Kovacic, il violino e la civetta C'è la Neophonic Orchestra

Kovacic, il violino e la civetta C'è la Neophonic Orchestra CLASSICA Kovacic, il violino e la civetta C'è la Neophonic Orchestra LEONARDO OSELLA Ernst Kovacic imbraccia solitamente un violino Guadagnini del 1754. Da buon austriaco, è abituale frequentatore di Mozart, ma spesso esegue anche autori d'oggi, come Cerha, Eder, Tippett, Osborne, Krenek. Nel 2001 ha tenuto a battesimo il «Concerto op. 62» di Rainer Bischof, composto su misura per lui e fregiato di uno strano sottotitolo, «Der narrische Uhu» (La civetta mattacchiona). Giocato su una base di impianto dodecafonico, ma aperto a ogni possibilità tecnica del violino, il brano - che trae spunto dalla civetta di Minerva evocata da Hegel nella «Filosofia del diritto», come «quell'uccello che per primo va in volo all'arrivo del crepuscolo» - viene presentato da Kovacic stesso al Lingotto per la stagione Rai stasera (ore 20,30) e domani (alle ore 21). Sul podio Rafael Friihbeck de Burgos. Inoltre l'Orchestra Sinfonica Nazionale è impegnata in due pagine che ricorrono spesso nelle sale da musica, il poema sinfonico «Don Juan» di Richard Strauss e la «Sinfonia n. 7» di Beethoven. Da un complesso di professionisti come la Sinfonica Rai ad un gruppo di giovani che si stanno formando, la Neophonic Orchestra. Sono allievi del Conservatorio di Torino e si presentano per tre volte al pubblico delle scuole con la direzione di Giancarlo Gazzani nel salone di piazza Bodoni: oggi alle 10,30, domani alle 10,30 e alle 21, ingresso libero. Il programma prevede colonne sonore. Restando nell'ambito dei giovani, l'Istituto Gorelli di Pinerolo prosegue i concerti affidati ai migliori diplomati. Tra questi la pianista Simona Tosco, chiamata a esibirsi domani alle 21 nella Sala Italo Tajo (chiesa di S. Giuseppe). Una riscoperta è programmata sabato alle 21 in Conservatorio, con replica domenica alle ore 16 al Teatro Giacosa di Ivrea: la prima rappresentazione moderna dell'opera «Ricimero», del compositore casalese Giacinto Calderara, di cui ricorrono nel 2003 i 200 anni dalla morte. Con l'orchestra della Compagnia d'Opera Italiana diretta da Maurizio Benedetti c'è un cast vocale con il tenore Leonardo De Lisi e i soprani Manuela Kriscak, Anna Lisa Segai, Alexandra Zabala, Cristiana Fogli, Cinzia Rizzone. «Ricimero» fu re dei Goti alla vigilia del definitivo tracollo dell'Impero romano. I) lavoro di Calderara andò in scena al Regio di Torino il 27 dicembre 1755 in apertura della stagione e registrò la bellezza di 21 trionfali repliche. Domenica tra le proposte ha un particolare peso quella che rientra nel cartellone cameristico Rai. Al- le ore 11 al Sermig (piazza Borgo Dora 61 ) si eseguono pagine di due compositori fra loro contemporanei, il famoso Bach e il poco noto Zelenka; Franco Tangari e Sandra Mastrangeli oboi, Cristian Crevena fagotto. Augusto Salentini contrabbasso e Giorgio Paronuzzi clavicembalo. Sempre domenica ma alle 17 (Educatorio della Provvidenza, via Generale Covone 16/a), si segnala l'esordio della rassegna «La tradizione del nuovo in musica», coordinata dalle Associazioni musicali di Torino. Per la Camerata Casella, con una introduzione di Enrico Correggia, si ascoltano bei brani di Mozart, Schumann e SaintSaéns presentati dal violinista Leonardo Boero e dalla pianista Marinella Tarenghi. Cambio di programma infine domenica alle 16 al Circolo Ufficiali (corso Vinzaglio 6) per «Musica che passione»: i soprani Susanna Scria e Maria Rosa Bersanetti e il tenore Aldo Bertelo (pianista Sebastian Roggero) in arie e romanze d'opera. ALEXANDRAZABALA

Luoghi citati: Ivrea, Pinerolo, Torino