Chicco Gnutti e ancora, essendoci in pista per l'operazione non solo le due banche amiche ma tutte le principali banche d'affari del mondo, il 330Zo del capitale necessario per governare un'assemblea straordinaria non è certo una quota irraggiungibile. Marco Tronchetti Provera

Persone citate: Chicco Gnutti, Flavia Podestà, Marco Tronchetti Provera, Massimo D'alema, Olivetti, Roberto Colaninno

Luoghi citati: Liverpool, Londra, Milano