CAPESTRO D'AUTORE di Anna Masera

CAPESTRO D'AUTORE LA LEGGE EUROPEA SUL COPYRIGHT DIGITALE CAPESTRO D'AUTORE Anna Masera UNA nuova direttiva europea blinda il copyright (diritto d'autore) e rende illecito il copyleft (diritto di copiare). Questa direttiva, che si chiama «Eucd» (cioè European Union Copyright Directive) ed è conseguente al «Digital Millenium Copyright Act», l'altrettanto controversa legge americana, autorizza i titolari dei diritti d'autore in Europa a intraprendere qualsiasi tutela tecnologica per limitare l'uso di un prodotto culturale da parte dei consumatori. A costo di limitarne o addirittura violarne la privacy. Come? Se passa la legge Eucd, il proprietario dei diritti del disco potrà limitarne a priori le nostre modalità di fruizione, imponendoci di ascoltarlo solo su un determinato apparecchio e per un periodo di tempo prefissato, in base a quanto lo abbiamo pagato. Come aveva previsto Jeremy Rifkin, nella cosiddetta «società dell'accesso» è più lucroso affittare anziché vendere: comprare una copia di un libro non significa più possederlo, ma solo avere il permesso di poterlo leggere per un determinato periodo di tempo. La stessa cosa vale per i dvd, i ed, i vhs eccetera. Ma con la Eucd, se tentassimo di superare le barriere di protezione inserire, commetteremmo un illecito penale. Non solo: per disincentivare le copie, c'è addirittura la proposta di aumentare i prezzi di quattro o cinque volte dei ed vergini (che attualmente hanno il vantaggio di costare davvero poco). E' vero che bisogna tutelare il diritto d'autore dai programmi di «file sharing» (scambio di brani) e dalle reti cooperative cosiddette «peer-to-peer» (da Napster in poi), che permettono una fruizione istantanea e anarchica dei prodotti culturali, ma la trasformazione dell'uso lecito in consumo a scadenza è quantomeno discutibile. La Eucd rende punibili la fabbricazione, la vendita, persino la detenzione di attrezzature e algoritmi utilizzabili per l'elusione di misure tecnologiche: strumenti che da sempre vengon" -isati per attività di ricerca scientifica, non solo dai falsari che copiano e svendono i ed. Su Internet si moltiplicano le proteste: in Italia, l'Associazione Software Libero ha messo online una petizione (si trova su softwarelibero. it/progetti/eucd/firme/adesione.php) che chiunque può sottoscrivere e inviare per email a tutti i parlamentari. Quinto Stato (www.quintostato. it), che ha indetto un convegno per questo prossimo sabato a Milano a partire dalle 9.30 (presso la Casa della Cultura, via Borgogna 3), ne ha fatto un suo cavallo di battaglia. E oltreoceano, l'associazione californiana Ip Justice (www.ipjustice.org) spiega l'ideale democratico del diritto d'autore, per il rispetto etico della proprietà delle idee ma contemporaneamente anche dell'uso lecito. La legislazione sul copyright non dovrebbe riconoscere il diritto a realizzare copie private di opere legittimamente acquistate? Anche perché altrimenti, si rasenta il ridicolo: è diffìcile credere che ci sarà un Grande Fratello che controllerà davvero quello che facciamo tra le mura domestiche. E se sarà cosi, diventeremo tutti hacker. anna,masera@lastampa,it

Persone citate: European Union, Jeremy Rifkin, Justice, Quinto Stato

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano