Si riapre la polemica sull'immunità Il Polo: cambieremo la Costituzione
Si riapre la polemica sull'immunità Il Polo: cambieremo la Costituzione VERSO UN DISEGNO DI LEGGE DEL CENTRODESTRA SULL'ARTICOLO 68 PER LE INDAGINI CONTRO I PARLAMENTARI Si riapre la polemica sull'immunità Il Polo: cambieremo la Costituzione Pare tramontata l'ipotesi di un decreto prima della sentenza Imi-Sir Lodo Mondadori E torna la proposta Maccanico, per la non procedibilità anche sulle cariche, di governo ROMA La strada tracciata è questa: un disegno di legge di riforma costituzionale dell'articolo 68 per ripristinare l'autorizzazione a procedere. Lo ribadisce il capogruppo di An alla Camera, Ignazio La Russa, il giorno dopo il vertice dei «quattro saggi» della maggioranza: «Penso che si farà come per l'ordinamento giudiziario, dove abbiamo avanzato una proposta organica e non un aggiustamento parziale». E anche Giuseppe Gargani, Forza Italia: «Riforma costituzionale e proposta Maccanico». Una soluzione che non convince tutta la maggioranza, anche se ormai è definitivamente tramontata l'ipotesi di un decreto legge che prima della sentenza di Milano, prevista per fine mese, - e che potrebbe vedere condannato, tra gli altri. Cesar re Previti per corruzione in atti giudiziari -, sospenda i processi contro i parlamentari, e dunque blocchi la sentenza Imi-Sir Lodo Mondadori. L'avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini^ deputato azzurro,-suggerisce di aspettare proprio le sentenze di Milano quella che si dovrà pronunciare anche sul presidente del Consiglio è prevista per fine luglio prima di affrontare la questione dell'immunità: «E' chiaro che per quanto mi riguarda avrei preferito che il Parlamento l'avesse già reintrodotta, ma oggi conviene aspettare perché sia una decisione condivisa. E, dunque, se l'affrontiamo dopo le sentenze milanesi cadrà l'alibi che si tratti di un provvedimento ad personam». Sul rilancio della proposta Maccanico, che prevede la non procedibilità per le cariche costituzionali e di governo, Ghedini ha qualche dubbio: «Dal punto di vista costituzionale trovo più corretto reintrodurre l'autorizzazione a procedere nei confronti dei parlamentari, per tutelare il potere legislativo, più che nei confronti del potere esecutivo». E dubbi di costituzionalità su una riproposizione del suggerimento Maccanico li solleva anche l'opposizione. Carlo Leoni, capogruppo Ds in commissione Affari costituzionali della Camera: «Sarebbe incostituzionale, perché l'unica deroga al principio di uguaglianza tra i cittadini è quella prevista dall'articolo 68, che riguarda i parlamentari». L'articolo 68 disciplina il complesso delle immunità a tutela del libero esercizio e dell'indipendenza dei parlamentari. Anche nei Ds non tutti sono contrari al ripristino dell'immunità. Come Antonio Soda: «Sono a favore dell'elaborazione di uno Statuto delle guarentigie che riguardino sia le supreme cariche di governo che i parlamentari e che preveda la sospensione, previa autorizzazione del Parlamento, dei procedimenti penali in corso durante tutto il periodo del mandato». Sottolinea il deputato Ds: «Uno statuto siffatto ha formato oggetto, in sede di codecisione, di approvazione del Parlamento Europeo con i voti favorevoli anche del Pse, anche degli eurodeputati del mio partito». Irrita Dario Franceschinì, della Margherita, l'orientamento della maggioranza di far sua la proposta dell'ex ministro Antonio Maccanico: «Era una provocazione. Voleva, nella follia generale, rendere palese il problema di garantire l'immunità perpetua al presidente Berlusconi per circoscrivere il danno». Aggiunge Franceschinì: «Visto che con le leggi Girami e sulle rogatorie non sono riusciti nell'intento di bloccare i processi di Milano, ci riprovano. Lo vogliono fare il più presto possibile e il più lontano possibile dalle elezioni». Rassicura Franceschinì il presidente della commissione Giustizia della Camera, Gaetano Pecorella: «Pro¬ posta Maccanico? Emendamento? Decreto legge? Disegno di legge? Non sono altro che ipotesi, sussulti all'interno della maggioranza, del governo, dell'opposizione. Non c'è nulla di concreto e di attuale. Sono solo aspettative». Se dipendesse da lui, si dovrebbe scegliere un «provvedimento di natura processuale che lasci il Parlamento fuori dalla necessità di dover decidere, a colpi di maggioranza, per quale parlamentare concedere l'autorizzazione o meno». Insomma, nessun ripristino dell'articolo 68 della Costituzione. Per Gaetano Pecorella, la soluzione valida resta quella dell'emendamento Palma, presentato e ritirato nel luglio scorso: «Sospendere i processi per i parlamentari», [g. ru.] Sul tema della giustizia ancora scontro tra le forze politiche
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