La tv del Nord di Massimo Gramellini

La tv del Nord BUONGIORNO La tv del Nord ERCOLEDI' sera i teatranti di Zelig hanno radunato su Italiauno oltre 9 milioni di spettatori: più del Milan e di Striscia, ma soprattutto più dei tre canali della Rai messi insieme. Mai nella storia della tv a colori un canale minore di Mediaset era riuscito a debellare da solo l'intera concorrenza pubblica. Questo la dice lunga sullo stato comatoso della Rai colonizzata, ma anche sullo smalto della madrepatria berlusconiana, il cui capo Gonfalonieri, per visione d'insieme e possibilità di trattare quasi da pari a pari col Padrone Unico, esercita di fatto la carica di Superpresidente di tutta la televisione. Come ha scritto Aldo Grasso, la Raidue nordista e giovanile vagheggiata da Bossi e dai pubblicitari esiste già e si chiama Italiauno. Zelig ne è l'emblema: prodotto a Milano da umoristi lombardi ha sul palco una soubrette svizzera e dei comici dall'accento spesso settentrionale. Le loro rapide gag non saranno entrate nel lessico quotidiano degli snob di sinistra come quelle del clan romanesco di Serena Dandini, ma riescono a raggiungere un pubblico più vasto, cresciuto al ritmo sincopato degh spot. Le battute di Zelig contro il governo sono comiche, mentre è tragicomico che ormai si possano sentire soltanto lì. La capitale di un Impero è sempre un po' più libera delle sue colonie. «Berlusconi è la Monica Lewinsky di Bush»; se invece che a Italiauno l'avessero detta sulla Rai, sarebbe già scattata la tagliola censoria del governatore della provincia normalizzata di Saxa Rubra, l'insostituibile Sacca. di Massimo Gramellini

Persone citate: Aldo Grasso, Berlusconi, Bossi, Bush, Monica Lewinsky, Serena Dandini

Luoghi citati: Italiauno, Milano